nuovi fondi per le imprese

Con il decreto direttoriale del 16 giugno 2025, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha annunciato l’apertura della piattaforma informatica (GSE) per la prenotazione delle risorse legate alla misura Piano Transizione 4.0, destinata a sostenere la competitività delle filiere produttive strategiche.
Una misura che mette a disposizione 2,2 miliardi di euro per promuovere l’innovazione e il rilancio industriale del Paese.

Le finalità del piano

Il Piano Transizione 4.0 incentiva gli investimenti che contribuiscono alla riduzione dei consumi energetici attraverso:

• l’acquisto di beni materiali 4.0;
• l’implementazione di sistemi intelligenti per il monitoraggio e l’efficienza energetica;
  
  Il piano, il cui limite di spesa è stato definito in sede di Legge di Bilancio, mira a integrare innovazione e sostenibilità, incentivando le imprese che dimostrano un impatto concreto e misurabile nella riduzione dei consumi energetici.

Le imprese possono presentare la richiesta attraverso la piattaforma informatica del GSE, attiva dal 17 giugno 2025. Con un comunicato diffuso il 18 giugno, il MIMIT ha tuttavia precisato che, allo stato attuale, le risorse risultano esaurite per gli investimenti non già segnalati tramite il modello previsto dal DM 24 aprile 2024.

La nota precisa inoltre che, in caso di nuova disponibilità di fondi, il GSE informerà le imprese interessate in base all’ordine cronologico di trasmissione, trascorsi 30 giorni dall’apertura della piattaforma, avvenuta il 17 giugno 2025.
Sarà quindi necessario attendere il 17 luglio per eventuali aggiornamenti sulla riapertura.

La procedura per la richiesta si articola in tre fasi:

1. Prenotazione del credito d’imposta, previa presentazione di  un modello preventivo con l’indicazione dell’ammontare complessivo degli investimenti in beni di cui all’allegato A alla legge n. 232 del 2016 che si intendono effettuare e del relativo credito d’imposta prenotato; 
2. Entro 30 giorni dall’invio del modello di comunicazione in via preventiva, dovrà essere trasmesso il modello con l’indicazione della data e dell’importo del pagamento relativo all’acconto del 20% del costo di acquisizione; 
3. Comunicazione a consuntivo, con rendicontazione delle spese sostenute e certificazione ex post dei risultati raggiunti; 

Elemento cardine del meccanismo è la certificazione tecnica rilasciata da soggetti abilitati, che attesti:

• la riduzione dei consumi energetici conseguiti o attesi (minimo 3% a livello di impresa o 5% a livello di struttura produttiva); 
• l’effettiva riconducibilità dei beni acquistati alla categoria “Industria 4.0”;

Per i soggetti la cui comunicazione preventiva è stata respinta per esaurimento delle risorse, si ricorda che, in relazione alla comunicazione preventiva con acconto, da presentare ordinariamente entro 30 giorni, il termine decorre non dalla data di invio, ma da quella in cui il GSE comunica l’eventuale nuova disponibilità di fondi.

È quanto previsto dall’art. 2, comma 3, del DM 15 maggio 2025, come integrato dal DM 16 giugno 2025, che stabilisce che, in caso di indisponibilità di risorse, i 30 giorni decorrono dalla comunicazione di disponibilità rilasciata dal GSE, secondo l’ordine cronologico delle domande già trasmesse.

Resta confermata, quindi, la centralità dell’ordine cronologico nella gestione delle richieste, che verrà mantenuto anche in caso di rifinanziamento della misura.
Le spese per la certificazione rientrano tra quelle ammissibili al credito d’imposta, entro i limiti previsti.
Per accedere ai benefici è essenziale un approccio integrato, che coniughi strategia, pianificazione e corretta gestione degli obblighi normativi.

Lo studio Vitale Associati può affiancare le imprese nella verifica dei requisiti, nella predisposizione della documentazione e nel coordinamento delle attività necessarie, facilitando l’intero iter di accesso alle agevolazioni.

Fonte: mimt.gov.it
Fonte: Eutekne.info