AI Hub per l’Africa: il Piano Mattei punta sull’IA

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha annunciato l’avvio di una nuova iniziativa di forte impatto strategico nell’ambito del Piano Mattei per l’Africa, incentrata sull’intelligenza artificiale come leva di sviluppo sostenibile. Durante l’inaugurazione dell’AI Hub per lo sviluppo sostenibile, Urso ha spiegato che il progetto è stato avviato con un primo finanziamento pubblico fornito dal Ministero, ma che la vera spinta arriverà grazie al coinvolgimento diretto delle grandi multinazionali occidentali operanti nel settore dell’intelligenza artificiale. L’obiettivo dichiarato è ambizioso: sostenere, nel corso dei prossimi tre anni, la creazione e la crescita di cinquecento mila startup africane, offrendo loro formazione, trasferimento tecnologico e accesso a finanziamenti, in un modello di sviluppo che coniuga cooperazione economica e innovazione.

Il progetto mira a trasformare l’AI in uno strumento concreto di emancipazione economica e sociale per il continente africano. Le startup coinvolte saranno supportate non solo dal governo italiano, ma anche da attori privati di rilievo globale, che forniranno infrastrutture, competenze e risorse per costruire un ecosistema tecnologico africano competitivo. L’idea è di stimolare l’imprenditoria locale, creare opportunità occupazionali, soprattutto per i giovani, e contribuire così a ridurre fenomeni come la disoccupazione giovanile e la fuga di cervelli, offrendo alternative reali alla migrazione forzata.

Questa iniziativa si inserisce in un contesto più ampio in cui l’Italia, attraverso il Piano Mattei, intende rafforzare la propria presenza in Africa, promuovendo un partenariato alla pari fondato su sviluppo condiviso, accesso all’innovazione e coesione sociale. L’approccio adottato unisce logiche di cooperazione internazionale con strumenti di finanza d’impatto, puntando a rafforzare la resilienza economica e tecnologica del continente africano. Tematiche come il superamento del digital divide, la promozione dell’imprenditoria femminile, l’accesso a strumenti digitali per l’agricoltura sostenibile, la sanità, l’energia pulita e l’istruzione sono centrali nel disegno strategico del progetto.

Attraverso gli AI Hub, si vuole anche facilitare la creazione di ponti concreti tra il mondo industriale europeo e quello africano, contribuendo a costruire una rete di scambio di conoscenze e opportunità. In questo modo, l’intelligenza artificiale, troppo spesso considerata riservata a economie avanzate, diventa uno strumento di inclusione e di trasformazione per milioni di persone. In definitiva, se l’iniziativa raggiungerà i suoi obiettivi, potrà rappresentare non solo una svolta per lo sviluppo africano, ma anche un modello replicabile di cooperazione tecnologica internazionale, in cui l’Italia potrà svolgere un ruolo guida nell’architettura economica globale del futuro.