Delegazioni da sette Paesi europei, incontri istituzionali e visite sul territorio per promuovere modelli sostenibili e integrati tra agricoltura ed energia
Recentemente, il Nuovo Circondario Imolese ha ospitato due giornate di incontri internazionali nell’ambito del progetto europeo EAGER – Easing Agrophotovoltaics for Europe, con la partecipazione di 21 rappresentanti da 7 Paesi europei, insieme a istituzioni, imprese e stakeholder locali.
L’organizzazione della “due giorni” è stata curata dall’Ufficio Progetti Europei del Nuovo Circondario Imolese, in collaborazione con partner locali e internazionali.
Il cuore della prima giornata è stato il workshop internazionale “Promozione e sviluppo dell’agrivoltaico sostenibile”, ospitato nella Sala del Consiglio Comunale di Imola. Il confronto ha messo al centro un tema fondamentale: come sviluppare sistemi agrivoltaici che siano sostenibili e rappresentino un’opportunità per l’agricoltura, contribuendo allo stesso tempo alla transizione energetica e alla valorizzazione del territorio.
Ad inaugurare l’incontro è stato il Sindaco di Castel Guelfo di Bologna, Claudio Franceschi, delegato alle Politiche Agricole per il Nuovo Circondario Imolese. Hanno fatto seguito interventi tecnici e da parte dell’Associazione Italiana per l’Agrivoltaico Sostenibile (Giancarlo Ghidesi), della Regione Emilia-Romagna (Claudia Romano), dell’Università di Bologna (prof. Marco Bovo) e di alcune aziende del territorio e altre aziende attive nel settore (Igreensystem, Bryo, Mirasole, Eco-The Photovoltaic Group).
Nel tardo pomeriggio, i partecipanti internazionali hanno preso parte a una visita guidata del centro storico di Imola, alla scoperta del patrimonio architettonico e culturale della città.
La giornata del 12 giugno è stata interamente dedicata alla study visit con un ricco programma di sopralluoghi e incontri tematici sul campo.
La mattinata si è aperta con la visita all’azienda agricola Zama, dove è stato illustrato un esempio di convivenza tra fotovoltaico e pascolo ovino, all’interno di un noceto. È stata inoltre anticipata la realizzazione, prevista nei prossimi mesi, di un impianto agrivoltaico avanzato sempre sui terreni dell’azienda. La seconda visita ha riguardato il progetto di ECO-The Photovoltaic a Castel Bolognese, che sperimenta sistemi agrivoltaici su frutteto, con pannelli elevati progettati per ridurre l’impatto sull’attività agricola e migliorare la sostenibilità della produzione.
La terza terza tappa si è invece svolta presso la sede della CLAI a Sasso Morelli. La delegazione ha visitato l’impianto di cogenerazione CCHP, un sistema ad alta efficienza per la produzione combinata di energia termica ed elettrica, integrato nel ciclo produttivo agroalimentare. Durante la visita si è anche discusso dell’impianto di produzione di biogas realizzato dalla cooperativa per valorizzare gli scarti organici, in un’ottica di economia circolare.
All’incontro ha preso parte l’Assessore Pierangelo Raffini, in rappresentanza del Comune di Imola, sottolineando il ruolo attivo del territorio nell’innovazione sostenibile.
La delegazione si è poi recata presso il Comune di Dozza, accolta dall’Assessore alla Cultura Giuseppe Moscatello del Comune di Dozza e dal Presidente della Pro Loco Riccardo Bassi, e ha visitato la storica Rocca Sforzesca e il celebre centro storico dipinto, dove le opere murali di artisti internazionali trasformano le vie del borgo in un museo a cielo aperto.
Le due giornate si sono confermate un’importante occasione di scambio tra territori europei, dove sostenibilità, innovazione e cultura si sono intrecciate in un percorso condiviso per promuovere l’agrivoltaico come strumento concreto per il futuro dell’agricoltura e dell’energia.
Il progetto EAGER proseguirà nei prossimi mesi con nuove attività a livello locale, tra cui workshop tematici, incontri con gli agricoltori e l’elaborazione di proposte per migliorare le politiche territoriali sull’agrivoltaico. L’obiettivo resta quello di promuovere una transizione energetica giusta, integrata con le esigenze del mondo agricolo e delle comunità locali.
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