Microcredito

per le aziende

 

«Giudicatemi per quello che farò, non per quello che sono. Il cambiamento non può aspettare»


A seguito delle polemiche a sfondo razzista circolate sui social a seguito della sua nomina,  riceviamo e volentieri pubblichiamo una lettera aperta di Hiba Alif, nuova assessora del Comune di Ravenna con delega alle Politiche giovanili agenda 2030, politiche abitative e pace

La tua casa è in procedura esecutiva?

sospendi la procedura con la legge sul sovraindebitamento

 

«Mi rivolgo a voi non come chi cerca di giustificare la propria presenza nelle istituzioni, ma come chi porta con sé il peso dolce e urgente del futuro. Sono Hiba, e porto nelle mie mani ventenni non la fragilità dell’inesperienza, ma la forza visionaria di chi sa che il domani si costruisce oggi. Le voci che si sono levate in questi giorni – alcune di sostegno, altre di critica – sono tutte tessere di un mosaico più grande: quello di una città che si interroga sul proprio futuro. Ed è proprio di questo che voglio parlarvi. Non del passato che divide, ma del futuro che unisce.

Quando cammino per le strade di questa città – la mia città, dove sono nata, cresciuta, dove ho imparato a sognare – vedo una Ravenna che pulsa di energia giovanile spesso inascoltata. Vedo ragazze e ragazzi che hanno idee brillanti per la sostenibilità ambientale, che immaginano spazi urbani più vivibili, che inventano soluzioni digitali per problemi antichi. La mia nomina non è un esperimento: è un riconoscimento. È il riconoscimento che l’energia, la creatività, l’urgenza del cambiamento non possono più aspettare in anticamera mentre il mondo corre veloce verso sfide che richiedono risposte nuove.

Tra le deleghe che mi sono state affidate c’è l’Agenda 2030. Non la vedo come un elenco di buone intenzioni, ma come una mappa del tesoro dove il tesoro è il pianeta che lasceremo ai nostri figli. Ogni obiettivo di sviluppo sostenibile è una promessa che Ravenna può mantenere: dalle energie rinnovabili che già illuminano le nostre case, all’economia circolare che può trasformare i nostri rifiuti in risorse. Immagino una Ravenna dove ogni giovane possa permettersi una casa dignitosa, dove le politiche abitative non siano solo numeri su un bilancio ma risposte concrete a chi sogna un futuro nella propria città natale. Immagino quartieri dove generazioni diverse si incontrano, si parlano, si arricchiscono a vicenda.

Mi è stata affidata anche la delega alla Pace. Qualcuno l’ha chiamata “fuffa”. Io la chiamo urgenza. Perché la pace non è solo l’assenza di guerra: è la presenza di giustizia sociale, è l’inclusione che sconfigge la paura dell’altro, è la cultura che vince sull’ignoranza. Ravenna ha una storia millenaria di incontri tra popoli, culture, fedi diverse. I nostri mosaici bizantini parlano di bellezza che nasce dalla diversità dei colori. Noi possiamo essere oggi quello che i nostri antenati furono allora: costruttori di ponti, tessitori di dialoghi, custodi di una convivenza che è ricchezza.

So che molti si chiedono se sia giusto affidare responsabilità così importanti a chi ha vent’anni. La mia risposta è semplice: guardate il mondo con gli occhi di chi ci dovrà vivere per i prossimi settant’anni. Vedrete che l’urgenza del cambiamento non può aspettare la gradualità dell’esperienza. Non sono qui per rappresentare solo i giovani. Sono qui per rappresentare quella parte di ogni ravennate – giovane o anziano – che crede che si possa fare meglio, che si debba osare di più, che si possa sognare in grande pur rimanendo con i piedi per terra.

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

Oggi vi propongo un patto. Non vi chiedo di fidarvi ciecamente di me, ma di fidarvi della vostra stessa capacità di cambiamento. Vi chiedo di lavorare insieme per una Ravenna che sia faro nel Mediterraneo: per la sostenibilità, per l’innovazione, per l’accoglienza, per la pace. Ogni progetto che porterò nelle aule istituzionali, ogni proposta che nascerà dal mio assessorato, sarà frutto di ascolto. Ascolto dei giovani, sì, ma anche di chi ha costruito questa città prima di noi. Perché il futuro si scrive solo quando le generazioni si parlano invece di combattersi.

Chiudo con una promessa che è anche una sfida: giudicatemi per quello che farò, non per quello che sono. La mia età, le mie origini, il mio genere non sono né debolezze né punti di forza: sono semplicemente parte di chi sono. Ma quello che conta davvero è quello che faremo insieme per questa città. Nei prossimi anni vedrete progetti concreti nascere da questa visione. Vedrete giovani coinvolti non come spettatori ma come protagonisti delle scelte che li riguardano. Vedrete Ravenna diventare sempre più un laboratorio di futuro sostenibile, un esempio di come si possa crescere rispettando l’ambiente e includendo tutti.

Il futuro non è un luogo dove andare, è un luogo da costruire. E si costruisce mattone dopo mattone, progetto dopo progetto, sogno dopo sogno. Io sono pronta. La domanda che vi lascio è: siete pronti anche voi a partire per questo viaggio verso una Ravenna più giusta, più sostenibile, più accogliente? Il domani inizia oggi. Inizia qui. Inizia con tutti noi».

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

La tua casa è in procedura esecutiva?

sospendi la procedura con la legge sul sovraindebitamento