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Palermo, grande partecipazione per il primo convegno su tutela del credito e crisi d’impresa


Si sono alternati come relatori altri esperti in materia nelle ultime due sessioni di lavori dell’evento che ha visto il QdS protagonista come media partner.

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Si è concluso oggi a Palermo quello che probabilmente, visto il positivo e produttivo risultato, si potrà definire come primo convegno sulla tutela del credito. Dopo la full immersion di venerdì, questa mattina a Villa Airoldi ancora piena ed interessata si sono alternati come relatori altri autorevoli esperti in materia nelle ultime due sessioni di lavori.

“I risultati, quantomeno numerici, ci hanno premiato; la qualità dei relatori non mi permetto di giudicarla ma spero sia stata apprezzata dalla platea dei partecipanti, in questi due giorni sempre molto presente e partecipativa”. Così, a fine convegno uno degli organizzatori, l’avvocato Fabrizio Giambona, apprezzando l’esito dell’evento che ha visto la grande e prestigiosa sala di Villa Airoldi piena entrambi i giorni.

Il ruolo centrale del dialogo tra professionisti

“Tra l’altro – prosegue l’avvocato Giambona al nostro microfono – abbiamo coinvolto sostanzialmente i giudici di tutte le sezioni, esecuzioni e concorsuali, proprio per dare alla platea la possibilità di avere un confronto con gli operatori, cioè con i giudici da una parte e dall’altra parte i giudici con i loro ausiliari”.

L’obiettivo del convegno, spiega Fabrizio Giambona, era di “creare una sinergia tra le varie professioni, quindi tra le varie figure professionali che abbiamo coinvolto: magistrati, accademici, notai, commercialisti e avvocati. Perché in questo settore – prosegue l’avvocato – sono diverse le professionalità che si intersecano, apparentemente lontane come categorie, spesso anche contrapposte, ma che in questa occasione hanno dimostrato che creare sinergia, lavoro di squadra, consente maggiore forza e permettendo quindi di dare un contributo più penetrante per poi offrire alle imprese ed alla giustizia un servizio adeguato”.

Un confronto di alto profilo

Nelle due sessioni del secondo giorno di convegno, sul totale di sei panel nell’intero convegno con circa venti relatori di altissimo profilo, i giudici ed i procuratori non sono mancati come neanche gli accademici ed i professionisti di conclamata esperienza.

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La dottoressa Vittoria Rubino, giudice della Sezione IV civile Procedure concorsuali del Tribunale di Palermo, è stata una delle autorità ospiti della sessione sul nuovo concordato nella liquidazione giudiziale. “Ritengo che sia stato molto produttivo – ci ha detto del convegno la dottoressa Rubino – e penso che si possa sintetizzare nella parola ‘sinergia’, sinergia di tutti i professionisti, dei notai, commercialisti, avvocati e dei magistrati, giudici delegati e giudici delle esecuzioni, ognuno nel proprio ruolo ma ovviamente devono operare e collaborare tutti nella ricerca della migliore soddisfazione per i creditori, per la ristrutturazione delle aziende e la garanzia dei livelli occupazionali”.

La complessità del Diritto della crisi al centro del dibattito

Il convegno si è quindi rivelato un aperto confronto sulla materia complessa come il Diritto della crisi, che conta un testo composto da 240 articoli e norme che dal 1942 arrivano all’ultimo aggiornamento nel 2024. Il leitmotive è stato “sinergia”, e sotto questo principio ed approccio oltre duecento professionisti in platea ed oltre venti tra relatori e consulenti si sono spesi nel corso dell’evento confrontandosi su pregi e difetti, norme e prassi interpretative, rischi e conseguenze della “Tutela del credito e regolazione della crisi: i nuovi scenari”.





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