FERMO – Avanti piano. Questa la fotografia scattata dalla Banca d’Italia delle Marche. Secondo l’indicatore trimestrale dell’economia regionale (Iter), nel 2024 l’attività economica è cresciuta in termini reali dello 0,4%, meno che in Italia (0,7% in base ai dati dell’Istat) e in linea con quanto registrato l’anno precedente.
LUCI E OMBRE
Per Bankitalia, i risultati economici delle imprese hanno risentito della debolezza congiunturale, con il credito bancario che ha continuato a diminuire, riflettendo una domanda modesta, anche in virtù dell’ampio ricorso all’autofinanziamento, e condizioni di offerta prudenti. La debolezza si è attenuata nell’ultima parte del 2024. Da stime basate su dati in parte ancora provvisori emergono segnali di miglioramento dell’indicatore nei primi mesi del 2025.
Nota positiva, il reddito disponibile delle famiglie marchigiane è cresciuto nel 2024, sostenuto dalla ripresa delle retribuzioni e da un moderato aumento dell’occupazione. “Il potere d’acquisto è tornato a crescere, sostenuto in particolare dalla considerevole riduzione dell’inazione rispetto ai valori del precedente biennio” ribadisce il referente dell’indagine.
“Secondo le nostre stime, la dinamica dei consumi in regione è stata positiva, ma molto debole e inferiore a quella pur moderata osservata in Italia, evidenziando così un rallentamento rispetto al 2023, anno in cui si era completato il recupero del livello dei consumi pre-pandemia”.
FATTURATI
La riduzione del fatturato ha interessato anche le imprese di minori dimensioni, risultando particolarmente diffusa tra quelle maggiormente orientate all’export, in concomitanza con la flessione delle esportazioni. Si sono ridotti anche gli investimenti, spiega Bankitalia Marche, che già erano stati bassi nel 2023.
Settore che traina resta quello delle costruzioni, forte degli investimenti del Pnrr e del post sisma. Le compravendite immobiliari sono aumentate in connessione con la riduzione dei tassi di interesse. Bene anche il turismo, grazie ai visitatori stranieri, “e all’aumento del traffico passeggeri dell’aeroporto, mentre sono diminuiti quelli via porto”.
CREDITO
Bankitalia ammette che nel 2024 “il credito bancario alla clientela residente in regione ha continuato a ridursi, principalmente per effetto della contrazione dei prestiti alle imprese. Una flessione maggiore al livello nazionale”.
Il credito bancario continua a diminuire, riflettendo una domanda modesta, anche in virtù dell’ampio ricorso all’autofinanziamento, e condizioni di offerta prudenti. “La contrazione del credito è stata più marcata per le imprese di minori dimensioni e, tra i settori, per i servizi e le costruzioni”.
Non solo, nelle Marche è anche peggiorato il credito. “Tornano invece a crescere i depositi bancari di famiglie e imprese sono tornati a crescere: la contrazione dei conti correnti si è arrestata, mentre è proseguita la crescita dei depositi a risparmio”.
Inevitabile toccare il tema della diminuzione degli sportelli bancari: “Ricordiamo che – proseguono gli esperti marchigiani – l’incidenza sulla popolazione in regione resta superiore alla media nazionale”.
LAVORO
Nel 2024 l’occupazione ha continuato a crescere in misura inferiore alla media nazionale. Nel settore privato, il flusso di contratti di lavoro dipendente attivati al netto dei conclusi si è dimezzato rispetto all’anno precedente. Nell’industria hanno prevalso le cessazioni. Le richieste di accesso agli strumenti di integrazione salariale sono cresciute in modo significativo, soprattutto nei comparti della meccanica e del sistema moda. Il tasso di disoccupazione resta inferiore alla media italiana.
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