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Campania, la terra delle start up


di
Paola Cacace

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Sono 1.515 le imprese innovative. Quasi il 13 per cento del totale

La Campania si conferma protagonista dell’innovazione italiana. Secondo il Report Trend – Startup innovative – I trimestre 2025, al primo aprile la regione conta 1.515 startup innovative, pari al 12,45% del totale nazionale, seconda solo alla Lombardia e davanti al Lazio. Napoli guida con 835 startup, terza in Italia dopo Milano e Roma, concentrando oltre la metà delle imprese innovative campane. L’Osservatorio Trimestrale “Startup e pmi innovative Ict” (Anitec-Assinform e InfoCamere) evidenzia come la regione ospiti 827 startup e 186 pmi innovative Ict, per un totale di 1.013 imprese digitali, con oltre 5.300 addetti. Il 21% delle startup opera in ambiti come intelligenza artificiale, blockchain e data science. Il 65% investe in R&S e il 23% possiede brevetti o software registrati. Solo l’11% supera il milione di euro di fatturato, mentre il 42% resta sotto i 100 mila euro. Nel 2024 in Campania erano attive 9.023 imprese Ict, il 6,8% del totale nazionale: prima nel Mezzogiorno, pari al 6,8% del totale nazionale. Le imprese hanno generato 35.125 addetti, con una crescita del 10,1% rispetto all’anno precedente, superiore alla media non ICT. Napoli resta il fulcro del digitale campano con 5.859 imprese e 24.153 addetti, pari al 65% del totale regionale. 

Il software e la consulenza IT guidano con 5.400 imprese e 20.000 addetti, seguiti dai servizi IT con 3.000 imprese e 8.000 addetti. La Campania mantiene così un ruolo centrale come hub tecnologico meridionale. Non a caso sono ben 9 nell’area gli incubatori certificati, tutti con numeri interessanti. Secondo i dati forniti da Campania NewSteel l’incubatore accademico (nato nel novembre 2016 e certificato dal 2017) diretto da Massimo Varrone, solo nel 2025 sta accompagnando 42 soggetti, tra cui 21 startup innovative, 9 startup, 5 pmi innovative e 4 professionisti. Queste realtà occupano circa 158 persone e dispongono inoltre di 11 brevetti (o domande di brevetto). Dal 2017 a oggi l’incubatore, nelle sue sedi di Città della Scienza e del Polo della Federico II di San Giovanni a Teduccio, ha supportato 201 progetti, con 65 brevetti e domande di brevetto complessivi. Fondato a Caserta nel 2014 e ora con sedi anche a Napoli, Salerno, Campobasso, Milano e Nola 012Factory è diventata incubatore nel 2018 e più di recente ha ottenuto la certificazione BCorp. 




















































Secondo i dati, a fine 2024 erano attivi 90 contratti di incubazione, di cui 60 riguardavano startup, per la realtà guidata da Sebastian Caputo e soci. Nel 2024 le startup incubate hanno generato 42 brevetti e marchi. In qualità di BCorp Benefit poi sostiene 10 associazioni e iniziative che lavorano su temi “sociali”. Nel 2023 è diventato incubatore certificato della Regione Campania il Giffoni Innovation Hub, nato nel 2015 come costola innovativa del Film Festival che negli anni ha seguito 110 startup. Il ceo Luca Tesauro spiega che ben 70 sono state incubate negli ultimi 3 anni, dopo il round con CDP, Sefea e Opes. Guardando ai dati resi noti durante l’evento Scaleup Act che si è tenuto la scorsa primavera a Napoli gli altri incubatori non sono da meno. La Fabbrica italiana dell’innovazione, incubatore partenopeo fondato nel 2023 e certificato nel 2025 ha incubato 24 startup in totale, 15 le startup innovative. 2 i brevetti registrati dalle startup che fanno parte della loro “scuderia”. 

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Fare impresa, certificato nel 2023, aveva già incubato al momento dell’evento 30 startup in totale che hanno registrato 4 brevetti e realizzato due exit di successo. Certificato nel 2022 l’Incubatore Campano conta 53 startup incubate in totale e 25 brevetti registrati da queste. Nel 2021 era stato certificato lo Startup Europa Lab con sedi a Torrecuso, Pomigliano e Baselice con 40 startup incubate in totale e 7 brevetti registrati da queste. L’incubatore S.E.I. tra le sue sedi di Avellino, Benevento e Bassano del Grappa ha incubato più di 60 realtà. Mentre InCibumLab di Pontecagnano Faiano, certificatosi nel 2021 secondo i dati dell’evento Scaleup Act ha incubato 14 startup e realizzato 3 exit di successo.

Abbiamo accennato al Polo di San Giovanni a Teduccio dove c’è anche il Centro di Competenza Meditech che, dal 2021, ha erogato 13 milioni di euro a fondo perduto per 62 progetti di piccole e medie imprese, sommati ai 27 milioni gestiti nei programmi di sostegno all’innovazione. Oltre 360 imprese hanno beneficiato dei fondi e collaborato con Meditech: l’82% piccole, il 12% medie, il resto grandi; circa il 10% start-up. Il 57% delle imprese è campano, ma da qui è partita molta innovazione che ha raggiunto anche altre regioni.

In questo contesto si inserisce il sostegno della Regione Campania con finanziamenti a startup e programmi di scouting e accelerazione. Secondo i dati dell’assessorato Ricerca, Innovazione e Startup regionale dal 2016 al 2019, il programma Campania In Hub ha investito 5 milioni in 45 progetti, mentre per il 2025 sono in arrivo altri 5 milioni. Il supporto diretto alle startup è salito da 23 milioni nel 2017 a 30 milioni nel 2023, finanziando in tutto 390 realtà. In arrivo anche Campania Equity, fondo da 42 milioni per rafforzare l’ecosistema regionale

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25 giugno 2025 ( modifica il 25 giugno 2025 | 12:41)

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