Dipartimento Federale per l’edilizia degli Stati Uniti potrebbe consentire l’utilizzo degli asset crypto per l’ottenimento di mutui ipotecari

Come recentemente comunicato, l’Agenzia federale statunitense per il finanziamento immobiliare (FHFA) valuterà l’opportunità di considerare le criptovalute detenute dai mutuatari ai fini della concessione di mutui ipotecari. In un post pubblicato oggi su X, il direttore della FHFA William Pulte, nominato dal presidente Donald Trump, ha dichiarato che l’agenzia è attualmente impegnata nell’analisi delle criptovalute. “Studieremo l’utilizzo delle criptovalute in relazione all’idoneità per i mutui”, ha affermato. La FHFA stabilisce le norme per le imprese sponsorizzate dal governo statunitense, la Federal National Mortgage Association e la Federal Home Loan Mortgage Corporation. Qualora l’agenzia consentisse ai mutuatari di annoverare Bitcoin BTCUSD, stablecoin o altri token tra gli strumenti idonei, tale asset class verrebbe integrata profondamente nella finanza tradizionale. Fino al 23 gennaio, la maggior parte delle grandi banche non era in grado di offrire prestiti o mutui garantiti da criptovalute. Tale limitazione era dovuta alla guida contabile SAB 121 della Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense, che imponeva alle società quotate di iscrivere gli asset crypto detenuti per conto dei clienti come passività nei propri bilanci.

Ciò ha comportato complicazioni per le banche, dal momento che i requisiti patrimoniali sono collegati al contenuto del bilancio. Il 23 gennaio, la SEC ha ufficialmente revocato tale controversa direttiva, aprendo le porte a una nuova integrazione finanziaria delle crypto.

Mutui garantiti da crypto

Sebbene esistano già mutui garantiti da crypto, si tratta di prodotti specifici offerti da società specializzate. Tali società consentono in genere ai clienti di prendere in prestito denaro fiat per acquistare immobili o per altri scopi, a fronte del blocco di asset digitali come garanzia, solitamente con elevati requisiti di collateralizzazione.

In tale configurazione, se gli asset digitali scelti come garanzia perdono valore, il cliente spesso deve integrare ulteriori risorse per evitare la liquidazione in caso di margin call. Con le nuove linee guida della FHFA, potremmo presto vedere offerte di questo tipo anche da parte delle banche tradizionali, o addirittura prodotti di prestito garantiti da crypto completamente inediti.

Crypto come modalità di acquisto di immobili

In base a un rapporto pubblicato a fine novembre 2024, un numero sempre maggiore di famiglie a basso reddito sta utilizzando i guadagni derivanti dagli investimenti in criptovalute per estinguere i propri mutui. I ricercatori riferiscono che “l’aumento dei prestiti è particolarmente evidente tra le famiglie a basso reddito nelle aree ad alta esposizione alle criptovalute”.

Mauricio Di Bartolomeo, co-fondatore di Ledn, società di prestiti garantiti da Bitcoin, ha recentemente dichiarato a Cointelegraph come alcuni detentori di BTC stiano utilizzando prestiti garantiti da crypto per acquistare immobili senza cedere un solo satoshi. Secondo lui, si tratta in genere di individui con un patrimonio netto elevato che non soddisfano i criteri tradizionali per ottenere finanziamenti immobiliari.

Traduzione a cura di Walter Rizzo