scoperti 52 evasori totali e aiuti pubblici indebiti per quasi 13 milioni

Nel 2024 e nei primi cinque mesi del 2025, la Guardia di Finanza di Forlì-Cesena ha eseguito 2300 interventi e 355 indagini per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia. Le attività ispettive hanno consentito di individuare 52 evasori totali, si tratta di imprenditori o lavoratori autonomi completamente sconosciuti al fisco, e 282 lavoratori in nero o irregolari. 

Sono i dati che vengono diffusi dal comando provinciale in occasione della celebrazione, questa mattina, del 251° anniversario di fondazione del corpo, avvenuto nel comando di piazza Dante.  All’evento hanno preso parte il prefetto Rinaldo Argentieri, il comandante provinciale,  Vito Pulieri, il sindaco di Forlì Gian Luca Zattini e altre autorità.  La cerimonia ha visto anche la consegna di alcune ricompense di ordine morale ad alcuni militari distintisi particolarmente in operazioni di servizio.

Evasione fiscale

I soggetti denunciati per reati tributari sono stati 228. Sono stati inoltre cautelati e segnalati all’Agenzia delle entrate crediti d’imposta agevolativi in materia edilizia ed energetica inesistenti o ad elevato rischio fiscale, nonché sequestrati beni costituenti profitto dell’evasione e delle frodi fiscali, per un valore di oltre 4,7 milioni di euro. Sono state avanzate 6 proposte di cessazione della partita Iva.

Corretto uso di fondi pubblici

L’attività della Guardia di finanza nel comparto della tutela della spesa pubblica è orientata a vigilare sul corretto utilizzo delle risorse dell’Unione europea e nazionali, per la realizzazione di interventi a sostegno di imprese e famiglie, come il Pnrr. In tale ambito sono stati eseguiti 147 interventi per verificare la spettanza a cittadini e imprese di crediti d’imposta, di contributi e finanziamenti, oltreché la corretta esecuzione delle opere e dei servizi oggetto di appalti pubblici per oltre 27 milioni di euro. Sul fronte della spesa pubblica nazionale, nello stesso periodo, sono stati effettuati 73 interventi, di cui 55 in tema di reddito di cittadinanza e di nuove misure di inclusione e di supporto per la formazione e il lavoro. 

Sono stati accertati contributi europei indebitamente percepiti per oltre 522 mila euro mentre quelle relative ai finanziamenti nazionali, alla spesa previdenziale e assistenziale superano i 12,2 milioni di euro. Nell’ambito della collaborazione con l’Autorità giudiziaria – penale e contabile – sono state eseguite 35 indagini in tema di spesa pubblica al cui esito sono stati denunciati 130 soggetti e segnalati alla Corte dei conti, con l’accertamento di danni erariali per circa 105 milioni di euro. 

Criminalità e criminalità economica

 In materia di riciclaggio e autoriciclaggio sono stati eseguiti 16 interventi, che hanno portato alla denuncia di 24 persone e alla ricostruzione di operazioni illecite per più di 13,6 milioni di euro. È proseguita, altresì, l’azione del Corpo – a tutela dei risparmiatori – volta all’individuazione di ogni forma di abusivismo bancario e finanziario, realizzate prevalentemente mediante canali telematici e sempre più innovativi strumenti digitali, con la denuncia di due soggetti.

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 In materia di reati societari e del codice della crisi d’impresa, sono stati denunciati 33 soggetti e accertati patrimoni distratti per oltre 6 milioni di euro. In applicazione della disciplina della responsabilità amministrativa degli enti sono state svolte 9 indagini, nell’ambito delle quali sono stati segnalati 10 soggetti giuridici, con l’esecuzione di sequestri per oltre 6,8 milioni di euro. Sono stati eseguiti, poi, oltre 300 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti, funzionali al rilascio della documentazione antimafia.

Nel periodo in esame, i Reparti del Corpo hanno sequestrato, in territorio provinciale oltre 1,5 chilogrammi di sostanze stupefacenti, in prevalenza costituite da cocaina e marijuana. Sono stati sottoposti a sequestro oltre 336 mila prodotti contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy, non sicuri e in violazione della normativa sul diritto d’autore.