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Chiara Ferragni in rosso, Fenice e Tbs Crew in perdita di 5,7 milioni


Rosso di 3,4 milioni di euro nel 2024 per la Fenice, la società a cui fanno capo tutti i marchi legati a Chiara Ferragni. Il bilancio archiviato in assemblea ha subìto inevitabilmente le conseguenze dello scandalo “Pandoro-gate”, con la sanzione ricevuta dall’Antitrust a fine 2023 per pratica commerciale scorretta e lo stop alle collaborazione di molte aziende con l’influencer, come Safilo, con la quale è in corso un procedimento in tribunale.

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In negativo anche i risultati dell’altra società a cui è legata l’operatività dell’impero Ferragni, la Tbs Crew, a cui fanno capo blog e e-commerce, che ha registrato perdite per 2,3 milioni di euro, per un rosso totale di 5,7 milioni di euro.

L’assemblea della Fenice

Con la ricapitalizzazione di fine aprile, necessaria per la sopravvivenza del gruppo, Chiara Ferragni è diventata azionista di maggioranza di Fenice con il 99,8% delle quote, sancendo così disimpegno dei due soci storici, Paolo Barletta e Pasquale Morgese.

Il primo, con la sua Alchimia, ha votato a favore dell’aumento ma senza sottoscriverlo, ed è uscito dalla società rimettendo il suo 40%, mentre il secondo, votando contro ha seguito la ricapitalizzazione passando però dal 27,5% allo 0,2%.

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All’assemblea convocata dall’amministratore unico Claudio Calabi, manager esperto in salvataggi che da novembre sta mettendo ordine sui conti della Fenice, erano presenti dunque soltanto l’influencer e Morgese.

Il bilancio in rosso

In assemblea la società ha archiviato i numeri negativi del 2024, sottolineando come rispecchino un anno segnato da forti trasformazioni e da una scelta strategica di pausa operativa, che pur mantenendo un minimo di attività ha portato alla sospensione di iniziative e collaborazioni, in attesa di valutare l’evoluzione dello scenario di mercato.

In attesa dell’udienza i programma a settembre, dove dovrà rispondere all’accusa di truffa aggravata in relazione al cosiddetto “Pandoro-gate”, Chiara Ferragni ha comunicato di guardare a questo bilancio come punto di partenza per un rilancio delle sue attività.

Già con i risultati attesi dal secondo semestre 2025, l’influencer prevede un primo sviluppo delle nuove proposte creative e l’implementazione di un piano di crescita definito.

Per Fenice il 2025 sarà l’anno in cui dovrebbero concretizzarsi le prime nuove opportunità, che avranno come obiettivo non solo il consolidamento ma anche una crescita del marchio.

Sul futuro dell’impero Ferragni pesa però l’incertezza dell’assenza da due anni dei bilanci della holding Sisterhood.

Secondo quanto fatto filtrare dal suo entourage, per pubblicarli e valorizzare correttamente l’attivo patrimoniale si è atteso la chiusura dei bilanci delle sue società partecipate. Il bilancio 2023 di Sisterhood è stato approvato di recente e chiude con un risultato positivo per 1 milione, mentre per il 2024 si è in attesa dell’approvazione del bilancio di Fenice





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