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Lariofiere chiude il 2024 con un utile in crescita e ricavi da record: «Fondazione solida e pronta a nuove sfide»


Approvato dall’Assemblea dei Soci il bilancio 2024: utile in crescita, ricavi ai massimi storici e tutti i comparti in forte espansione. Il presidente uscente Fabio Dadati: «Consegniamo una realtà solida, moderna e con grandi prospettive»

La Fondazione Lariofiere conferma la propria centralità nello sviluppo economico del territorio lariano, chiudendo l’esercizio 2024 con numeri in netta crescita: utile netto pari a 32.917 euro e ricavi complessivi di 4.330.059 euro, di cui 3.683.167 provenienti dall’attività ricorrente, al netto dei contributi pubblici. Un risultato che segna un +13% rispetto al 2023 e un +38% sul 2022, il più alto degli ultimi dieci anni.

Il bilancio è stato approvato martedì scorso dall’Assemblea dei Soci, composta da Camera di Commercio Como-Lecco, Comune di Erba e Provincia di Lecco. Presenti, tra gli altri, il presidente camerale Ezio Vergani, il sindaco di Erba Mauro Caprani, la consigliera provinciale Silvia Bosio e il presidente della Fondazione Fabio Dadati, giunto a conclusione del mandato avviato nel 2019 insieme al Consiglio Direttivo.

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«Concludo il nostro mandato con grande soddisfazione – ha dichiarato Dadati –. Abbiamo affrontato anni complessi, iniziati con l’emergenza pandemica, in cui Lariofiere ha messo a disposizione i propri spazi come centro vaccinale. Da lì è partito un percorso di ricostruzione, sostenuto dalla compattezza del Consiglio e dalla fiducia dei Soci. Abbiamo razionalizzato la spesa, investito in modo mirato e ricostruito una traiettoria di crescita solida e sostenibile».

Il 2024 ha visto crescere a doppia cifra tutti i comparti operativi: le mostre dirette segnano un +48%, spinte dal successo di manifestazioni storiche come Fornitore Offresi Meccanica, Ristorexpo, Young e Agrinatura, e dall’introduzione di nuovi format; le attività organizzate da terzi crescono dell’82%, mentre convegni ed eventi fanno segnare un +152%. Positivo anche l’apporto del settore Food & Beverage, internalizzato, che ha prodotto un margine superiore ai 100.000 euro.

«La recente revisione organizzativa e la valorizzazione delle competenze interne – ha spiegato Dadati – hanno rafforzato la nostra capacità attrattiva e migliorato la marginalità complessiva. La Fondazione oggi è solida, ha una governance efficace e un team operativo motivato. La crescita già visibile nel 2025, con un calendario fitto e un picco autunnale, lascia prevedere un nuovo anno positivo».

Tra gli asset strategici anche la riorganizzazione della ristorazione (bar, ristorante, catering) e gli interventi strutturali sul quartiere fieristico, che hanno contribuito al riposizionamento competitivo della struttura. Centrale anche il tema della sostenibilità: già nel 2023 Lariofiere ha redatto un rapporto semplificato, reso accessibile alle imprese grazie alla collaborazione con la Camera di Commercio.

«Lariofiere è tornata in equilibrio e ha rafforzato il proprio ruolo all’interno del sistema economico territoriale – ha sottolineato Dadati –. Abbiamo dimostrato che un ente fieristico può operare secondo logiche manageriali, creando valore e opportunità. Ringrazio i Soci fondatori, le istituzioni, le associazioni di categoria e Regione Lombardia, che ci hanno sostenuto con un approccio sinergico e continuativo, in particolare attraverso gli assessori Piazza, Fermi, Mazzali e Guidesi».

Un bilancio, quello del 2024, che non rappresenta solo un risultato positivo, ma il punto di partenza per un nuovo ciclo di sviluppo, con Lariofiere sempre più protagonista nel panorama fieristico e congressuale del Nord Italia.

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