Trovare risposte concrete per stimolare l’innovazione e costruire alternative allo strapotere americano nel digitale è oggi una delle sfide centrali per le amministrazioni, dalle città fino all’Unione Europea. È stato questo il cuore del confronto durante il panel di The Big Interview che ha visto protagoniste Alessia Cappello, assessora allo Sviluppo economico del Comune di Milano, e Francesca Bria, presidente di EuroStack, esperta di politiche dell’innovazione e digitalizzazione.
“Milano è considerata da molti la capitale italiana dell’innovazione, ma l’obiettivo è diventare anche un hub europeo riconosciuto”, ha spiegato Cappello, sottolineando come “l’innovazione non significhi solo tecnologia, ma anche un nuovo modo di agire, di costruire valore attraverso reti, eventi, coalizioni con altre città d’Europa.” Un cammino, quello di Milano, che parte da lontano: “Da Expo in poi, la città ha ampliato la sua vocazione internazionale e oggi guida, insieme ad altre grandi capitali europee, progetti di smart city che intercettano anche le risorse e le linee guida del Pnrr.
Tra qualche settimana verrà inoltre inaugurato a Milano lo Smart City Hub, uno spazio dedicato all’innovazione digitale, dove le startup potranno mettere a disposizione il proprio know-how per la città, ma ha anche precisato che “il lavoro da fare è ancora tanto“.
Collegata da Bruxelles, Francesca Bria ha rilanciato la dimensione europea del tema, raccontando l’incontro avuto con la vicepresidente esecutiva della Commissione europea Henna Virkkunen: “Oggi l’Europa ha una finestra strategica per proporre una terza via all’innovazione: una via democratica e sovrana, che non si limiti a regolamentare, ma che sappia anche produrre innovazione. Le città hanno un ruolo centrale: sono vicine ai cittadini, possono migliorare la vita delle persone e diventare veri laboratori dell’innovazione europea”.
Un punto chiave è quello delle competenze. L’assessora Alessia Cappello ha posto l’accento sull’importanza della formazione e del capitale umano: “In uno scenario mondiale dominato dagli investimenti di Cina e Stati Uniti, la nostra forza può essere nei valori europei: innovare senza sacrificare l’umano, guidando la tecnologia, non subendola. Milano ospita sette poli universitari di livello internazionale, con oltre 220mila studenti, molti dei quali in ambito Stem. Dobbiamo attrarre e trattenere questi talenti, offrendo loro opportunità di lavoro, riconoscimento e crescita. Su questo Milano può e deve fare di più. La crescita economica e l’internazionalizzazione hanno portato Milano a diventare una capitale europea a tutti gli effetti, ma hanno anche alzato il costo della vita. Servono politiche strutturali e alleanze con altre grandi città.”
Cappello ha infine commentato con grande soddisfazione la recente 0100 Conference ospitata in città: “Eventi così aiutano gli investitori a guardare a Milano e all’Italia come luoghi in cui investire. E siamo pronti a rilanciare con l’edizione di ottobre, che sarà un’occasione concreta per attrarre fondi internazionali e sostenere gli unicorni italiani.”
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