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“Chiusura Bari–Taranto in estate danno per imprese e turismo”


La sospensione totale della linea ferroviaria Bari–Taranto, prevista per l’intero bimestre estivo a causa di lavori infrastrutturali da parte di Rete Ferroviaria Italiana, suscita forti preoccupazioni tra le categorie produttive. A lanciare l’allarme è Casartigiani Puglia, che chiede interventi immediati e un piano coordinato per evitare gravi ripercussioni sulla mobilità e sull’economia locale.

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“Pur condividendo la necessità di potenziare le infrastrutture ferroviarie – ha dichiarato Stefano Castronuovo, coordinatore regionale -, riteniamo che la sospensione completa in piena alta stagione, senza adeguate misure compensative, sia un errore logistico che mette in crisi l’intera filiera turistica e commerciale della provincia di Taranto”.

Il collegamento tra Taranto e Bari, incluso l’accesso all’Aeroporto Karol Wojtyła, risulta cruciale in questo periodo. Secondo Aeroporti di Puglia, nel 2024 sono transitati oltre 7,2 milioni di passeggeri, il 60% dei quali turisti. Una quota significativa è diretta verso le località del Salento e della costa ionica, aree ad alta vocazione turistica. “È paradossale isolare un territorio proprio nel momento di massimo afflusso. Taranto ha registrato un +12% di arrivi rispetto al 2019 e conta oltre 1.200 strutture ricettive, con circa 30.000 posti letto e tassi di occupazione oltre l’80% in luglio e agosto”, ha aggiunto Castronuovo.

Oltre al turismo, il blocco colpisce anche il sistema produttivo locale. La mobilità ferroviaria è strategica per migliaia di imprese e lavoratori autonomi, compresi quelli dell’indotto ex Ilva, che si spostano quotidianamente tra le due città. Si stima che oltre 2.500 imprese artigiane e PMI operino tra Taranto e l’area metropolitana barese, dipendendo dai collegamenti per attività di approvvigionamento e distribuzione. I dati Trenitalia evidenziano che più di 5.000 pendolari utilizzano quotidianamente la tratta, che sarà temporaneamente sostituita da bus.

La soluzione prevede circa 10 corse giornaliere in autobus, con tempi di percorrenza superiori alle 2 ore. Secondo Casartigiani si tratta di una risposta insufficiente: “I bus hanno capacità limitata, non godono di corsie preferenziali e il traffico estivo aggrava ulteriormente la situazione. Attualmente è prevista una sola corsa diretta alle 6:20 da Bari, con fermata unica a Gioia del Colle: una soluzione lontana dalle reali esigenze di cittadini e lavoratori”.

Criticità emergono anche sul collegamento navetta Taranto–aeroporto di Bari, garantito da appena cinque corse giornaliere, a fronte di una media di 25 voli in partenza o arrivo ogni giorno nella stagione estiva.

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In una nota ufficiale, Casartigiani Taranto ha presentato un pacchetto di richieste indirizzato al Ministero delle Infrastrutture, a RFI, alla Regione Puglia, alla Prefettura e al Comune di Taranto. Tra le proposte: l’aumento delle corse autobus con mezzi diretti e capienti, il raddoppio delle frequenze navetta da e per l’aeroporto, la valorizzazione della linea Taranto–Brindisi–Bari con integrazione tariffaria, e la riduzione dei tempi di cantiere. Inoltre, si propone un piano straordinario di sostegno economico per le imprese del settore turistico e commerciale.

“Chiediamo anche l’istituzione di un tavolo permanente di monitoraggio con le associazioni di categoria perché non si può attuare una decisione tecnica senza considerare le ricadute economiche e sociali. La Puglia ha bisogno di infrastrutture, non di isolamento”, ha concluso Castronuovo.

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