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“Dovete investire nell’innovazione se volete rimanere competitivi”


Il Lodigiano si conferma protagonista nel panorama economico regionale, ma dovrà affrontare importanti sfide per restare competitivo. È quanto emerso ieri all’evento “Your Next Lodi – Territori a confronto”, promosso da Assolombarda nella cornice di Cascina Sesmones. I dati della ricerca “Your Next Lodi 2030” presentati agli esponenti del mondo economico, da Valeria Negri, direttrice del Centro Studi di Assolombarda, restituiscono un’immagine vivace del territorio: “Sono state analizzate le caratteristiche di 10 territori del centro e nord Italia, scelti perché simili a Lodi, per caratteristiche, su 107 province. Ci sono differenze per identità e conformazione geografica. C’è solo Trieste come capoluogo di Regione. Ma ci sono più province confinanti con i capoluoghi, come Lodi. Lodi è tra le 5 confinanti con il capoluogo di Regione più vicine a quest’ultimo”. Lodi è in cima alla classifica per crescita del valore aggiunto pro capite (+34,7% tra il 2015 e il 2023) e si distingue per l’esplosione dell’export (+162,3% nello stesso periodo). Raggiunge un valore aggiunto per occupato di 78,3mila euro nel 2022, 11esimo posto nazionale. “Lodi è parte strategica del quadrilatero con Milano, Monza Brianza e Pavia – ha dichiarato Alvise Biffi, presidente di Assolombarda – e può contare su un tessuto produttivo solido e internazionale. Ma per restare competitivi sarà essenziale investire in innovazione, capitale umano e sinergie tra imprese e istituzioni. Tutto per far emergere nuove eccellenze imprenditoriali”.

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Anche Fulvio Pandini, presidente della sede di Lodi di Assolombarda, ha sottolineato i risultati: “Crescita, export e manifattura sono i nostri punti forti. Ora dobbiamo lavorare sull’inclusione giovanile e ridurre l’inattività. Ma qui funzionano bene anche i servizi e il turismo culturale e fluviale. Ci aiuta anche la vicinanza a Milano, con le sue università e opportunità lavorative”. Proprio il mercato del lavoro, infatti, presenta ombre: se il tasso di disoccupazione è il più basso tra i benchmark (2,5% nel 2024, in netto calo dal 7,2% del 2019), quello di inattività resta alto (32,5%), con un 13,4% di giovani NEET (che non studiano, non lavorano e non seguono corsi di formazione). Sono criticità che richiedono strategie mirate per coinvolgere la popolazione inattiva. Sul fronte infrastrutturale, sono in corso opere decisive: l’ampliamento dell’A1 tra Milano Sud e Lodi (quarta corsia) e la variante alla SS9 a Casalpusterlengo ad esempio. Alla tavola rotonda hanno partecipato anche Andrea Ferrazzi, direttore generale Confindustria Belluno Dolomiti e Stefano Sanna, presidente gruppo giovani imprenditori unione industriale Biellese. Ha chiuso l’evento l’assessore regionale Guido Guidesi. “Il futuro del Lodigiano passa da innovazione, formazione e una forte alleanza pubblico-privato – ha detto –. Con Assolombarda c’è una collaborazione importante. Sul tema della logistica, abbiamo un nuovo sistema di tracciabilità dei rapporti all’interno delle aziende. Può essere una base per sistemare cose che non funzionano. Abbiamo inoltre bisogno di fare un passo avanti per la formazione. Anche digitale”.



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