Imprese, talenti e tesori: il patrimonio del Molise pronto a sbarcare a Osaka

La Cina è vicina, evocava il titolo di un film di Bellocchio del 1967 riprendendo dall’omonimo libro di Emanuelli il timore per il comunismo maoista da parte della borghesia italiana. Niente affatto vicina dunque. Come il Giappone, anzi, dall’altra parte del mondo.
Proprio così, è dall’altra parte del mondo l’Expo 2025. Il Molise si mette in viaggio per mostrarsi, nella formidabile vetrina di Osaka dal 6 al 12 luglio, con tutto il suo bagaglio culturale, di sapere e saper fare, di imprenditoria, talento e innovazione.
L’espressione l’ha utilizzata ieri mattina durante la conferenza stampa in sala giunta la project coordinator della settimana dedicata alla XX Regione, Teresa D’Alessio, che ha curato il progetto per Sviluppo Italia Molise e quindi per Palazzo Vitale. D’Alessio, manager con lunga esperienza e passione per l’internazionalizzazione, il Paese del Sol levante lo conosce bene. «Sono sicura che i giapponesi saranno affascinati dal Molise», ha detto illustrando lo stand, il mood e la sintesi: Molisakura, Molise e sakura che per i giapponesi rappresenta, indicando la fioritura dei ciliegi, la rinascita, la primavera. “Rigenerale la vita attraverso le arti e i mestieri tra passato e futuro”.
Molisakura proporrà ai visitatori, fra le altre cose, la straordinaria bellezza della Venere di Venafro. Una trasferta eccezionale per “lei” a cui il direttore dei musei del Molise Claudio Rinaldi si è detto onorato di aver contribuito. E poi la pietra di Oratino, i coltelli di Frosolone. Ma sono solo alcuni esempi. I costumi tradizionali della collezione Scasserra, dalla passione del maestro Scasserra peraltro è nato un museo. Ancora, gli artisti: l’Uomo cervo, l’Orchestra del Pnalm e i musicisti del Conservatorio Perosi, altro partner della Regione in questa avventura.
Come anche l’Università del Molise che curerà in Giappone, ha spiegato il professor Giuliano Resce, quattro momenti di approfondimento nell’ambito del progetto ideato ad hoc Roots towards the future, che segue la linea della connessione con il territorio con la prospettiva dell’innovazione: i luoghi dell’arte, ambiente e territorio, i data analytics, l’offerta formativa e di ricerca orientata all’internazionalizzazione.
Naturalmente, con la Regione rappresentata dall’assessore allo Sviluppo Andrea Di Lucente, ci saranno le imprese, un buon numero per iniziare e per provare a entrare in un mercato appunto lontano, complesso ma che rispetto alle rotte tradizionali su cui il Molise esporta merci e patrimonio (attraendo turismo) ha un elemento di attrattività in questo momento storico importante: non c’è la spada di Damocle dei dazi. Far crescere le attività produttive locali, grandi o piccole che siano: questo l’obiettivo di fondo.
L’investimento, pari a 1 milione e 250mila euro, comprende anche i 500mila che ogni Regione ha dovuto corrispondere al ministero degli Esteri per l’utilizzo dello spazio espositivo.
A Expo 2025 sono presenti 19 Regioni d’Italia. «Era il caso che anche la Regione Molise fosse presente. Porteremo con noi le aziende che hanno risposto a un bando regionale e faranno conoscere i loro prodotti, che vanno dall’artigianato alla piccola e media impresa e al turismo. Con noi ci sarà l’azienda più importante in questo momento, la DR, che porterà la sua esperienza con partner giapponesi con cui collabora da tempo. Spero che quella sarà una vetrina importante per eventuali investitori che vorranno atterrare sul nostro territorio. Sarà una settimana impegnativa. Il giorno 8 luglio la visita al Padiglione Italia del ministro Salvini, quindi abbiamo un po’ dovuto
rivedere l’organizzazione di quella giornata. Il ministro parteciperà a un workshop insieme al ministero sulle Infrastrutture. Quelli organizzati da noi saranno incentrati su metallurgia e tessile, poi ci sono quelli realizzati dall’Università e da Dr. Insieme a noi, tutti i partner istituzionali: i musei, l’Unimol, il Conservatorio. Abbiamo voluto – ha concluso Di Lucente – coinvolgere tutto il territorio».

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