Nell’ambito del question time al Senato del 26 giugno, il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha risposto all’interrogazione n. 3-01997, a prima firma del Sen. Gasparri (FI) e relativa all’introduzione di disposizioni organiche in tema di rigenerazione urbana.
Nelle premesse, si sottolinea l’importanza dell’esame unificato dei disegni di legge sulla rigenerazione urbana, attualmente in corso presso la 8a Commissione Ambiente. Secondo gli interroganti, occorre favorire la rigenerazione evolutiva, garantendo la sostenibilità di edifici e quartieri così da riqualificare le periferie e valorizzando i centri storici, anche grazie alla collaborazione tra pubblico e privato: la rigenerazione urbana sarebbe infatti lo strumento più adatto per abbattere le emissioni inquinanti. È dunque fondamentale individuare principi Comuni, nel rispetto delle competenze degli Enti territoriali.
In un’ottica riformatrice, lo Stato deve favorire l’introduzione di incentivi stabili e sostenibili, nell’ambito di una prospettiva di riforma ventennale. Difatti, “sostenere il settore delle costruzioni, che contribuisce al 5-7 per cento del PIL, significa attivare l’intera economia, posto che l’edilizia muove molti altri settori collegati (che valgono almeno il 20 per cento del PIL)“. A tal fine, vengono menzionate le risorse economiche fondamentali del PNRR per iniziative quali il PINQuA – di competenza del MIT – da 2,8 miliardi euro, nonché per gli investimenti di rigenerazione urbana integrata del Ministero dell’interno, con risorse pari a ulteriori 2 miliardi.
Si riconosce al Governo di aver creato il fondo nazionale per la rigenerazione urbana e stanziato 50 milioni di euro per il 2025 e 30 milioni per il 2026; ebbene, per un ulteriore passo avanti, la legge sulla rigenerazione richiede una programmazione almeno decennale, ed è previsto uno stanziamento da 300 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2027 e al 2037, tale da incentivare anche gli investimenti privati.
Nella sua risposta, il Ministro ha osservato con soddisfazione come, da due anni e mezzo, il tema della casa sia al centro dell’impegno del Ministero, non in risposta a obiettivi imposti dall’Unione Europea o dal Green Deal, ma nell’interesse diretto della cittadinanza italiana. L’obiettivo è promuovere una rigenerazione urbana che non sia un privilegio per pochi, bensì una necessità concreta per tutti, non solo nelle periferie ma anche nei centri storici e nei piccoli comuni spesso colpiti dallo spopolamento. In merito al disegno di legge in oggetto, ha confermato la piena condivisione da parte del Ministero. L’evoluzione del provvedimento è stata seguita fin dall’inizio e il Governo continuerà a garantire il necessario supporto tecnico e informativo.
Salvini ha proseguito ricordando che il Consiglio dei ministri ha recentemente stanziato i primi 80 milioni di euro, destinandoli al nuovo Fondo per la rigenerazione urbana. Ha dunque posto l’accento sulla programmazione degli interventi e sull’individuazione delle priorità su cui concentrare gli investimenti. Parallelamente all’iter parlamentare, il Governo e il Ministero stanno lavorando per accompagnare la rigenerazione urbana con interventi programmatici adeguati e misure di semplificazione normativa. Ha portato l’esempio, a tal proposito, del nuovo Codice dei contratti pubblici, che sta già offrendo risultati positivi, annunciando l’avvio di un decreto sperimentale volto a introdurre nuovi modelli abitativi per l’edilizia residenziale sociale.
Sarà inoltre a breve presentato – ha assicurato il titolare di Porta Pia – il nuovo Piano Casa, che prevede 660 milioni di euro di investimenti destinati ai primi progetti e per il successo del quale le risorse pubbliche dovranno essere affiancate da capitali privati e strumenti finanziari innovativi: il contributo del settore privato è ritenuto infatti indispensabile per garantire la sostenibilità e l’efficacia degli interventi. Per raggiungere tale risultato, da diversi mesi è in corso un confronto con le associazioni, le cooperative, i costruttori e gli enti locali, finalizzato alla riforma del Testo Unico dell’Edilizia. L’obiettivo è sostenere e accompagnare la rigenerazione urbana attraverso semplificazioni e incentivi regolatori. A questo proposito, ha segnalato che, grazie alle misure introdotte dal decreto “Salva Casa”, nel primo trimestre del 2025 le compravendite di abitazioni sono cresciute di oltre l’11% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Anche il mercato delle locazioni starebbe mostrando segnali di crescita. Tutte queste iniziative, che rispondono a un’esigenza rimasta a lungo trascurata, sono state oggetto di un confronto approfondito con gli operatori del settore. Si tratta di un percorso che proseguirà nei due anni che restano della legislatura, in costante dialogo con il Parlamento.
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