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“Basta con FCA ed ex PSA”: è finita, il CEO di Stellantis li manda nella tomba


Con l’entrata in carica del nuovo amministratore delegato Antonio Filosa, Stellantis avvia una fase di profondo rinnovamento strategico.

Con l’entrata in carica del nuovo amministratore delegato Antonio Filosa, Stellantis avvia una fase di profondo rinnovamento strategico e culturale, ponendo al centro l’unità interna del gruppo e il rilancio dei suoi marchi storici. Filosa, che assume anche la responsabilità delle operazioni in Nord America, ha subito voluto chiarire che la distinzione tra ex PSA ed ex FCA appartiene al passato, sottolineando la volontà di costruire un’identità unica e coesa per i 250.000 dipendenti del gruppo.

L’identità unica di Stellantis: oltre le divisioni storiche

Nel suo primo intervento pubblico come CEO, Filosa ha lanciato un messaggio forte: “Siamo Stellantis, basta con ex PSA ed ex FCA“. Con questa affermazione, il manager ha voluto porre fine a quelle che definisce “vecchie divisioni” tra le due anime che hanno dato vita al gruppo, rimarcando la necessità di un approccio unitario per affrontare le sfide di un mercato globale sempre più competitivo e complesso.

Questa nuova fase si basa su un modello di leadership meno autoreferenziale e più inclusivo: “Non voglio essere un CEO che vive in una torre d’avorio”, ha dichiarato Filosa, annunciando un metodo di lavoro che valorizza il confronto e l’ascolto all’interno del gruppo. L’obiettivo è costruire una cultura aziendale condivisa, che sia il motore per l’innovazione e la crescita sostenibile di Stellantis.

Tra le priorità strategiche, Filosa ha posto l’attenzione sul rilancio di marchi di prestigio come Maserati e Alfa Romeo. Nonostante le voci di mercato su possibili cessioni, il gruppo ha confermato il proprio impegno nel mantenere e valorizzare questi brand, riconoscendo la necessità di un profondo rinnovamento per competere efficacemente nel settore del lusso e delle performance.

Per Maserati, si prevede un piano di rinnovo tecnologico e stilistico che ne rafforzi il posizionamento internazionale. Per Alfa Romeo, invece, la strategia consiste in una maggiore integrazione con gli altri brand del gruppo, sotto la supervisione di Santo Ficili, con l’obiettivo di potenziare la competitività e l’appeal del marchio nel segmento premium.

Parallelamente, Stellantis sta affrontando la transizione verso l’elettrificazione, una sfida cruciale soprattutto per marchi legati a una tradizione motoristica termica come Abarth. L’azienda punta a coniugare innovazione tecnologica e rispetto della storia, per non perdere il legame con gli appassionati ma allo stesso tempo abbracciare la mobilità sostenibile.

Per quanto riguarda il mercato europeo, grande importanza è riservata a Fiat, con la conferma della produzione italiana per modelli simbolo come la Fiat 500 e la Fiat Panda. Quest’ultima, in particolare, rappresenta un connubio tra tradizione e futuro, con la nuova generazione prevista per il 2030 che promette di mantenere il carattere iconico della city car, integrando soluzioni tecnologiche avanzate per rispondere alle esigenze di un pubblico in evoluzione.





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