L’invasione del granchio blu mette in ginocchio i pescatori così il governo nazionale e la Regione Emilia-Romagna intervengono con nuovi stanziamenti per contenere i danni.
Dal 2022, infatti, la specie di granchio callinectes sapidus, che in Italia era aliena, ha compromesso in modo gravissimo l’equilibrio dell’ecosistema marino e la sostenibilità economica delle attività di pesca e acquacoltura in diverse zone del Paese.
Granchio blu, 2,9 milioni all’Emilia-Romagna
Il commissario straordinario di Governo, Enrico Caterino, ha firmato un’ordinanza che assegna 2,9 milioni di euro all’Emilia-Romagna nell’ambito di un pacchetto nazionale da 3,7 milioni, destinato anche a Veneto e Friuli Venezia Giulia, le altre due regioni pesantemente colpite dall’invasione del crostaceo.
Lo stanziamento si inserisce in un più ampio contesto di misure emergenziali. Come ha ricordato l’assessore regionale all’Agricoltura e Pesca, Alessio Mammi, si tratta di
“una notizia positiva, che rappresenta finalmente un segnale concreto di attenzione alle imprese colpite da questo dramma”.
Il granchio blu, come è noto, è commestibile e pare che le sue carni siano particolarmente apprezzabili. Per questo l’assessore aggiunge che adesso si aspetta
“anche una strategia di rilancio dal Governo per il settore e per sostenere azioni di commercializzazione del granchio blu, visto l’interesse manifestato da parte di diversi mercati esteri”.
Nel ricordare che il granchio blu ha colpito in particolare le marinerie di Goro e Comacchio e le comunità di pescatori e acquacoltori, l’assessore ricorda che
“nel 2023 e 2024 abbiamo messo 2 milioni di euro di risorse nostre, uno all’anno, e un altro milione nel 2025, con un bando già pubblicato e in scadenza a metà luglio a beneficio delle attività di recupero e smaltimento del granchio blu”.
I danni del granchio blu
Secondo i dati diffusi dagli enti regionali, i danni provocati dalla diffusione del granchio blu in Emilia-Romagna ammontano ad almeno 16,8 milioni di euro. Le zone maggiormente interessate sono quelle comprese tra la parte settentrionale del comune di Goro e la parte meridionale di Comacchio, aree nelle quali il granchio blu ha compromesso la produzione di vongole veraci, distruggendo il novellame e riducendo in alcune aree fino al 70% le rese commerciali. Ora, per contrastare il granchio blu, si prova con le ostriche.
Il fenomeno ha assunto proporzioni drammatiche soprattutto nel corso del 2023, anno in cui, subito dopo l’alluvione che ha colpito la Romagna, i pescatori hanno scoperto che interi raccolti di vongole erano stati completamente distrutti. Inizialmente si sospettò un’azione dolosa, poi smentita dalle telecamere di sorveglianza che hanno documentato l’attività predatoria del granchio blu all’interno degli impianti.
3 milioni contro il granchio blu
Con il nuovo bando, la Regione Emilia-Romagna conferma l’impegno pluriennale per contrastare l’invasione: sono 3 i milioni di euro stanziati complessivamente per il triennio 2023-2025 (1 milione per ciascun anno). L’aiuto è rivolto alle Pmi e micro imprese titolari di concessioni demaniali marittime o di impianti in acque marine regionali.
Il bando include anche il rimborso delle spese di trasporto del prodotto verso i punti di sbarco, i centri di raccolta e le discariche autorizzate, nonché degli oneri per lo smaltimento.
Il contributo, previsto dalla legge regionale 3/2025, assegna un valore forfettario di 1,50 euro al chilogrammo per il prodotto smaltito, fino a un massimo di 660.000 kg complessivi. Le domande possono essere presentate entro il 16 luglio 2025 tramite posta certificata all’indirizzo territoriorurale@postacert.regione.emilia-romagna.it.
Il totale delle risorse contro il granchio blu
Ricapitolando, il totale delle risorse pubbliche mobilitate è di 5,9 milioni di euro:
- 2,9 milioni nazionali;
- 3 milioni regionali.
Ma attenzione: solo i 2,9 milioni sono veri e propri risarcimenti per danni diretti subiti. Gli altri 3 milioni sono sostegni per contenimento e gestione operativa.
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