Vuoi acquistare in asta

Consulenza gratuita

 

Mercati calmi nonostante dazi e conflitti: quale strategia?


I mercati mandano in soffitta il mese di giugno dimostrando una certa resilienza, a dispetto degli scossoni che da inizio aprile hanno minato la fiducia degli investitori. Un cataclisma annunciato che non si è poi concretizzato. I conflitti in Medioriente, che da sempre rappresentano un indicatore significativo di rischio per i mercati finanziari, hanno ottenuto una reazione contenuta dei mercati, cogliendo  di sorpresa molti investitori.

Vuoi bloccare la procedura esecutiva?

richiedi il saldo e stralcio

 

E se i rendimenti degli ETF sulle materie prime, nella seconda metà di giugno, hanno registrato un picco temporaneo legato alla risalita delle quotazioni del petrolio, l’andamento dei prezzi degli ETF globali su azioni e obbligazioni non hanno offerto segnali apprezzabili che stesse accadendo qualcosa di rilevante. Anche il dollaro americano, solitamente considerato un bene rifugio nelle fasi di crisi, ha continuato ad indebolirsi.

E’ quanto emerge da una analisi di Richard Flax, Chief Investment Officer di Moneyfarm, secondo cui quella che si è vista è una calma “apparente” e consiglia di mantenere prudenza negli investimenti.

Impatto geopolitica di breve durata

La reazione nel complesso attenuata dei mercati, dunque, potrebbe essere in parte ricondotta alla convinzione che l’impatto della geopolitica sia solitamente modesto e di breve durata. Nello specifico, poi, nonostante il livello di instabilità nella regione resti elevato, il conflitto tra Israele e Iran sembra essersi parzialmente raffreddato e, se la tregua dovesse reggere, le conseguenze in termini economici potrebbero essere limitate.

Opportunità uniche acquisto in asta

 ribassi fino al 70%

 

Un ruolo decisivo potrebbe averlo giocato anche la crescente indipendenza energetica degli Stati Uniti: grazie all’aumento della produzione petrolifera domestica negli ultimi anni, infatti, gli Usa, a differenza di altri Paesi come la Cina, potrebbero essere meno colpiti dal rialzo dei prezzi del petrolio innescato dalla chiusura dello Stretto di Hormuz.

Più attenzione sul fronte commercio e utili

L’attenzione dei mercati negli ultimi giorni si è rivolta anche al progredire delle trattative commerciali tra Stati Uniti e Cina, che hanno raggiunto un accordo sull’export di terre rare, un elemento indispensabile per alimentare l’ascesa delle nuove tecnologie e gli investimenti in Intelligenza Artificiale.

All’indomani del Liberation Day, diversi analisti avevano rivisto al ribasso le stime sugli utili di molte aziende del settore tech, prevedendo un rallentamento della crescita, ma alla luce degli ultimi sviluppi è possibile che i risultati del secondo trimestre si rivelino più solidi delle attese.

Sul fronte macroeconomico, i dati sull’inflazione negli Stati Uniti per il mese di maggio indicano una dinamica contenuta: per il momento le tariffe non sembrano aver causato ancora effetti significativi sui prezzi al consumo, lasciando aperta la possibilità che la Fed possa ridurre i tassi d’interesse più di quanto stimato in precedenza. Due membri del FOMC hanno già dichiarato di essere favorevoli a un taglio dei tassi nel corso della prossima riunione di luglio.

Mantenere prudenza sugli investimenti

I portafogli sembrano aver superato la dura prova di giugno e il secondo trimestre sembra in procinto di chiudersi all’insegna della resilienza dei mercati, nonostante le incertezze sul commercio globale e le tensioni internazionali.

Considerando che il “cessate il fuoco” in Medio Oriente potrebbe non durare e che gli effetti dei dazi su crescita e inflazione potrebbero emergere più avanti, l’analista di Moneyfarm consiglia comunque di mantenere un approccio prudente: un piano chiaro, costruito per il lungo termine, rimane la miglior bussola per gli investitori.





Source link

Conto e carta

difficile da pignorare

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Contributi e agevolazioni

per le imprese