Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

Tassazione multinazionali, c’è l’accordo al G7 (ma le big tech Usa sono esentate). Giorgetti: “Compromesso onorevole”


La tua casa è in procedura esecutiva?

sospendi la procedura con la legge sul sovraindebitamento

 

Donald Trump e le big tech statunitensi possono esultare: l’accordo sulla Global minimum tax raggiunto al G7 sulla tassazione globale delle multinazionali comprende una vistosa esenzione per le compagnie americane. La presidenza canadese del G7 spiega che è stata trovata l’intesa per una “soluzione parallela”. Tenendo conto della “sovranità fiscale dei Paesi” le compagnie Usa vengono esentate da alcune parti del nuovo regime fiscale, in ragione delle tasse che già pagano negli Stati Uniti.

Giorgetti soddisfatto: “Scongiurate le ritorsioni sulle nostre imprese”

Per il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti si tratta di un “compromesso onorevole trovato con l’amministrazione americana che protegge le nostre imprese dalle ritorsioni automatiche originariamente previste dalla clausola 899 dell’Obbba (la proposta di legge sul bilancio denominato One Big Beautiful Bill Act, ndr) all’esame del Senato Usa”. “Dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione e favorire il dialogo”, ha aggiunto Giorgetti.

L’intesa raggiunta “faciliterà ulteriori progressi nella stabilizzazione del sistema fiscale internazionale”, incluso un “dialogo costruttivo” sulla salvaguardia della “sovranità fiscale di tutti i Paesi”, si sottolinea nella nota diffusa dalla presidenza di turno canadese. Nelle prossime settimane l’accordo dovrà essere discusso all’Ocse, l’organizzazione internazionale che nel 2021 aveva raggiunto la storica intesa sulla Global minimum tax’ per porre fine alle pratiche di elusione fiscale da parte delle multinazionali, big tech statunitensi in testa. Per il segretario generale, Mathias Cormann, la decisione del G7 è “un’importante pietra miliare nella cooperazione fiscale internazionale”.

Un successo per Trump (e le big tech americane)

In realtà, l’accordo rischia di stravolgere l’impianto originario della Global minimum tax, che puntava proprio a porre un argine all’elusione fiscale delle multinazionali, in particolare dei colossi tecnologici statunitensi. Si stima che questi ultimi risparmieranno circa 100 miliardi di dollari in tasse all’estero. Per l’amministrazione a guida Trump l’intesa raggiunta rappresenta un successo ottenuto grazie alla minaccia di rappresaglie sugli investimenti esteri. 

Dazi, Trump riaccende la miccia: “L’Ue è molto cattiva, ma abbiamo noi le carte in mano”. E rompe con il Canada

Nella stessa nota della presidenza canadese, si spiega infatti che, dopo i negoziati, e tenuto conto dell’annuncio degli Usa di rimuovere dal ‘One Big Beautiful Bill Act’ di Trump le disposizioni che autorizzavano una tassazione di rappresaglia sugli investimenti esteri, “c’è l’intendimento condiviso che un sistema parallelo può mantenere intatti importanti passi avanti nell’affrontare l’erosione di base imponibile e il profit shifting e fornire una maggiore stabilità e certezza al sistema di tassazione internazionale da qui in avanti”.

Microcredito

per le aziende

 


   



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio