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Vent milioni per rilanciare il Piceno: nuovi fondi contro la deindustrializzazione


ASCOLI PICENO. Nuove risorse pubbliche in arrivo per sostenere lo sviluppo industriale nel territorio del Piceno. Venti milioni di euro saranno messi a disposizione attraverso un bando mirato al contrasto della deindustrializzazione, strumento pensato per sostenere l’economia e l’occupazione nelle aree colpite dagli effetti della crisi produttiva.

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Il bando sarà attivo dopo la pausa estiva e interesserà i territori comunali di competenza del Piceno Consind. L’iniziativa è promossa dal Dipartimento per le Politiche di Coesione e per il Sud della Presidenza del Consiglio dei Ministri e sarà gestita da Invitalia.

Gli incentivi riguarderanno investimenti per la riqualificazione e il potenziamento di unità produttive esistenti, oppure per la creazione di nuovi impianti. Le spese ammissibili, sostenute tra l’8 maggio 2024 e il 31 dicembre 2028, includeranno l’acquisto di macchinari, impianti, arredi, attrezzature e beni immateriali, oltre a opere murarie e impiantistiche.

L’obiettivo è sostenere progetti che puntino all’innovazione tecnologica, alla digitalizzazione dei processi industriali, all’ammodernamento produttivo e alla transizione verso modelli a maggiore sostenibilità ambientale. Il bando prevede anche misure per la ristrutturazione o realizzazione degli immobili in cui si svolgono le attività.

Il Commissario straordinario alla ricostruzione post-sisma Guido Castelli ha evidenziato l’importanza della misura nel contesto della Vallata del Tronto: «Il Governo ha voluto riconoscere un’attenzione particolare a quelle zone della Valle del Tronto che devono fare i conti con la Zes sud […] Si continua così ad alimentare una serie di progetti di sviluppo a favore della vallata del Tronto, un’area che può diventare un punto di riferimento del cratere che sta uscendo dall’emergenza sisma».

Andrea Maria Antonini, assessore regionale alle attività produttive, ha sottolineato: «È un’occasione importante per le aree di confine che sono sofferenti con il confinante Abruzzo e con l’area Zes», aggiungendo che si tratta di un sistema di misure coordinate.

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Anche il mondo produttivo guarda con favore al nuovo strumento. Simone Ferraioli, presidente di Confindustria Ascoli, ha dichiarato: «Credo che ci sarà una risposta entusiastica da parte delle imprese», evidenziando come l’area presenti una forte concentrazione di multinazionali.

Per Gino Sabatini, presidente della Camera di Commercio Marche, «è fondamentale avere collaborazioni e interlocuzioni come in questo caso», mentre Riccardo Monaco, direttore generale del Dipartimento per le Politiche di Coesione e per il Sud, ha affermato: «Siamo già a buon punto dal punto di vista attuativo, siamo pronti ad attivarci subito».

Un tassello in più, dunque, per rafforzare la tenuta produttiva di un territorio chiave per il rilancio post-sisma, e che oggi cerca nuovi spazi e occasioni per consolidare la propria rete imprenditoriale.



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