Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

Accenture: il 56% delle grandi imprese europee non ha ancora scalato l’intelligenza artificiale


Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Teodoro Lio, Ad Accenture Italia

Le imprese europee devono potenziare rapidamente le capability legate all’Intelligenza Artificiale per colmare il crescente divario di produttività e mantenere la competitività a livello globale. Lo evidenzia un nuovo studio di Accenture, secondo cui un lavoratore europeo produce oggi in media solo il 76% rispetto a un collega statunitense, un calo significativo rispetto alla parità registrata trent’anni fa, causato anche dal persistente sotto investimento nella tecnologia.

Nonostante il rapporto Draghi sulla competitività europea abbia indicato l’IA come leva per risolvere il problema della produttività, lo studio Accenture sottolinea che le imprese europee non stanno ancora sfruttando appieno questa opportunità. Attualmente, oltre la metà (56%) delle 800 grandi aziende europee intervistate non ha ancora scalato un investimento rilevante in IA. Eppure, se tutte le grandi aziende europee con ricavi superiori a 1 miliardo di euro migliorassero le proprie capacità in ambito IA fino a eguagliare quelle dei settori più avanzati, si potrebbero generare fino a 200 miliardi di euro in più di ricavi annuali.

Mauro Macchi, Ceo Accenture Emea, ha dichiarato: «In un periodo di crescenti incertezze geopolitiche, trovare una soluzione al divario di produttività in Europa non è mai stato così cruciale. L’intelligenza artificiale rappresenta un’opportunità unica per reinventare l’economia europea e rafforzarne la competitività. Le aziende stanno facendo progressi, ma devono puntare su cloud, modernizzazione delle architetture dati e formazione delle competenze per scalare più rapidamente. Una strategia industriale coordinata, con infrastrutture condivise e investimenti comuni, è fondamentale per evitare dispersione e rendere accessibili a tutte le imprese europee capacità computazionali, ricerca e sviluppo e formazione. L’Europa ha tutto ciò che serve per cogliere la rivoluzione dell’IA. È il momento di agire».

Il divario tra grandi e piccole imprese

Lo studio rileva che le grandi imprese europee stanno adottando l’IA più rapidamente rispetto alle Pmi, aggravando il divario di produttività. Quasi la metà (48%) delle grandi aziende ha implementato almeno un’iniziativa trasformativa con IA generativa, contro il 31% delle imprese più piccole. Considerando che in Europa la concentrazione di PMI è superiore a quella statunitense, questa fascia rappresenta una grande opportunità per una crescita inclusiva. L’adozione dell’IA varia anche tra i settori: automotive, aerospace e difesa sono più avanti, mentre telecomunicazioni e utilities restano in ritardo, un problema per infrastrutture critiche che rappresentano la sovranità industriale europea.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Industria europea e IA: un potenziale ancora inespresso

Il settore industriale, che genera oltre un quarto del PIL europeo, non ha ancora sfruttato appieno il potenziale dell’IA. Queste disparità richiedono un approccio uniforme all’adozione della tecnologia, con investimenti mirati e una strategia condivisa a livello europeo. Il report individua le capacità chiave per creare valore dagli investimenti in IA: data foundation, talenti e sicurezza digitale. Le competenze sono distribuite nei diversi Paesi, con Svizzera, Germania, Regno Unito e Francia leggermente più avanti rispetto a Italia e Spagna.

Il caso italiano: un’accelerazione decisiva

Teodoro Lio, Amministratore Delegato di Accenture Italia, ha commentato: «Le imprese italiane stanno mostrando un’accelerazione decisa nell’adozione dell’Intelligenza Artificiale per rafforzare la propria competitività. Quasi la metà ha già scalato almeno un progetto di Gen AI e molte stanno ottenendo ritorni superiori alle aspettative: un segnale concreto di un sistema che si sta attivando per giocare da protagonista nella nuova fase industriale. Allo stesso tempo, solo il 19% delle aziende ha oggi una strategia davvero matura su dati e AI: questo ci dice che il potenziale di crescita è ancora enorme. Il futuro della competitività italiana è nelle nostre mani. Attraverso un impegno sistemico e un’accelerazione su competenze, infrastrutture e sull’integrazione dell’AI nei processi produttivi, possiamo consolidare il nostro ruolo di potenza manifatturiera ed esportatrice, rafforzando la capacità di innovare e trasformare profondamente la nostra economia. In questo percorso, è fondamentale includere anche le PMI, che rappresentano il cuore del nostro tessuto industriale. Estendere l’accesso all’innovazione anche dove oggi è meno diffusa è la chiave per una crescita più sostenibile, inclusiva e resiliente».

Le raccomandazioni per scalare l’IA

Per ottenere tutti i benefici dell’intelligenza artificiale, lo studio invita a costruire un ecosistema europeo competitivo, includendo le PMI e promuovendo un’infrastruttura sovrana comune.

Il report individua i principali ostacoli alla scalabilità dell’IA e le raccomandazioni per superarli:

  • Data foundation: investire per eliminare i silos informativi e costruire una base dati end-to-end di qualità.

  • Team multidisciplinari: sviluppare percorsi di formazione continua per creare le competenze necessarie.

  • Sicurezza: costruire un core digitale sicuro per ridurre vulnerabilità e debito tecnico.

  • Valore di business: identificare casi d’uso concreti con ritorni sull’investimento misurabili.

  • Alfabetizzazione IA: offrire formazione e strumenti user-friendly per ridurre la resistenza all’adozione.

In un contesto in cui il 60% dei lavoratori europei teme di perdere il lavoro a causa dell’IA e il 36% si sente impreparato a utilizzarla, l’alfabetizzazione e lo sviluppo delle competenze diventano la leva fondamentale per cogliere tutti i benefici della rivoluzione dell’intelligenza artificiale.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Vuoi acquistare in asta

Consulenza gratuita