È stata aggiornata la procedura per presentare la domanda di maternità.
In particolare, da Luglio 2025, il servizio INPS è stato integrato con un nuova funzionalità che consente al cittadino e al contact center multicanale la consultazione delle richieste di maternità, sia facoltativa che obbligatoria.
Considerato che la maternità riconosce il diritto all’astensione dal lavoro per la cura dei figli fino a 12 anni, l’aggiornamento ha lo scopo di agevolare i genitori nel computo dei periodi di congedo parentale per i quali è stata presentata domanda di indennità all’INPS.
Vediamo, nel dettaglio, come funziona e cosa cambia.
COME SI FA A FARE LA DOMANDA DI MATERNITÀ
Per accedere al congedo di maternità, sia nel caso di maternità obbligatoria che nel caso di facoltativa (ovvero riconosciuta come congedo parentale) è fondamentale presentare domanda all’INPS.
Questo il procedimento da seguire:
1) Prima dell’inizio del periodo di congedo di maternità, la lavoratrice deve far pervenire all’INPS il certificato medico di gravidanza, per il tramite di un medico del Servizio Sanitario Nazionale o con esso convenzionato. In pratica la lavoratrice deve chiedere al proprio medico (di solito ginecologo / ginecologa) di effettuare questo invio telematico. Copia del certificato medico attestante lo stato di gravidanza con indicata la data presunta parto deve essere consegnata al datore di lavoro.,
L’articolo 34 del Dl 69/2013 ha introdotto l’obbligo di trasmissione all’Istituto in via telematica. Tuttavia, trattandosi di un diritto indisponibile l’INPS con un messaggio Hermes diramato il 22 gennaio 2024 ha specificato che il periodo di astensione obbligatoria va riconosciuto e spetta alle stesse condizioni, anche se il medico certificatore non abbia proceduto all’invio del certificato, previsto dalla legge.
2) Poi le lavoratrici devono presentare apposita istanza all’INPS. Per fare la domanda all’INPS di congedo di maternità obbligatoria le lavoratrici devono utilizzare il servizio dedicato online presente sul sito dell’Istituto e accessibile tramite SPID, CIE o CNS. In alternativa, si può fare la domanda tramite:
- Contact Center INPS al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) o 06 164 164 da rete mobile;
- enti di patronato e intermediari dell’Istituto, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi; in questo caso sono gli operatori del Patronato che presentano la domanda per nostro nome e conto.
Le lavoratrici devono consegnare al datore di lavoro una copia della ricevuta della domanda di maternità presentata all’INPS. Per le lavoratrici invece per cui è previsto il pagamento diretto da parte dell’INPS, senza anticipo da parte del datore di lavoro, bisogna semplicemente presentare la domanda all’INPS.
3) La lavoratrice è tenuta a comunicare all’INPS e al datore di lavoro la data di nascita del figlio e le relative generalità entro 30 giorni dal parto. Infatti dopo il parto le lavoratrici devono tornare sul sito web dell’INPS, nella stessa sezione dedicata alla domanda di maternità, per indicare la data del parto e permettere quindi un calcolo preciso dei giorni di maternità. Anche la ricevuta di questa modifica della domanda dovrà essere consegnata poi al datore di lavoro.
COSA CAMBIA
Con il messaggio N. 2078 del 30 Giugno 2025 l’INPS ha comunicato che il servizio “Domande di maternità e paternità” è stato integrato con la nuova funzionalità “Consulta contatori congedo parentale” per consentire al cittadino e al contact center multicanale la consultazione dei congedi parentali richiesti.
In particolare, accedendo alla funzione da questa pagina tramite SPID, CIE o CNS, ciascun genitore, per ogni figlio nato o adottato/affidato negli ultimi 12 anni, visualizza il numero totale di richieste (accolte, ma non quelle in lavorazione) relative a:
- congedo parentale;
- congedo parentale accolto con indennità;
- congedo parentale accolto senza indennità.
Cliccando sul pulsante “Dettaglio periodi”, si può inoltre consultare il dettaglio dei periodi richiesti suddivisi tra periodi definiti (accolti o respinti) e periodi in lavorazione.
Se il genitore richiedente ha figli che abbiano compiuto 12 anni o minori adottati/affidati per i quali siano trascorsi più di 12 anni dall’ingresso in famiglia (o abbiano compiuto la maggiore età) la procedura non mostra alcun risultato, non sussistendo più il diritto al congedo parentale.
Il servizio di consultazione ha lo scopo di aiutare i genitori a pianificare con maggiore consapevolezza la fruizione dei periodi di congedo ancora spettanti, nei consueti limiti individuali e di coppia. A tal proposito, vi consigliamo di leggere il nostro articolo sul congedo di paternità alternativo per capire quando va può essere richiesto dal padre e dalla madre e quali sono i limiti, dopo che sono stati rispettati i periodi di fruizione della maternità obbligatoria.
GUIDA AL CONGEDO PARENTALE
Per capire meglio come funziona la maternità e la paternità, vi consigliamo di approfondire la nostra guida al congedo parentale.
ALTRI APPROFONDIMENTI E GUIDE UTILI
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COME RESTARE AGGIORNATI
Mettiamo a vostra disposizione poi la guida sull’assegno unico e universale figli e quella sul bonus nido potenziato.
Inoltre, mettiamo a vostra disposizione anche l’approfondimento sulla Carta Nuovi Nati da 1000 Euro 2025.
Per conoscere altri aiuti e agevolazioni disponibili per famiglie e lavoratori potete invece visitare la nostra sezione dedicata agli aiuti alle persone.
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