Costruire ponti. In tutti e due sensi, metaforico e reale. Per iniziativa dell’Associazione nazionale costruttori di Benevento, alla presenza del deputato e segretario provinciale di Forza Italia Francesco Maria Rubano, si è svolto un focus per individuare quale ruolo possa giocare l’Italia nella ricostruzione dell’Ucraina, sconvolta dalla guerra scatenata dalla Russia, e per stabilire quale sia la visione che il Governo, e in particolare il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, nei confronti di questa area di crisi internazionale in uno scenario tanto delicato quanto politicamente strategico. Si tratta di argomenti di forte rilievo sotto molteplici punti di vista e comunque non si esauriranno nel giro di una sera. Il confronto interno all’Organizzazione di Confindustria andrà avanti nei prossimi giorni ed il prossimo 18 luglio verranno tratte le conclusioni di questo confronto alla presenza della Ministra per le Riforme istituzionali e la semplificazione normativa, Maria Elisabetta Alberti Casellati, che prenderà atto e recepirà le istanze del presidente Ance e tutti gli associati sanniti. Un appuntamento strategico in vista della Ukraine Recovery Conference 2025, in programma a Roma e Il Presidente Ance Benevento Flavian Basile ha avviato la discussione presentando la piattaforma per le imprese del Mezzogiorno, in grado di esportare saperi, tecnologie e capitale umano verso l’Etiopia, l’Egitto e altri Paesi africani ad alto potenziale. Si tratta di un laboratorio per la formazione della manodopera nei Paesi d’origine, replicando su scala multilaterale modelli virtuosi. “Conoscere e portare a conoscenza i grandi investimenti infrastrutturali previsti in questi Paesi, così da avviare un percorso strutturato di conoscenza, posizionamento e internazionalizzazione delle nostre imprese, preparandole a cogliere concrete opportunità di sviluppo nei nuovi mercati”. Si tratta di un punto di riferimento stabile del Sistema Italia per le missioni istituzionali promosse da MAECI, ICE, CDP, ANCE e Confindustria Estero, con focus su edilizia sostenibile, salute, scuola, habitat e infrastrutture. Il Mezzogiorno può essere davvero una leva per rafforzare la proiezione internazionale del nostro Paese.Secondo il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), nella prima fase ha selezionato questi 9 paesi africani per avviare i progetti del Piano Mattei, ovvero lo strumento che il Governo Meloni ha individuatoper avviare la rinascita del Continente nero: Egitto, Tunisia, Algeria, Marocco, Costa d’Avorio, Mozambico, Repubblica del Congo, Etiopia, Kenya. Durante la conferenza stampa dello scorso 9 gennaio 2025, la premier Giorgia Meloni aveva peraltro annunciato l’inclusione di altri 5 paesi, portando il totale a 14 : Angola, Ghana, Mauritania, Tanzania, Senegal.
Basile si è detto convinto della efficacia e della forza di questo programma: “Fare luce e dare un’impronta istituzionale per sviluppi di mercato sul futuro. Si tratta di un piano mastodontico, 500 miliardi di euro. Guidare le imprese dando delle opportunità. Sia le imprese le istituzioni le associazioni pur non sconfinare dando equilibro camminare insieme e ricchezze realtà imprenditoriali e sociali. Nel Sannio esiste un tessuto imprenditoriale molto importante. Portare un valore aggiunto e facciamo formazione”. Il deputato Rubano, nel concludere i lavori, ha sottolineato: “La politica deve concretamente determinare sviluppo e di crescita. Le imprese del Sannio non possono essere spettatrici ma protagoniste di quest’appuntamento”.
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