Sul sito del Notariato è stato pubblicato nello scorso mese di maggio il Rapporto Dati Statistici Notarili 2024, un’analisi dettagliata sull’attività degli studi notarili italiani, dalla quale è emerso un certo dinamismo soprattutto per quanto riguarda le compravendite immobiliari e la costituzione di nuove società, prevalentemente di capitali. Ci sono anche alcune ombre, come il calo piuttosto evidente delle imprese familiari.
Nel 2024 infatti si sono costituite solo 9,348 imprese familiari, il 10,13% in meno rispetto al 2023. Le regioni che hanno subito il calo maggiore sono le Marche e l’Emilia-Romagna, che hanno dovuto fare i conti con eventi climatici estremi che hanno messo in evidenza il dissesto idrogeologico della zona.
In compenso si è registrata una crescita poderosa delle società di capitali, che costituiscono il 76,27% del totale, soprattutto le società a responsabilità limitata. Aumentano anche le imprese di persone, che rappresentano il 10,7% delle imprese nate nel 2024, con una crescita del 4,85% rispetto all’anno scorso.
In leggera flessione le associazioni temporanee di imprese, che si sono fermate a 15.591 unità nel 2024 contro le 17.964 nel 2023. Da evidenziare che il 44,7% delle nuove imprese è stato costituito nelle regioni del Nord e solo il 7,88% nelle isole. Gli atti di costituzione si sono registrati maggiormente in Lombardia, Lazio, Campania, Veneto ed Emilia-Romagna. Le cooperative restano marginali, rappresentando solo l’1,07% del totale, con un aumento degli scioglimenti del 9% rispetto all’anno scorso.
Sul fronte immobiliare, il 2024 segna un’incoraggiante inversione di tendenza positiva dopo numerosi alti e bassi. Le compravendite di abitazioni sono cresciute, raggiungendo la quota di 634.498 transazioni contro le 547.838 del 2023 e le 589.486 del 2022. Al primo posto c’è la Lombardia con il 19,22% delle operazioni, seguita dal Piemonte (8,99%) e dal Lazio (8,94%).
La fascia più attiva è rappresentata dai giovani con un’età compresa tra i 18 e i 35 anni, con il 26,52% delle transazioni, e oltre la metà degli acquisti ha beneficiato dell’agevolazione della prima casa. Le compravendite tra i privati continuano a prevalere, coprendo l’87,46% delle abitazioni e l’82,13% degli immobili strumentali, mentre i mesi di maggiore attività sono stati luglio (10,98%) e dicembre (11,40%).
Anche il settore dei mutui ha mostrato segnali importanti di ripresa, benché condizionato dall’andamento ondivago dei tassi di interesse e dall’incertezza economica. Dopo un calo del 26% tra il 2022 e il 2023, si è registrato un aumento del 5,7% con 340.000 finanziamenti erogati, anche se lontani dai 396.000 del 2019. Il capitale complessivo per i finanziamenti ipotecari immobiliari è cresciuto del 9,1%, trainato soprattutto dagli acquisti di prime case, mentre le surroghe restano marginali con il 4,8% del totale.
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