È stato finalmente pubblicato il decreto attuativo dell’assessorato regionale del Turismo che, modificando e integrando il precedente avviso, regolamenta l’accesso delle aziende turistiche, che ne hanno diritto, al fondo di Sviluppo e coesione 2021-2027, alimentato con apposite risorse, per un importo complessivo di 135 milioni di euro. Le istanze per attingere a dette risorse, per importi relativi a ciascun destinatario compresi tra 50 mila euro a 3,5 milioni di euro, potranno essere presentate, a partire dalle ore 12 del 15 luglio e sino alle ore 17 del prossimo 15 ottobre, esclusivamente attraverso la piattaforma informatica incentivisicilia.irfis.it.
“Confermiamo l’importanza del provvedimento – commenta il presidente dell’Ordine degli architetti di Agrigento, Rino La Mendola – poiché i contributi assegnati alle imprese alimenteranno nuove attività nel settore turistico-ricettivo, nuova ricchezza diffusa per i cittadini e nuovi interventi di recupero e valorizzazione del patrimonio edilizio esistente. Come avevo avuto modo di accennare qualche settimana fa – ribadisce il Presidente dell’Ordine – non mancano alcune criticità, come quella del riconoscimento dei compensi professionali per la progettazione, direzione lavori e collaudo degli interventi, nella misura non superiore al 4% dell’investimento; misura certamente inadeguata, rispetto alle prestazioni tecniche alle quali si riferisce, che rischiano di mortificare la professionalità dei tecnici incaricati il cui operato è fondamentale per il successo del provvedimento”.
La Consulta regionale degli Ordini degli architetti incontrerà, nei prossimi giorni, l’assessore Elvira Amata per condividere le misure necessarie per il superamento di tali criticità. I contributi a fondo perduto, sono destinati a micro, piccole, medie e grandi imprese con sede nell’Isola (alberghi, bed and breakfast, ostelli, campeggi, villaggi turistici, case vacanze, rifugi, ecc.) per interventi che riguardano ristrutturazione, ampliamento o riattivazione delle strutture turistico-ricettive esistenti o la realizzazione di nuove attività attraverso il recupero o la riconversione di immobili esistenti. Gli interventi non potranno comportare un aumento della cubatura rispetto a quanto previsto dalle normative e dai regolamenti edilizi vigenti e non potranno determinare nuovo consumo di suolo.
“Siamo convinti – conclude La Mendola – che l’iniziativa della Regione, con alcuni perfezionamenti finalizzati a garantire il giusto riconoscimento dei corrispettivi dei professionisti incaricati, sia fondamentale per il rilancio del settore turistico-ricettivo e per alimentare nuove e auspicate politiche di governo del territorio fondate sulla sostenibilità, sulla riduzione del consumo di suolo e sulla valorizzazione del patrimonio edilizio esistente”.
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