Il Portale Enea 2025 è finalmente online. Il sito è stato messo a disposizione dall’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile per la trasmissione dei dati relativi agli interventi che usufruiscono delle detrazioni fiscali Ecobonus e Bonus Casa. Per il termine di 90 giorni sugli interventi con fine lavori tra il primo gennaio e il 30 giugno 2025, viene presa in considerazione la data di messa online del sito, arrivando quindi al 29 settembre 2025. Stessa data per i lavori conclusi nel 2024 ma con parte delle spese da detrarre sostenute nel 2025.
Quando inviare la comunicazione
Con la messa online del portale, il termine di 90 giorni per la comunicazione dei dati all’Enea parte dal 30 giugno 2025 nei seguenti casi:
- interventi conclusi tra il 1° gennaio 2025 e il 30 giugno 2025, giorno dell’apertura del nuovo portale;
- lavori conclusi nel 2024, ma per i quali alcune spese detraibili sono state sostenute nel 2025.
Concretamente, vuol dire che da ieri parte il conto alla rovescia per chi ha effettuato lavori nei primi mesi del 2025. Chi ha installato una pompa di calore o un infisso o, ancora, un sistema ibrido (solo per fare qualche esempio, ma l’elenco dei lavori possibili è parecchio più lungo) dovrà contare i 90 giorni per la comunicazione dal 30 giugno. La data da cerchiare sul calendario in questi casi è il 29 settembre (perché il 28 è domenica)
Per accedere al servizio è obbligatoria l’autenticazione tramite Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale) intestato a persona fisica oppure Cie (Carta d’Identità Elettronica). Nei prossimi giorni è prevista anche la pubblicazione dell’aggiornamento del portale dedicato al SuperEcobonus, strumento che rientra sempre nel quadro delle agevolazioni per l’efficienza energetica.
Quali lavori rientrano
Ricordiamo che ad Enea vanno trasmesse le schede descrittive in caso di:
- Ecobonus, per gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica (Legge 296/2006);
- Bonus Casa (Ristrutturazione) per gli interventi che comportano risparmio energetico e/o utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili (art. 16-bis D.P.R. 917/86) e in alcuni casi il Bonus Mobili;
- Superbonus, che vanno trasmesse le asseverazioni degli interventi agevolati alla fine dei lavori e, quando si opta per la cessione del credito e lo sconto in fattura, per gli stati di avanzamento lavori al 30% e al 60%.
Come inviare la domanda
Come già detto, per inviare la domanda è necessario lo Spid o Cie. A questo punto, per inviare la comunicazione bisogna inserire:
- dati anagrafici del beneficiario;
- dati dell’immobile oggetto dell’intervento;
- riferimento di legge per l’agevolazione da applicare;
- gli allegati richiesti per la specifica agevolazione.
La scheda descrittiva degli interventi è costituita da un modello standard che va compilato soltanto nelle parti di proprio interesse. Dopo aver controllato i dati e inviato la comunicazione, si riceve la ricevuta di invio che va conservata.
L’invio è obbligatorio? Per quali lavoro non si può mandare
In linea generale, la comunicazione all’Enea rappresenta un requisito sostanziale per accedere agli interventi agevolati con il Superbonus o l’Ecobonus, come chiarito da diverse circolari. Tuttavia, per quanto riguarda l’Ecobonus, sia la prassi amministrativa sia la giurisprudenza di merito, offrono un’interpretazione meno rigida circa il ruolo “determinante” della comunicazione, soprattutto in relazione alla possibile perdita dell’agevolazione.
Diverso è il caso degli interventi di recupero del patrimonio edilizio che comportano un risparmio energetico e/o l’utilizzo di fonti rinnovabili di energia, agevolati con il Bonus Ristrutturazione: in questo ambito, la comunicazione all’Enea è sì richiesta, ma la sua omissione non comporta la decadenza dal beneficio fiscale.
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