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Trentino Sviluppo, bilancio record e investimenti strategici per il futuro: «I lavori per il Polo dell’idrogeno al via entro l’anno»


di
Mario Parolari

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Sono 23,5 i milioni di euro stanziati per la struttura che vedrà la luce all’area Arcese, nella zona industriale di Rovereto

A Rovereto si è presentato un terzo di giunta, a testimoniare l’importanza strategica che la Provincia di Trento attribuisce al suo incubatore: Trentino Sviluppo. E i numeri stanno ripagando questa fiducia. Quello approvato ieri, 30 giugno, dall’assemblea — ricevute le «direttrici strategiche» degli assessori provinciali competenti Achille Spinelli (sviluppo economico), Roberto Failoni (turismo) e Francesca Gerosa (cultura) — è stato a detta di tutti un «bilancio da record». Il documento contabile chiude con un utile di 6,7 milioni di euro, tra i più alti degli ultimi anni, un valore della produzione di 25,7 milioni, debiti nell’ordine delle decine di milioni e un patrimonio gestito che ammonta a 1 miliardo e 114 milioni di euro.

Prospettive future

«Quello che conta però sono le qualità e competenze per la prospettiva futura — ha detto il vicepresidente della Provincia Achille Spinelli —. Spesso viene messa in discussione la nostra capacità di presenza a Rovereto: qui invece gli investimenti sono stati forti». Investimenti e futuro che si materializzano nelle due nuove «infrastrutture strategiche»: il Polo idrogeno e il Polo scienze della vita. La novità è che per il Polo idrogeno la prima fase dei lavori, finanziata dalla Fondazione Bruno Kessler con circa 6 milioni di euro (risorse europee provenienti dal Pnrr), dovrebbe prendere il via tra fine 2025 e inizio 2026. Sono 23,5 i milioni di euro stanziati in totale, per una struttura che vedrà la luce presso l’area Arcese, in zona industriale a Rovereto. Sarà gestita da Trentino Sviluppo e ospiterà il Centro Sustainable Energy di Fbk, oltre a realtà imprenditoriali specializzate nel settore. Il Polo potrà contare su 15.500 metri quadri di nuovi edifici tra uffici, laboratori e una testing facility esterna e coprirà cinque aree di sviluppo: energia verde e idrogeno, batterie avanzate, sistemi di monitoraggio e controllo, sensori e materiali innovativi. La seconda fase, finanziata dalla Provincia con 17,5 milioni di euro, dovrebbe vedere l’avvio dei cantieri entro il 2026. 




















































Il nuovo Polo scienze della vita

Invece, nel campo delle biotecnologie applicate alla salute umana, alla medicina e alla farmacia, è stato pensato il nuovo Polo scienze della vita. Progettato nel compendio industriale «ex Ariston», servirà ad attrarre e supportare ricercatori e startup, grazie ad un investimento di circa 70 milioni di euro. Inizio lavori nel 2027. «Una volta completati questi due nuovi poli, ognuna delle quattro aree provinciali di specializzazione intelligente avrà uno spazio dedicato — spiega Spinelli —, con laboratori attrezzati e servizi ad alto valore aggiunto, dove anche le piccole e medie imprese potranno sperimentare e innovare per rimanere competitive su mercati in cambiamento».

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Risorse per il turismo 

Dal profondo dei laboratori alle cime delle montagne, Trentino Sviluppo lavora anche per investire su infrastrutture funiviarie per il turismo. «Dobbiamo guardare avanti — spiega l’assessore Failoni —. La Provincia investe circa 200 milioni per la realizzazione del collegamento funiviario San Martino di Castrozza e Passo Rolle e quello del Monte Bondone. Ma c’è grande attenzione anche ai piccoli impianti: a breve riusciremo a chiudere per la ski area di Bedollo. Ci auguriamo che i tempi siamo veloci. Quando ci sono rallentamenti è per via della burocrazia».

Investire nella cultura

Infine, la cultura, con Trentino Sviluppo che partecipa nella Trentino Film Commission. Ma non chiamate la cultura «Cenerentola» delle politiche pubbliche, spiega Gerosa: «È importante investirvi non solo per il messaggio: le ricadute economiche della Trentino Film Commission sono tre volte gli investimenti». Le produzioni cinematografiche hanno generato infatti una spesa sul territorio di 3,3 milioni, a fronte di 1 milione di euro di investimenti per i 18 progetti sostenuti. «Non possiamo fermarci qui — continua Gerosa —. Da settembre amplieremo le nostre attività, con l’obiettivo di coinvolgere sempre più imprese creative, motore fondamentale per lo sviluppo economico, culturale e sociale».
Sul fronte attività e servizi alle imprese, il 2024 ha visto 30 nuovi insediamenti di aziende, che si sono aggiunte alle 214 totali nei sei incubatori di Rovereto, Trento, Mezzolombardo, Borgo e Pergine Valsugana. Sono state 20 le nuove startup accompagnate nella crescita grazie al programma «Trentino Startup Valley».

«Solidità, sinergie, innovazione sono state la bussola del nostro operato — ha concluso il presidente di Trentino Sviluppo Giuseppe Consoli —. Abbiamo di fronte l’importante sfida della riorganizzazione e dell’implementazione del nuovo modello operativo di Trentino Sviluppo, volto a far conoscere ancora di più la società sul territorio e fuori. Dobbiamo mettere sempre le imprese al centro, attraverso l’ascolto proattivo dei bisogni e lo sviluppo dei nostri servizi».

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1 luglio 2025

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