I borghi lariani tornano a vivere. È questo il cuore del progetto “La cultura che accoglie”, finanziato con oltre 2,4 milioni di euro dal Ministero della Cultura nell’ambito del PNRR – Bando Borghi, che vede come capofila il Comune di Centro Valle Intelvi insieme a Cerano d’Intelvi e Schignano. I fondi sono già stati trasferiti e le azioni entrate pienamente nella fase esecutiva, con cantieri aperti, percorsi formativi avviati e un calendario di interventi in piena attuazione. L’obiettivo è ambizioso: invertire la rotta dello spopolamento e restituire centralità ai piccoli centri della Valle Intelvi, rigenerando il tessuto urbano e produttivo attraverso un’azione integrata che unisce riqualificazione edilizia, valorizzazione culturale e rilancio dell’economia locale.
Partiamo dai numeri
Il 2025 si apre con numeri incoraggianti e un segnale chiaro: la Valle Intelvi è tornata ad attrarre. I dati dell’Osservatorio regionale di Regione Lombardia, parlano da soli: rispetto al 2023, il territorio ha registrato una crescita complessiva del +5,94% negli arrivi e del +7,73% nelle presenze, con picchi eccezionali in alcuni comuni come Laino (+476% negli arrivi, +244% nelle presenze) e incrementi rilevanti anche a Schignano, Claino con Osteno e Argegno.
Rigenerazione e nuovi spazi per la comunità
Il progetto prevede il restauro e la rifunzionalizzazione di immobili strategici nei tre comuni partner. Sono già in corso i lavori sull’ex scuola di Erbonne e sul rifugio Cristé a Centro Valle Intelvi; sull’ex latteria di Veglio e il nucleo storico della Valle dei Mulini a Cerano e sull’ex oratorio di Occagno a Schignano, destinato a diventare il futuro Museo del Carnevale, dedicato a una delle tradizioni più radicate del territorio.
«Siamo di fronte a un intervento concreto e atteso da anni – afferma Mario Pozzi, sindaco di Centro Valle Intelvi –. Il cantiere di Erbonne restituirà al borgo un presidio culturale e multifunzionale, mentre con il rifugio Criste torneremo a valorizzare la dimensione escursionistica di alta quota». Gli fa eco Ferruccio Rigola, sindaco di Schignano: «L’intervento sulla Valle dei Mulini ha una forte valenza simbolica: è un ritorno alle origini, con uno sguardo orientato alla sostenibilità e all’accoglienza diffusa». A chiudere il quadro, Laura Abbate, sindaco di Cerano Intelvi: «Stiamo dando nuova vita a edifici che rappresentano la memoria collettiva del paese. Il museo del Carnevale sarà un centro di narrazione viva del nostro patrimonio immateriale».
Parallelamente, è iniziata la messa in sicurezza e la valorizzazione del sentiero storico della Linea Cadorna, che si snoda attraverso un paesaggio di grande valore paesaggistico e storico-militare, oggi al centro di un intervento pensato per rafforzare l’attrattività turistica sostenibile.
Formazione e imprese: il territorio come laboratorio artigiano
Una delle azioni più innovative del progetto è la messa in campo di “Impresa Futura”, iniziativa co-finanziata da Fondazione Cariplo, Confartigianato Como e coordinata da APPACuVI. Sei giovani sono stati selezionati tramite bando pubblico e hanno già avviato tirocini retribuiti presso botteghe artigiane della Valle Intelvi nei settori del legno, ferro, tessile, sostenibilità ambientale e lavorazioni manuali. I percorsi formativi sono affiancati da un’attività di mentoring e orientamento condotta da professionisti del settore, con l’obiettivo di favorire la nascita di nuove imprese artigiane e il ricambio generazionale nei borghi, anche in ottica di reinsediamento stabile.
Sono 1,3 milioni di euro per chi vuole investire nei borghi
A completare il quadro, è operativo il bando nazionale “Avviso Imprese Borghi”, gestito da Invitalia, che consente a micro, piccole e medie imprese di accedere a fino al 100% di contributi a fondo perduto per l’insediamento nei borghi coinvolti. Il plafond disponibile per il territorio comacino ammonta a oltre 1,3 milioni di euro e riguarda attività culturali, ricettive, artigianali, enogastronomiche, sportive e legate al turismo esperienziale. Accanto agli interventi strutturali, il progetto investe nella comunicazione turistica e nella narrazione contemporanea del territorio, affidando il coordinamento a Valle Intelvi Turismo, ente di promozione culturale e turistica dell’area.
Nuove stagioni per il Lago di Como: la visione della Valle Intelvi
Pensare al Lago di Como e ai suoi territori in un’ottica che abbracci tutte le stagioni significa avere il coraggio di immaginare un turismo nuovo, più equilibrato, sostenibile e distribuito lungo tutto l’anno. In questo scenario, la Valle Intelvi può diventare un vero e proprio volano per la destagionalizzazione del turismo e per la valorizzazione di un’offerta esperienziale autentica e di qualità.
“Grazie alla sua posizione unica tra lago e montagna, alla ricchezza del suo patrimonio paesaggistico e culturale e a un’identità forte, la Valle rappresenta uno dei canali strategici da percorrere per costruire un sistema turistico integrato. – afferma Matteo Augustoni, presidente della Valle Intelvi Turismo – Un sistema che unisce le eccellenze dei diversi territori, che crea sinergie virtuose tra destinazioni e propone combinazioni vincenti per i visitatori: percorsi tra natura e cultura, soggiorni slow, proposte legate al benessere, all’enogastronomia e alla vita all’aria aperta, anche nei mesi più freddi”.
La Valle Intelvi crede fortemente in un turismo che non rincorre i numeri, ma che genera valore, relazioni e memoria. Per questo la Valle Intelvi Turismo con i Comuni del Bando Borghi sono pronti a lavorare in rete, insieme agli altre stakeholder con spirito costruttivo e visione condivisa, per dare al territorio nuove stagioni, nuove prospettive e nuove emozioni.
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