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CCRL rinnovati per legno lapidei, tessile-moda, chimica-ceramica e alimentazione-panificazione e comunicazione


Massetti: «Contrattazione moderna al servizio della competitività e del benessere dei lavoratori».

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Nelle scorse settimane sono stati firmati i nuovi Contratti Collettivi Regionali di Lavoro (CCRL) per alcune aree strategiche del comparto artigiano: legno-lapidei, tessile-moda, chimica-ceramica, alimentazione-panificazione e comunicazione. Un risultato frutto di un percorso condiviso con le parti sindacali, che rafforza la qualità del lavoro artigiano e offre strumenti più flessibili e moderni per rispondere alle sfide quotidiane delle micro e piccole imprese.

«Rinnovare un contratto non si tratta solo di aggiornare norme – commenta il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Orientale, Eugenio Massetti – ma di rendere la contrattazione una leva concreta di attrattività, fidelizzazione e competitività, in particolare per le aziende che operano nei nostri territori e che ogni giorno si confrontano con rincari energetici, carenza di manodopera e instabilità normativa.»

I nuovi CCRL introducono elementi innovativi su orario di lavoro flessibile, integrazioni in caso di malattia, welfare aziendale mensile obbligatorio, contributi maggiorati per la sanità integrativa (WILA), smart working regolato e azioni contro le molestie sul lavoro. Per il settore legno-lapidei sono previsti anche permessi aggiuntivi per lutto e riconoscimento di festività religiose diverse da quelle cattoliche.

Secondo i dati regionali di Confartigianato, l’accordo interessa complessivamente oltre 50mila lavoratori in Lombardia (52.222). Di questi, 19.845 del settore tessile-chimico, oltre 13mila (13.111) che operano nel settore legno-lapidei, 15.244 nei settori alimentazione-panificazione e 4.002 nell’area comunicazione. Nella nostra provincia sono 8.655 i lavoratori coinvolti dal rinnovo, così suddivisi: 2.798 nell’area alimentazione – panificazione, 3.441 nel tessile moda-chimico e ceramica e 1.908 nel legno lapidei e 508 nella comunicazione.

«Le firme di questi CCRL sono frutto di un percorso di confronto avviato nel 2023 con le parti sindacali e di un complesso disegno di rilancio delle relazioni industriali per le piccole imprese, nell’ambito della bilateralità. La trattativa ha conseguito risultati importanti come l’accoglimento di nuovi regimi di flessibilità coerenti con i bisogni organizzativi delle imprese e le aspettative delle nuove generazioni; l’introduzione di sistemi di welfare come elementi strutturali della gratificazione dei lavoratori; l‘accoglimento di richieste economiche compatibili con le possibilità delle imprese – sottolinea il Segretario generale di Confartigianato Brescia e Lombardia Carlo Piccinato che chiosa – È una dinamica win-win, che punta alla soddisfazione delle persone e dell’azienda, un atto di responsabilità e visione per rendere la contrattazione della piccola impresa più moderna ed efficiente. Per questo andremo avanti a lavorare in tale direzione, portando in firma altri rinnovi entro l’estate.»

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Le novità contrattuali: più flessibilità, welfare e regole chiare I rinnovi dei CCRL introducono misure significative di modernizzazione contrattuale, pensate per adattare la gestione del lavoro alle esigenze delle micro e piccole imprese artigiane, senza rinunciare alla tutela dei lavoratori.

Sul fronte dell’organizzazione del lavoro, i contratti prevedono un nuovo regime di flessibilità che consente, in presenza di picchi produttivi, di superare l’orario settimanale ordinario fino a 48 ore per periodi determinati (5 mesi nel settore legno-lapidei, 6 mesi nel tessile moda chimica-ceramica, alimentare e comunicazione), con possibilità di recupero tramite riposi compensativi oppure, in alternativa, retribuzione con maggiorazione del 15%. È inoltre previsto un aumento delle domeniche lavorabili, fino a 15 o 18 a seconda del comparto.

Sul piano retributivo e del welfare, entra in vigore dal 1° gennaio 2025 un obbligo mensile di erogazione di strumenti di welfare aziendale, esenti da contribuzione: 25 euro per i settori legno e tessile, 28 euro per l’alimentare e comunicazione, con disponibilità in due finestre annue (maggio e novembre). Sempre dal 1° luglio 2025 è previsto anche l’aumento del contributo mensile per la sanità integrativa WILA, che passa da 5 a 7 euro.

Cambia anche il trattamento economico: viene meno il precedente Incremento Economico Regionale (IER) e viene introdotto un nuovo Elemento Regionale Lombardia (ERL), che entrerà in vigore da ottobre/novembre 2025 e crescerà in tre scaglioni fino al 2027.

Particolare attenzione è stata riservata alla gestione delle assenze per malattia: per i primi tre eventi brevi annui, l’azienda integra al 100% i giorni di carenza, mentre dal quarto in poi non è prevista integrazione. Nei settori tessile e alimentare, due ore annue di assemblea saranno inoltre dedicate alla promozione del sistema bilaterale lombardo. Previsti infine un accordo quadro regionale sullo smart working, attivabile con intesa individuale tra datore di lavoro e dipendente, e misure contro molestie e violenze con l’obbligo di valutazione del rischio specifico all’interno del DVR aziendale. Alcune specificità aggiuntive riguardano il contratto legno-lapidei, dove sono stati introdotti due giorni di permesso in caso di lutto (oltre ai tre previsti per legge), e il riconoscimento di un giorno di assenza per festività religiose legate a fedi diverse da quella cattolica (Islam, Cristianesimo ortodosso, Induismo), da fruire tramite ferie, ROL o banca ore.

«Il percorso non si ferma: entro l’estate sono attese nuove firme per altri settori artigiani. Confartigianato conferma così il proprio impegno a rendere la contrattazione di secondo livello un pilastro dell’equilibrio tra benessere delle persone e sostenibilità delle imprese» conclude il presidente Massetti.



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