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Green bond FS, debutto in Borsa da 800 milioni


A Milano, nella sede di Borsa Italiana, il Gruppo FS ha partecipato alla cerimonia “Ring the Bell” per il debutto di una nuova obbligazione verde da 800 milioni di euro. Un’operazione programmata il mese scorso, che affonda le radici in una traiettoria strategica ben precisa, che è quella costruire, attraverso la finanza, un’infrastruttura industriale solida e coerente con gli obiettivi climatici.

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Il progetto, guidato dall’amministratore delegato Stefano Antonio Donnarumma, incrocia il favore di oltre cento soggetti istituzionali. Si tratta della decima emissione dal 2017, per un totale superiore ai 5,7 miliardi di euro.

FS, oltre 90% degli investitori segue criteri sostenibili

Oltre cento investitori hanno aderito all’emissione, e più del 90% di loro ha puntato sul titolo con una chiara preferenza per criteri ambientali, sociali e di governance. I dati interni al Gruppo FS, si legge nella nota trasmessa dal Gruppo, raccontano di una domanda in netta crescita per strumenti legati alla sostenibilità, nonostante le turbolenze geopolitiche e le tensioni internazionali. In questo caso le richieste hanno superato di gran lunga l’offerta, segnale che la transizione green interessa chi muove il mercato.

Un portafoglio che supera i 5,7 miliardi

Questo è il decimo green bond che il gruppo FS lancia sul mercato dal 2017 (green bond annunciato già lo scorso giugno) , con una raccolta che ha ormai superato i 5,7 miliardi di euro. Una cifra che, in Italia, nessun’altra grande azienda ha raggiunto su questo tipo di operazioni.

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L’amministratore delegato Stefano Antonio Donnarumma ha seguito da vicino ogni fase, portando avanti una strategia che unisce crescita industriale e sostenibilità ambientale. I finanziamenti ottenuti negli anni hanno già sostenuto progetti infrastrutturali importanti come treni elettrici per il trasporto regionale, soluzioni logistiche più efficienti e l’espansione dell’alta velocità.

Investimenti su infrastrutture e treni elettrici

Il nuovo green bond da 800 milioni punta a rafforzare la rete ferroviaria italiana su più fronti. I fondi serviranno a chiudere l’anello dell’alta velocità tra Torino, Milano e Napoli, ma anche a mantenere in efficienza i treni elettrici di Trenitalia utilizzati ogni giorno per il trasporto dei passeggeri, soprattutto pendolari.

Il piano di investimenti coinvolge anche il comparto merci, con interventi sul parco rotabile dedicato alla logistica, e il trasporto regionale, dove FS continua a rinnovare una flotta di treni spesso più che vetusti.

Tra le priorità figura il potenziamento del Frecciarossa 1000, il convoglio di punta che rappresenta l’alta velocità italiana in patria e all’estero. Molti di questi progetti hanno già beneficiato di precedenti emissioni verdi, segno che il gruppo ha costruito nel tempo una strategia solida e continua.

Partecipazione della Bei e quotazione sul Mot

Il dato interessante è che la Banca Europea per gli Investimenti ha partecipato direttamente all’acquisto del bond, rafforzando il peso dell’operazione. È la prima volta che una società italiana colloca un green bond pubblico con il supporto della Bei. Il titolo ha debuttato sul Mercato Obbligazionario Telematico (Mot), la piazza di riferimento per le aziende che scelgono di finanziare progetti industriali tramite il risparmio gestito.





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