Parma entra ufficialmente nella rete di sviluppo territoriale di Impresa Cultura Italia – Confcommercio. Ieri mattina, presso il Ridotto del Teatro Regio, è stato presentato Impresa Cultura Parma, il nuovo coordinamento promosso da Ascom Parma con l’obiettivo di mettere in rete imprese, professionisti e associazioni che operano, anche non esclusivamente, nei settori della cultura, dello spettacolo, dell’intrattenimento e della creatività. Il progetto nasce in seno al coordinamento nazionale Impresa Cultura Italia, istituito nel 2018 da Confcommercio e attualmente guidato da Carlo Fontana, con lo scopo di valorizzare l’intero ecosistema culturale come leva strategica di crescita economica, sociale e identitaria. Nel corso dell’incontro sono stati presentati anche i dati dell’Osservatorio sui consumi culturali in Emilia-Romagna, realizzato da Impresa Cultura Italia – Confcommercio in collaborazione con SWG.
Le rilevazioni, effettuate nella primavera del 2025, evidenziano segnali incoraggianti per il comparto: la propensione alla spesa culturale nella Regione si attesta su valori superiori alla media nazionale, delineando trend di consumo in crescita, sia in termini quantitativi sia di varietà dell’offerta fruita. “Parma, già Capitale Italiana della Cultura nel 2020, dimostra ancora una volta la propria capacità di visione e investimento nel futuro”, ha dichiarato Vittorio Dall’Aglio, Presidente di Ascom Parma – Confcommercio Imprese per l’Italia. “La cultura è un bene identitario ma anche un vero e proprio asset economico, capace di generare occupazione, impresa e innovazione. E i giovani, come rivelano i dati, ne sono i principali protagonisti: non solo come fruitori, ma anche come operatori che scelgono la cultura come ambito professionale e imprenditoriale.”
Cristina Mazza, Vice Direttrice di Ascom Parma, ha evidenziato il potenziale locale: “Sono 1090 le imprese attive a Parma e provincia nel settore cultura, costituito in larga parte (71%) da aziende di servizi professionali alle imprese come pubbliche relazioni e comunicazione o ancora organizzazione eventi e formazione cui si aggiunge la restante parte divisa tra attività del cinema e dello spettacolo (22%) librerie e affini (4%) antiquari (2%), guide e accompagnatori turistici (1%). Un settore che “vale oro” anche in termini di indotto poiché ogni euro investito ne fa ‘guadagnare’ due e mezzo al territorio e che anche nel parmense ha la sua significativa ricaduta: secondo i dati della Camera di Commercio dell’Emilia il valore del sistema produttivo culturale e creativo locale ha infatti superato i 942 milioni di euro raggiungendo il 5,5% della ricchezza complessivamente prodotta in provincia di Parma. “L’attivazione del coordinamento Impresa Cultura Parma è un passo importante verso un nuovo protagonismo dei territori. Non è un caso che questa iniziativa nasca in una città dove la cultura è parte integrante dell’economia e della progettualità pubblica e privata. Parma è un esempio virtuoso, in cui l’alleanza tra istituzioni, imprese e comunità è storicamente radicata.
L’Emilia-Romagna, più in generale, si conferma regione guida per una cultura accessibile, diffusa e di qualità – un modello che merita di essere esteso e replicato anche negli altri territori del nostro Paese”. Lo ha dichiarato Carlo Fontana, Presidente di Impresa Cultura Italia-Confcommercio. “Perché ciò accada, è necessario un impegno politico deciso: da un lato, per garantire un accesso più equo ai consumi culturali, in particolare alle fasce più giovani e alle famiglie con minore capacità di spesa; dall’altro, per riconoscere e valorizzare pienamente il ruolo strategico delle imprese culturali e creative nel tessuto socio-economico e nelle comunità.” “Ospitare la nascita di Impresa Cultura Parma è motivo di grande orgoglio per il Teatro Regio, nella certezza che un’azione sempre più forte per lo sviluppo a base culturale dei territori possa contribuire alla crescita di comunità più eque, coese e consapevoli – ha commentato Luciano Messi Sovrintendente Teatro Regio – Le imprese culturali e creative, così come l’intera filiera che ruota loro attorno, rappresentano un fattore identitario e di sviluppo imprescindibile per Parma e per l’Italia tutta.”
A guidare il neonato coordinamento Impresa Cultura Parma sarà Barbara Minghetti, nominata presidentessa: curatrice di Verdi Off e dei progetti speciali del Teatro Regio di Parma, Minghetti è figura di riferimento nel panorama culturale provinciale. Al suo fianco, nel ruolo di vicepresidente, Marco Bussolati, amministratore delegato di Radio Duchessa, voce e volto riconoscibile dell’emittente. Completano il gruppo direttivo, in qualità di consiglieri, Francesco Bocchi, fotografo; Elena Cordani, amministratore unico di Interlinguae e membro del Consiglio Direttivo di Federlingue; Paola Donati, direttrice di Fondazione Teatro Due e vicepresidente di Platea; Mascia Foschi, artista poliedrica, attrice, cantante e presentatrice; Giancarlo Gonizzi, libero professionista specializzato nella valorizzazione dei beni culturali e della storia d’impresa, coordinatore dei Musei del Cibo della Provincia di Parma; Giulia Muratori, libera professionista nel campo della progettazione e valorizzazione culturale; Tommaso Tomasi, presidente del Gruppo FIMA Parma e vicepresidente vicario di FIMA nazionale; Elisa Vacondio, consulente aziendale per il retail e il brand management; e Pier Evaristo Ziliotti, docente libero professionista nelle aree dell’organizzazione, dell’office automation e della cultura digitale.
“Sono onorata di presiedere questo nuovo consiglio composto da personalità con caratteristiche così diverse e preziose – ha aggiunto Barbara Minghetti la neoeletta Presidentessa di Impresa Cultura Parma – Mai come adesso l’impresa cultura rappresenta un fattore determinante per la crescita la consapevolezza l’unione delle nostre comunità. Cultura vuole dire relazione, relazione in senso molto ampio, dal reparto produttivo e di accoglienza, alla formazione e istruzione, all’inclusione e alla partecipazione, alla valorizzazione dei luoghi storici e nuovi, dal supporto alle amministrazioni per un lavoro di comunità quanto mai necessario oggi. Lavoreremo per valorizzare sempre più questa connessione territorio/comunità grazie al far cultura con una imprescindibile connessione nazionale.”
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