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Bocconi e OpenAI: come l’AI trasforma le scienze sociali


L’integrazione dell’AI nelle scienze sociali sta segnando un punto di svolta nell’educazione e nella ricerca accademica. L’Università Bocconi, in collaborazione con OpenAI sta sfruttando gli agenti intelligenti per simulare comportamenti economici, migliorare la didattica e applicare nuove teorie sociali.

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La partnership tra Bocconi e OpenAI per le scienze sociali

L’Università Bocconi è al momento la prima università in Italia a offrire strumenti di intelligenza artificiale specializzati per il mondo accademico all’intera comunità composta da 17.000 studenti, docenti e staff, entrando così a far parte di un ristretto gruppo di atenei di eccellenza a livello mondiale e tra le prime università europee a firmare un accordo con Open AI.

Dal punto di vista della ricerca, il cuore dell’iniziativa è lo sviluppo e l’applicazione di sistemi di AI agentica[1] per trasformare il modo in cui i ricercatori delle scienze sociali costruiscono, testano e applicano le teorie.

Questa collaborazione con OpenAI conferma il ruolo dell’ateneo lombardo di aprire le frontiere della ricerca e della didattica, dove l’intelligenza artificiale contribuirà a migliorare l’esperienza educativa e a plasmare i processi decisionali del futuro.

Sviluppo di agenti intelligenti nelle scienze sociali

L’ambizione è lo sviluppo di agenti intelligenti capaci di operare su teorie economiche, manageriali e di policy, in grado di simulare comportamenti, condurre esperimenti e generare dati utili sia alla ricerca accademica che all’applicazione pratica. Sarà poi possibile, in ambito statistico, la misurazione concettuale da dati non strutturati, ovvero quantificare concetti astratti come i tratti comportamentali o le narrazioni, a partire da testi, video e altre fonti.

Per meglio monitorare le diverse fasi di questa transizione in ateneo è stato creato un ruolo ad hoc con la nomina a prorettore per la Trasformazione digitale e l’Intelligenza artificiale del professor Dirk Hovy[2], esperto di linguaggio naturale e scienze computazionali; inoltre, l’accordo preveda il mantenimento della proprietà intellettuale su tutti i dati.

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Le tre aree chiave della collaborazione Bocconi-OpenAI

La collaborazione si concentrerà inizialmente su tre aree in cui la Bocconi è già attiva:

  • IA per la costruzione teorica e la simulazione – Sviluppo di agenti intelligenti basati su teorie economiche, manageriali e di policy per simulare comportamenti, condurre esperimenti e generare insight utili sia alla ricerca accademica che all’applicazione pratica.
  • Misurazione concettuale da dati non strutturati – Utilizzo di modelli avanzati di IA per quantificare concetti astratti come il rigore scientifico, i tratti comportamentali o le narrazioni, a partire da testi, video e altre fonti di dati non strutturati su larga scala.
  • Personalizzazione dell’esperienza educativa – Creazione di assistenti intelligenti per aiutare gli studenti a formulare e approfondire domande di ricerca, orientando l’esperienza in aula verso un apprendimento più interattivo.

L’importanza delle partnership accademiche nell’evoluzione dell’IA

La collaborazione riflette una visione condivisa con l’EU Economic Blueprint[3] un documento recentemente pubblicato da OpenAI, che sottolinea l’importanza delle partnership accademiche per liberare il potenziale economico e sociale dell’AI in Europa.

Nel mese di aprile 2025, OpenAI ha reso pubblico un insieme di proposte intitolate Piano economico dell’UE, un quadro strategico volto a favorire lo sviluppo e l’adozione responsabile dell’IA in Europa. Questo piano si propone come una risposta alle sfide specifiche incontrate dall’Unione europea in un contesto in cui l’IA sta diventando un motore centrale della trasformazione economica mondiale.

L’approccio dio OpenAi per l’adozione responsabile dell’IA in Europa

L’approccio adottato si basa su alcuni principi guida.

Il primo riguarda la necessità di rafforzare le basi materiali e umane dell’IA europea: infrastruttura di calcolo, accesso ai dati, padronanza energetica e sviluppo dei talenti. Questa base è presentata come indispensabile per evitare una dipendenza crescente dalle grandi potenze tecnologiche extra-europee.

Il secondo principio richiede una semplificazione del quadro normativo digitale: l’ambiente attuale è giudicato frammentato e talvolta controproducente per le imprese innovative, per questo un’armonizzazione delle regole a livello del mercato unico è considerata una condizione preliminare per l’attrattività degli investimenti e la competitività delle imprese europee nel campo dell’IA.

OpenAI sottolinea l’importanza dell’acculturazione digitale su larga scala, condizione sine qua non affinché l’IA porti benefici tanto alle grandi imprese quanto alle PMI, con una duplice sfida: garantire l’impatto economico dell’IA assicurando al contempo una maggiore inclusione sociale.

Un altro principio riguarda la costruzione di un rapporto di fiducia tra gli utenti e le tecnologie dell’IA, fiducia che si basa sulla trasparenza degli strumenti, la loro capacità di essere personalizzati secondo le esigenze individuali, nonché la loro conformità ai valori e ai diritti fondamentali europei.

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Questo approccio mira a legittimare la diffusione degli strumenti di IA nella vita quotidiana, in uno spirito di responsabilità condivisa tra attori pubblici e privati.

Le azioni proposte da OpenAI

Open AI propone le seguenti azioni:

  • Un piano di espansione del calcolo dell’IA, con l’obiettivo di aumentare la capacità del 300% entro il 2030;
  • La creazione di un fondo di accelerazione dell’IA dotato di un miliardo di euro per sostenere progetti pilota ad alto impatto;
  • Una formazione su larga scala: educare 100 milioni di europei alle competenze fondamentali in IA entro il 2030 grazie a corsi online liberamente accessibili;
  • Un’iniziativa sull’IA per la gioventù: finanziata dall’UE, che sosterrebbe lo sviluppo di applicazioni di IA concepite congiuntamente con i giovani.

Questo piano si inscrive in una logica di adattabilità ai diversi sistemi in ogni Paese, per questo l’accordo con l’ateneo milanese, e con altri che potenzialmente seguiranno, rappresenta una sorta di canovaccio evolutivo, destinato ad adattarsi nel corso degli scambi con i governi europei e le parti interessate.

Fornendo l’accesso ai principali strumenti di IA in tutta la sua organizzazione, l’ateneo Bocconi non solo è all’avanguardia nel progresso delle scienze sociali, ma sta anche preparando gli studenti e il personale a un futuro di IA.

Attraverso questa iniziativa, la Bocconi rafforza il proprio impegno nello sviluppo e nell’uso etico dell’intelligenza artificiale, promuovendo la scoperta scientifica e l’apprendimento interdisciplinare, e garantendo che gli strumenti di IA siano utilizzati per potenziare il pensiero critico e contribuire positivamente alla crescita degli studi accademici.

Note

https://www.actuia.com/it/news/eu-economic-blueprint-le-raccomandazioni-di-openai-per-permettere-allue-di-cogliere-il-potenziale-dellia


[1] L’”agentic AI” è un sistema in grado di raggiungere un obiettivo specifico con una supervisione limitata. È costituito da agenti AI, ovvero modelli di machine learning che imitano il processo decisionale umano per risolvere i problemi in tempo reale. In un sistema multiagente l’agentic AI dimostra autonomia, comportamento orientato agli obiettivi e adattabilità. Il termine “agentic” si riferisce all’organizzazione di questi modelli, ovvero alla loro capacità di agire in modo indipendente e intenzionale.

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[2] https://faculty.unibocconi.eu/dirkhovy/

[3] https://openai.com/global-affairs/openais-eu-economic-blueprint/



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