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Crescono i traffici a Monfalcone: serve operatività notturna


TRIESTE – Il porto di Monfalcone si conferma in forte espansione e per affrontare l’aumento dei traffici sarà necessario ampliare l’operatività dei treni anche in notturna.

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È questo quanto emerso oggi durante l’incontro promosso dall’europarlamentare Anna Maria Cisint al quale ha presenziato il Commissario dell’Autorità di sistema portuale, Antonio Gurrieri.
Trainato da un deciso incremento dei traffici e da un ambizioso piano di investimenti infrastrutturali, per Portorosega sembra che a fare la differenza sia la collaborazione tra istituzioni, imprese e operatori locali, che punta a trasformare lo scalo in un hub logistico di riferimento per il Nord Adriatico.

Cisint ha ricordato come il nuovo piano regolatore, l’assegnazione delle aree e il potenziamento delle infrastrutture abbiano rotto l’inerzia del passato, portando a un incremento dell’operatività e dell’occupazione. Il porto è ora al centro di un piano di sviluppo che prevede interventi su escavi, collegamenti ferroviari, ampliamento delle banchine e maggiore disponibilità di aree retroportuali.
I numeri parlano chiaro: nei primi cinque mesi dell’anno, il traffico di rinfuse secche è aumentato del 22,5%, quello del general cargo del 13,5%, mentre il settore Ro-Ro ha registrato un +32%. Cresce anche l’utilizzo di navi di grandi dimensioni, fino a 270 metri, e si rafforza il trasporto su ferro, in alcuni casi con un incremento del 50% rispetto al 2024.
Per sostenere questa crescita, gli operatori chiedono un’estensione dell’operatività portuale su tutto l’arco della giornata, la movimentazione notturna dei treni e un rafforzamento dell’organico della Guardia di Finanza per ridurre i tempi di sosta delle navi.

«Si è trattato di un Incontro positivo, con lo sguardo rivolto all’ottimizzazione del porto, sia per le infrastrutture che per gli operatori. Stiamo provando a lavorare anche in notturna, chiedendo disponibilità alla Guardia di Finanza. Del resto – ha commentato Gian Carlo Russo, amministratore delegato per conto di Fhp Group a Monfalcone – basti pensare che il nostro gruppo distribuisce il 43% delle merci via treno».
Gli fa eco Andrea Valentinuzzi, amministratore delegato di Midsea (Gruppo Midolini): «Fa piacere notare l’interesse delle istituzioni sul porto di Monfalcone. I volumi di traffico, piuttosto sostanziosi, stanno mandando in sofferenza il sistema portuale, ma c’è la volontà di migliorare l’intermodalità».

Durante l’incontro, sono stati illustrati dati e prospettive che testimoniano la fase di rilancio dello scalo isontino. Presenti anche rappresentanti delle imprese locali e il direttore del Consorzio Coseveg, Cesare Bulfon.
I lavori in programma partiranno a settembre con l’escavo e l’ammodernamento delle banchine, e proseguiranno con la riqualificazione dei piazzali (7 milioni in 18 mesi), il rifacimento di reti fognarie e idriche (oltre 4 milioni) e l’elettrificazione delle banchine, con un investimento superiore ai 26 milioni di euro previsto per il 2026. Un tavolo tecnico permanente tra Coseveg e Autorità di Sistema seguirà il coordinamento delle opere.
Tra le novità, anche una possibile espansione dell’import di automobili dalla Turchia per conto di Stellantis, che confermerebbe la centralità strategica dello scalo monfalconese nel sistema portuale del Nord Adriatico.





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