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giovani e donne al centro del rilancio – Nordest24


PADOVA – Emanuela Carlini è la nuova vicepresidente di Cna Padova e Rovigo, una figura di spicco che porta avanti con determinazione il valore dell’artigianato e della formazione nel territorio. Nata ad Adria nel 1971, Carlini è da sempre attiva nel mondo imprenditoriale, guidando insieme al fratello la storica Officina Meccanica Carlini Gaetano S.N.C. e ricoprendo ruoli di responsabilità in CNA a livello provinciale e settoriale, tra cui il Direttivo di CNA Impresa Donna.

Impegno per la formazione e l’inserimento dei giovani

Nella sua esperienza d’impresa e di rappresentanza sindacale, Carlini si è distinta per la volontà di rafforzare il dialogo tra scuola e lavoro, promuovendo stage aziendali che permettano agli studenti di conoscere da vicino il mondo della tornitura e delle lavorazioni meccaniche. Un’azione concreta che risponde a un’esigenza reale del mercato: nel solo mese di giugno 2025, le imprese del padovano hanno offerto oltre 7.000 posti di lavoro (quasi 20.000 nel trimestre giugno-agosto), con più di un terzo destinati a giovani under 30. Tuttavia, oltre la metà dei profili richiesti è di difficile reperimento, spesso a causa della carenza di candidati o di una preparazione non adeguata.
Alla fine del primo paragrafo, segnaliamo che l’incontro tra imprese e scuole rappresenta una strategia fondamentale per affrontare le sfide occupazionali locali, come confermato da altre iniziative di successo per la formazione e l’orientamento dei giovani.

Anche nel rodigino, con 1.870 posti disponibili solo a giugno, il 51,9% dei profili è difficile da trovare, in particolare per mancanza di candidati o per una formazione tecnica non allineata alle richieste del mondo produttivo.

Parità di genere e valorizzazione delle competenze STEM

Accanto al tema dell’occupazione giovanile, Carlini pone l’accento su un’altra sfida cruciale: l’uguaglianza di genere nell’imprenditoria. Nel Padovano, le imprese femminili rappresentano appena il 20,8% del totale (già sotto la media nazionale del 22,2%), mentre nel rodigino la quota è leggermente superiore al 23%. Tuttavia, la provincia di Rovigo ha visto una flessione del -14,8% di imprese in rosa nell’ultimo decennio, a causa anche delle difficoltà legate alla pandemia.
Per Carlini è fondamentale valorizzare le competenze individuali, senza distinzioni di genere, e promuovere tra le ragazze lo studio delle discipline STEM: “Le ragazze possono essere ingegneri, meccanici o imprenditrici brave quanto i colleghi uomini. Le statistiche spesso non riflettono la realtà: servono più opportunità e meno pregiudizi già a partire dalla scuola”.

Per chi desidera approfondire altre esperienze virtuose sull’imprenditoria e la valorizzazione del capitale umano nel Nordest, consigliamo questo focus sui progetti di innovazione e formazione.

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Rilanciare il tessuto imprenditoriale dopo il Covid

Carlini riconosce come il Covid abbia colpito duramente soprattutto le piccole imprese femminili, lasciando un vuoto che ora si cerca di colmare con nuovi progetti e una rinnovata attenzione alla formazione e all’imprenditoria rosa. L’obiettivo, ribadisce la vicepresidente, è ricucire il tessuto produttivo partendo proprio dal talento delle donne e dai giovani, per restituire slancio a tutto il territorio.



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