I mercati europei sono in balia dell’incertezza per quanto riguarda i dazi con la scadenza del 9 luglio che si avvicina sempre di più
Apertura in calo per le Borse europee nell’ultima seduta della settimana. A Francoforte il Dax cede lo 0,41% a 23.804,91 punti, a Londra il Ftse 100 cala dello 0,3% a 8.794,44 punti, a Parigi il Cac 40 scende dello 0,53% a 7.713,54 punti e a il Madrid Ibex 35 dello 0,48% a 14.098,50 punti. A Milano il Ftse Mib segna -0,13%. I mercati europei sono in balia dell’incertezza per quanto riguarda i dazi con la scadenza del 9 luglio che si avvicina sempre di più.
Apertura in lieve rialzo per lo spread tra Btp e Bund. Il differenziale di rendimento è indicato a 91 punti base.
Le trattative sui dazi
Le trattative tra l’Europa e gli Stati Uniti vanno avanti ad oltranza con l’obiettivo, per il Vecchio Continente, di trovare un accordo al 10% per le tariffe. In particolare il presidente americano, Donald Trump, ha detto che la sua amministrazione potrebbe iniziare a inviare lettere ai partner commerciali già oggi, stabilendo tariffe unilaterali, prima della scadenza di mercoledì per i negoziati. L’Unione europea, come ha spiegato la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, punta a «un accordo di principio come quello della Gran Bretagna».
A Piazza Affari
Sul listino milanese svetta Popolare Sondrio (+1,3%) dopo che Bper (-0,65%) ha rilanciato (1 euro in più, portando il prezzo effettivo dell’Opas a 10,527 euro) per chiudere sull’offerta lanciata sulla banca. Ben impostata Poste Italiane, seguita da Unipol, entrambe in rialzo dello 0,6%. Riduce i rialzi rispetto all’avvio Mps (+0,06%) dopo che ha annunciato di aver fissato al 35% la soglia di adesioni per la validità dell’Ops lanciata su Mediobanca (-0,5%). Nel prospetto si legge anche che oltre al delisting non si esclude una eventuale fusione con Piazzetta Cuccia, sottolineando che dall’aggregazione non ci sarà alcun impatto negativo sui dipendenti. Scivolano in fondo al listino Interpump (-1,87%) e Brunello Cucinelli (-1,57%).
Valute, oro e petrolio
L’euro si rafforza leggermente sul dollaro a 1,779 (1,1763 alla vigilia). La moneta unica vale anche 170(170,385 yen), mentre il cross dollaro/yen è a 144,368 (144,836). In risalita l’oro con il contratto spot a 3.343,88 dollari l’oncia (+0,54%). Il petrolio scende per il secondo giorno consecutivo con il Brent che viaggia a 68,61 dollari al barile (-0,26%) e il Wti a 66,92 dollari (-0,12%).
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