Quattordici iscritti al Corso di laurea magistrale in Economia dell’Unict hanno elaborato un nuovo modello organizzativo per l’Azienda speciale servizi della Città metropolitana (Scmc). Il presidente Bellavia: “Faremo tesoro di questo studio”
CATANIA – Un nuovo modello organizzativo e di business per l’Azienda speciale servizi città metropolitana di Catania (Scmc) è stato elaborato da 14 studenti del Corso di laurea magistrale in economia e politiche pubbliche del Dipartimento di economia e impresa dell’Università di Catania. “Il progetto, durato circa due mesi – hanno spiegato gli studenti – è iniziato con un incontro con il presidente della società e il Consiglio di amministrazione, ed è terminato nella proposta di un nuovo assetto organizzativo e gestionale, pensato per migliorare le performance di un’azienda che si trova oggi in una fase critica. Ci siamo concentrati in particolare sul personale, sulla possibilità di pensionamenti, che era uno dei nodi principali da affrontare, e abbiamo ipotizzato un modello di business capace di ridurre i costi e favorire la ricollocazione delle risorse interne in altri ambiti operativi”.
Gli studenti hanno lavorato su documenti forniti da Scmc potendo contare sulla trasparenza dell’ente. “Si sono dimostrati molto disponibili – hanno proseguito i sei studenti presenti alla conferenza stampa di presentazione organizzata al Centro direzionale della Città Metropolitana di Catania – fornendoci tutto il materiale che abbiamo poi utilizzato. Ci siamo trovati molto bene a collaborare con loro e con i nostri professori”.
Il nuovo modello organizzativo proposto dagli studenti
Le idee di risanamento proposte dagli studenti potrebbero presto essere adottate da Scmc. “Faremo tesoro di questo studio – ha dichiarato il presidente dell’Azienda Speciale Servizi Città Metropolitana di Catania Giacomo Bellavia – e lo porremo alla base del nuovo piano industriale che dobbiamo redigere entro la fine dell’anno. Abbiamo accolto con favore l’iniziativa dell’Università, perché le società partecipate necessitano di attenzione per il ruolo strategico che svolgono sul territorio. Per amministrarle in modo efficace servono metodo e studio. È proprio questa la direzione che stiamo seguendo da alcuni mesi con il consiglio di amministrazione, cioè razionalizzare e investire sulle risorse umane, puntando su formazione e sull’assunzione di personale specializzato per le attività più strategiche”.
Un fondo di investimento per l’Azienda speciale
Bellavia ha anche annunciato l’arrivo di un fondo di investimento per l’Azienda speciale. “Il sindaco metropolitano ci ha assegnato un fondo di un milione e 300 mila euro. Con queste risorse stiamo acquistando nuovi mezzi, anche pesanti, per rendere i servizi più efficienti. Serve una riorganizzazione complessiva affinché aziende come la nostra non vengano più percepite come ‘carrozzoni’, ma come realtà dinamiche, al passo con le aziende private”.
Presente anche il rettore dell’Università di Catania, Francesco Priolo, in una delle sue ultime uscite pubbliche nel ruolo. “Questo progetto – ha dichiarato – dimostra ancora una volta la vocazione dell’ateneo al lavoro concreto per il territorio. Si tratta di un’iniziativa che porta la teoria a produrre effetti reali, con ricadute dirette su un ente locale. L’università deve continuare su questa strada, per contribuire al rilancio di un territorio che lo merita”.
Infine, è intervenuto il sindaco della Città Metropolitana di Catania, Enrico Trantino, che ha sottolineato il valore della sinergia tra istituzioni: “Mai come in questo momento Università e Città Metropolitana stanno collaborando per individuare soluzioni ai problemi del nostro territorio. Non solo stiamo cercando di promuovere buone pratiche, ma dimostriamo che si possono fare cose concrete per contrastare l’esodo dei nostri giovani. Il modo migliore è renderli protagonisti di progetti che, come questo, immaginano uno sviluppo alternativo e possibile per una società pubblica della nostra città”.
Hanno preso parte alla conferenza stampa anche la professoressa Valentina Mallamaci e il professore Paolo Loreto, docenti del corso di Management delle Imprese Pubbliche e Partecipate del Dipartimento di Economia e Impresa dell’Università di Catania.
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