Il Festival conquista il primo premio per la categoria «Sponsorizzazioni e partnership culturali»
Va a BergamoScienza il premio della XII edizione del Premio Cultura+Impresa per la categoria «Sponsorizzazioni e partnership culturali». Si tratta del più importante riconoscimento italiano dedicato ai migliori progetti che nel 2024 hanno visto dialogare la cultura e le imprese, una collaborazione sempre più significativa tra istituzioni e operatori culturali pubblici e privati e aziende, fondazioni erogative, agenzie di comunicazione.
L’organizzazione è del Comitato Cultura + Impresa, fondato nel 2013 da Federculture e da The Round Table progetti di comunicazione. La premiazione si è tenita nella Sala Azionisti di Palazzo Edison. A «Le nuove frontiere dell’innovazione digitale nel rapporto tra cultura e impresa» è stato dedicato il panel introduttivo, protagonisti Andrea Cancellato, presidente di Federculture; Maria Grazia Mattei, fondatrice e presidente del Meet Digital culture center; Vanessa Carioggia, vice presidente Innovation services industry – Unione Industriali Torino; Sabrina Sammuri, direttrice generale Dg Cultura di Regione Lombardia.
BergamoScienza dell’Associazione BergamoScienza, con il supporto di UniBg, UniSR, Cciaa di Bergamo e Confindustria Bergamo e con il contributo di Siad Spa, Abb Spa e Sscbo Spa, è il primo festival di divulgazione scientifica in Italia, giunto alla sua 12a edizione. «Dal 27 settembre al 13 ottobre 2024 – ricordano gli organizzatori del Premio – diciassette giornate sono state animate da conferenze, spettacoli, concerti e laboratori gratuiti, trasformando la città di Bergamo in una meta imperdibile per una platea di appassionati della scienza nelle sue diverse forme. Con la presenza di premi Nobel e scienziati di fama internazionale il pubblico è stato condotto in un viaggio alla scoperta delle infinite sfaccettature dell’intelligenza: da quella umana a quella artificiale, dall’intelligenza dei sistemi biologici, frutto di milioni di anni di evoluzione, alla logica e alla matematica sottese alla complessità dell’universo. A rendere possibile questo evento un nutrito network di imprese che puntualmente accompagna gli organizzatori».
Per la categoria «Produzioni culturali d’impresa» il primo premio è assegnato, invece, a Premio Caputo (Campania), progetto concepito per celebrare il centenario dalla fondazione di Mulino Caputo – azienda simbolo dell’eccellenza molitoria italiana – per rappresentare il legame tra arte e cibo, in particolare la cucina tradizionale napoletana. «Il premio ha visto in prima linea studenti e studentesse e neodiplomati/e dell’Accademia di Belle Arti di Napoli: le loro 28 opere costituiscono una mostra ospitata inizialmente alla Fondazione Banco di Napoli e recentemente all’Istituto Italiano di Cultura di New York, e fanno parte del primo nucleo della nascente collezione aziendale di Mulino Caputo, Caputo Art».
Infine, il primo premio per la categoria «Art bonus d’impresa» è assegnato a Puccini dance circus opera, per coro di corpi e strumenti (Piemonte) di Associazione blucinQue Ets, scritto e diretto da Caterina Mochi Sismondi, coprodotto nella forma maior da ORT – Orchestra della Toscana, Teatro Regio di Parma, Teatro del Giglio di Lucca e con il supporto di Synergie Italia, Ble&Associates, CAMS, Emporio Vegetale, Fantolino, Fresia Alluminio, Mattioli, Sargomma e Xerjoff Group – Casamorati.
«Siamo alla dodicesima edizione e osserviamo il crescente interesse strategico delle imprese nell’adottare le arti e la cultura per dare valore aggiunto alla propria comunicazione, reputazione, declinazione della responsabilità sociale, networking istituzionale e territoriale – commenta Francesco Moneta, Presidente del Comitato -. Anche quest’anno siamo molto soddisfatti della qualità dei progetti pervenuti, i 33 membri della giuria hanno assegnato i riconoscimenti con pochi punti di scarto, e ci dispiace non aver valorizzato numerosi altri progetti della short list. L’attenzione delle imprese è andata in particolare ai festival nelle loro diverse forme, alla rappresentazione del Made in Italy attraverso le arti, alla valorizzazione della propria cultura d’impresa».
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