Roma – Si è tenuta oggi, nella Sala Stampa della Camera dei Deputati, la conferenza stampa dal titolo “Data Center: La Nuova Italia Digitale”, un’importante occasione per discutere delle infrastrutture strategiche, che guideranno il futuro del nostro Paese in materia di sicurezza, investimenti e sostenibilità.
L’incontro è stato aperto dall’On. Salvatore Deidda, Presidente della IX Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni. Tra i relatori hanno partecipato l’On. Andrea Mascaretti, l’On. Giulia Pastorella, l’Ammiraglio Andrea Billet, l’Arch. Margherita Scoccia e l’Ing. Luca Rollino. Moderatore dell’incontro è stato l’On. Enzo Amich.
L’on. Salvatore Deidda, Presidente della IX Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni, ha definito i data center il “cuore pulsante della rivoluzione tecnologica guidata dall’Intelligenza Artificiale”, sottolineandone il potenziale per sanità, istruzione, industria e ricerca. Ha evidenziato la necessità di superare ritardi normativi e burocratici, proponendo un potenziamento della rete elettrica per la sostenibilità. Ha citato previsioni di 83 nuove strutture tra 2023 e 2025, avvertendo che l’assenza di normative chiare e il crescente consumo energetico richiedono interventi urgenti.
L’on. Andrea Mascaretti, Presidente dell’Intergruppo Parlamentare Space Economy, ha presentato i data center come un’opportunità per rilanciare l’economia e rafforzare la sovranità digitale italiana. Ha sottolineato il loro ruolo nella creazione di posti di lavoro qualificati, nell’attrazione di investimenti esteri e nel supporto alla digitalizzazione di imprese e PA, con impatto su sanità digitale e industria 4.0. Ha evidenziato la posizione strategica dell’Italia come ponte tra Europa, Africa e Medio Oriente e l’importanza di energie rinnovabili per DC sostenibili, auspicando un ruolo da “super hub strategico nel Mediterraneo”.
L’on. Enzo Amich, componente della IX Commissione, ha enfatizzato il ruolo dei data center per lo sviluppo locale. Ha quantificato l’opportunità economica in 15 miliardi di euro, di cui 5 miliardi in investimenti diretti, posizionando l’Italia come potenziale “hub digitale europeo”. Ha sollecitato semplificazioni amministrative e investimenti in infrastrutture moderne, promuovendo una collaborazione pubblico-privato per una crescita inclusiva che rafforzi sanità e logistica locali, definendo i prossimi anni come decisivi per il posizionamento tecnologico italiano.
L’on. Marco Osnato, infine, ha descritto i data center come un “asset immobiliare di grande attrattiva” per investimenti e rigenerazione urbana. Ha proposto la valorizzazione di immobili pubblici dismessi per ospitare DC, annunciando un Gruppo di lavoro parlamentare per mappare questi asset. Ha suggerito di destinare gli oneri urbanistici dei DC a edilizia residenziale pubblica o sociale, contrastando il disagio abitativo, e ha insistito su un quadro legislativo chiaro per cogliere queste opportunità.
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