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L’intelligenza artificiale è la chiave per la crescita delle PMI


Mentre l’intelligenza artificiale (AI)
sta rivoluzionando la produttività
e i modelli di business delle economie più avanzate, molte imprese italiane rischiano di restare ferme ai blocchi di partenza.

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Secondo l’ultimo rapporto di Confindustria,
pubblicato nel giugno 2025, solo l’8,2% delle aziende italiane
con più di dieci addetti utilizza tecnologie basate su AI. Un dato in crescita rispetto al 5% del 2023, ma ancora lontano dai livelli europei e globali. Basti pensare che la media europea supera il 15%, con punte superiori al 20% in Paesi come Germania, Francia e i paesi scandinavi.

Perché l’AI è così importante per le PMI?

Studi McKinsey dimostrano che l’adozione strategica dell’intelligenza artificiale può incrementare la produttività aziendale fino al 40%
e ridurre i costi operativi fino al 20%. Inoltre le imprese che hanno già implementato software di AI o strumenti di machine learning hanno registrato una crescita dei ricavi superiore del 50%
rispetto ai competitor che non hanno investito in questa tecnologia.

L’AI consente infatti di:

Automatizzare processi ripetitivi, liberando risorse umane per attività a maggior valore aggiunto;

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Migliorare l’analisi predittiva, ottimizzando supply chain, vendite, produzione e marketing;

Personalizzare l’offerta, anticipando le esigenze del cliente e aumentando la fidelizzazione;

Prevenire guasti o criticità produttive, grazie al monitoraggio costante dei dati;

Aumentare la competitività, riducendo tempi e costi di produzione e servizio.

Un’Italia ancora indietro

Il ritardo italiano è dovuto a fattori strutturali e culturali. Le PMI, che costituiscono oltre il 95% del tessuto produttivo, spesso non dispongono di risorse adeguate o di una governance digitale. Inoltre, la diffidenza verso tecnologie complesse, i timori legati alla cybersecurity e la scarsa conoscenza delle applicazioni pratiche dell’AI, frenano la sperimentazione.

Il rapporto di Confindustria evidenzia come la carenza di competenze tecniche interne
sia uno degli ostacoli principali. Eppure l’intelligenza artificiale non è un futuro lontano: è uno strumento concreto già oggi integrabile nei processi aziendali attraverso software di facile implementazione, CRM evoluti, sistemi di analisi predittiva e piattaforme per la gestione intelligente dei dati.

I settori più attivi (e quelli più indietro)

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

Nel 2024, i comparti più avanzati
in Italia sono risultati:

Telecomunicazioni
(27,6% di aziende che utilizzano AI)

– Fabbricazione
di apparecchiature elettroniche
(15,7%)

Marketing, logistica e controllo qualità nelle aziende manifatturiere, seppure con applicazioni ancora parziali.

All’opposto, settori chiave per l’economia italiana, come la moda e il tessile, registrano una penetrazione dell’AI inferiore al 5%, nonostante il potenziale di ottimizzazione dei processi produttivi, creativi e distributivi.

Il potenziale per la crescita delle PMI

I dati OECD e Deloitte
confermano che le imprese europee che hanno adottato l’AI come leva strategica hanno visto:

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

+50%
di velocità di go-to-market di nuovi prodotti

+30%
di produttività del personale

+40%
di ritorno sugli investimenti digitali in meno di 12 mesi

Numeri che non sono riservati solo alle grandi aziende, ma
anche alle PMI che implementano soluzioni proporzionate alle proprie dimensioni, dalla customer intelligence alla gestione automatizzata dei flussi di lavoro.

Come colmare il divario?

Per far sì che l’AI diventi un fattore importante della competitività italiana servono tre azioni chiave:

Contabilità

Buste paga

 

Investire nella formazione interna, creando cultura digitale e competenze trasversali.

Affidarsi a partner tecnologici qualificati, capaci di progettare soluzioni personalizzate e scalabili.

Superare la paura dell’innovazione, sperimentando step graduali di integrazione dell’AI nei processi aziendali.

L’intelligenza artificiale non è più un’opzione ma una scelta strategica imprescindibile
per restare competitivi in un mercato globale in costante evoluzione. Chi saprà investire oggi in questa tecnologia, integrandola in modo efficace nei propri processi, potrà costruire un vantaggio competitivo duraturo, garantendo crescita, solidità e innovazione alla propria impresa.



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