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Sicurezza sul lavoro: relazione INAIL 2024



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Si è svolta il 3 luglio 2025 la presentazione della Relazione annuale 2024 dell’INAIL, che descrive l’andamento di infortuni e malattie professionali, traccia il bilancio delle principali attività svolte dall’Istituto negli ambiti dell’assicurazione, della prevenzione, della sanità, della ricerca e degli investimenti, e identifica le sfide strategiche per il futuro 

A illustrare i contenuti del rapporto è stato il presidente dell’INAIL, Fabrizio D’Ascenzo, che ha aperto i lavori sottolineando come il miglioramento continuo della qualità delle prestazioni e l’azione preventiva siano i capisaldi della missione dell’Istituto.

L’evento, che ha visto la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e di numerose alte cariche istituzionali, ha evidenziato la centralità del tema della sicurezza sul lavoro nel dibattito pubblico nazionale.

Quadro infortunistico: stabilità numerica, nuove fragilità

Secondo quanto riportato nella Relazione annuale INAIL 2024, il numero complessivo delle denunce di infortunio ha registrato una leggera crescita dello 0,4%, passando da 590mila a 593mila. Ma il dato, in apparenza stabile, nasconde alcune dinamiche significative. Se da un lato le denunce dei lavoratori sono calate dell’1%, dall’altro si è registrato un netto aumento tra gli studenti, con 78mila casi denunciati, tra cui 2.100 nei PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento), che hanno beneficiato di una copertura assicurativa estesa oltre le attività pratiche tradizionali.

Il numero dei decessi sul lavoro è rimasto pressoché invariato: 1.202 le denunce, uno in più rispetto al 2023. Anche qui, però, la disaggregazione dei dati rivela un cambiamento preoccupante. Se tra i lavoratori si è rilevata una lieve flessione (da 1.193 a 1.189), tra gli studenti il numero è salito da 8 a 13, segnalando un’area di vulnerabilità che merita attenzione.

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Particolarmente rilevante è anche la crescita degli infortuni in itinere: oltre 101mila casi nel 2024, con un incremento del 3,1% rispetto all’anno precedente. Secondo la Relazione Inail, si tratta di una tendenza in costante crescita dal 2020, a testimonianza dei nuovi rischi legati alla mobilità. Non è un dettaglio secondario che oltre il 42% dei decessi sia avvenuto “fuori dall’azienda”, ovvero lungo il tragitto casa-lavoro o durante spostamenti professionali.

Malattie professionali: un picco mai raggiunto in 50 anni

Un altro elemento di grande rilievo nella Relazione è il record storico delle denunce di malattie professionali: 88.000 nel 2024, con un aumento del 21,8% rispetto all’anno precedente. Si tratta del dato più alto degli ultimi cinquant’anni. Questo fenomeno non è solo espressione di una maggiore incidenza delle patologie, ma anche di una crescente consapevolezza tra lavoratori e aziende sui diritti assicurativi e sulla copertura di un ampio spettro di malattie correlate al lavoro.

Le denunce non corrispondono necessariamente al numero di soggetti colpiti – circa 58mila nel 2024 – perché un lavoratore può presentare più denunce in presenza di differenti patologie. Tuttavia, il trend segnala con forza la necessità di mantenere alta l’attenzione sulla salute occupazionale.

Quattro direttrici della prevenzione

Nel bilancio tracciato dalla Relazione annuale INAIL 2024, la prevenzione emerge come il filo conduttore di molte azioni dell’Istituto. D’Ascenzo ha illustrato le quattro direttrici strategiche che hanno guidato gli interventi nel corso dell’anno:

  • finanziamenti alle aziende che investono in sicurezza,

  • riduzioni contributive per le imprese virtuose,

  • campagne formative e culturali per la diffusione della prevenzione,

  • innovazione tecnologica orientata alla sicurezza dei processi produttivi.

Il bando ISI 2024, con 600 milioni di euro stanziati a fondo perduto, rappresenta il massimo storico dal 2010. Queste risorse sono state destinate soprattutto alle micro, piccole e medie imprese, con l’obiettivo di incentivare pratiche di sicurezza, investimenti in macchinari innovativi e progetti per l’abbattimento dell’amianto.

Ricerca, innovazione e intelligenza artificiale: il futuro della prevenzione

La ricerca scientifica, in sinergia con le attività di prevenzione, si conferma nel 2024 un altro pilastro dell’azione INAIL. Il Piano triennale 2022-2024 si è concluso con una forte impronta tecnologica. La Relazione annuale INAIL 2024 sottolinea l’integrazione dell’intelligenza artificiale in tutte le linee di ricerca, nel rispetto di principi etici e di sostenibilità.

Sono stati inoltre avviati 15 nuovi progetti con il bando BRIC 2024 e rinnovate collaborazioni di alto profilo, come quella con l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT). Tra le esperienze più innovative figura il progetto Worklimate, in collaborazione con il CNR, che ha prodotto strumenti operativi per la gestione dello stress termico, adottati anche dal Ministero della Salute.

Attività ispettive e business intelligence

Nonostante la persistente carenza di personale ispettivo – sceso a 182 unità – l’attività di controllo ha portato risultati significativi. Grazie all’uso di sistemi di business intelligence, INAIL ha potuto concentrare le ispezioni su target ad alto rischio, portando alla regolarizzazione di quasi 35mila lavoratori, di cui oltre 1.600 completamente in nero. Gli accertamenti hanno generato premi per un valore superiore a 99 milioni di euro.

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Un bilancio economico solido

Sul piano finanziario, la Relazione annuale INAIL 2024 documenta una gestione molto positiva. Con entrate per 13 miliardi di euro e uscite per 10,3 miliardi, l’Istituto chiude l’esercizio con un avanzo finanziario di 2,6 miliardi e un risultato economico di oltre 1,5 miliardi. Le riserve tecniche sono garantite da un patrimonio di circa 36,7 miliardi, che assicura la continuità delle prestazioni erogate.

Servizi sanitari e protesici: rete sempre più efficiente

Il sistema di assistenza protesica e riabilitativa è stato ulteriormente potenziato. Oltre 163.000 prestazioni riabilitative e più di 9.000 interventi tra assistenza protesica e ausili tecnici sono stati erogati nel 2024. .

Disabilità da lavoro e reinserimento: dignità e autonomia

Ampio spazio è stato dedicato nella Relazione ai progetti per il reinserimento lavorativo delle persone con disabilità da lavoro.

L’INAIL ha finanziato interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’adattamento dei luoghi di lavoro, e la riqualificazione professionale. Inoltre, la seconda edizione del bando per la formazione ha coinvolto quasi 20mila destinatari. In collaborazione con il Comitato Italiano Paralimpico, sono proseguiti i programmi sportivi per il recupero fisico e psicologico.

Investimenti ad alto impatto sociale

Tra gli investimenti infrastrutturali spiccano i primi edifici scolastici costruiti direttamente dall’INAIL: un asilo nido, una scuola primaria e una scuola secondaria, in diverse regioni italiane. A ciò si aggiungono gli investimenti in edilizia sanitaria, rafforzati con nuovi fondi per 8,7 miliardi di euro, e l’acquisto a Roma del terreno per la futura sede del Dipartimento di medicina del lavoro.

Digitalizzazione e accessibilità

Il 2024 ha visto una forte spinta all’innovazione digitale. Il portale MyInail è stato rinnovato, l’app ufficiale è stata aggiornata con nuove funzioni (dalla gestione dei pagamenti alla riabilitazione pre-protesica) e si è lavorato all’integrazione di strumenti di mediazione linguistica in tempo reale, grazie all’intelligenza artificiale.

Obiettivi futuri: cultura della sicurezza e trasmissione del sapere

Guardando avanti, la Relazione annuale INAIL 2024 individua gli obiettivi strategici da perseguire:

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  • trasferimento del know-how alle nuove generazioni di dipendenti,

  • adeguamento delle prestazioni economiche,

  • estensione della copertura assicurativa,

  • campagne educative sulla cultura della sicurezza, anche grazie all’approvazione della legge n. 21/2025, che introduce la sicurezza sul lavoro tra gli argomenti di educazione civica nelle scuole.

Conclusioni: un nuovo patto per la sicurezza

Le parole del ministro Marina Calderone e della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni hanno confermato quanto il tema sia centrale per la crescita civile del Paese. Calderone ha invocato una “assunzione collettiva di responsabilità” fondata su trasparenza, formazione, prevenzione e innovazione. Meloni ha definito l’Inail “uno dei fiori all’occhiello del nostro welfare”, ribadendo che la sicurezza non è un costo, ma un diritto e una misura della civiltà nazionale.



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