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Zona logistica semplificata, al via progetto strategico per potenziare il sistema produttivo regionale


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La Zona logistica semplificata (Zls) muove i primi passi. Giovedì pomeriggio, infatti, in Regione a Bologna, si è tenuta la prima riunione del Comitato di indirizzo della Zls, che ha dato il via operativo a un progetto strategico destinato a rafforzare e potenziare l’intero sistema produttivo regionale. Attrarre investimenti, semplificare le regole, valorizzare il Porto di Ravenna come porta di accesso alla Regione sono i punti cardine del progetto della Zona Logistica Semplificata, di cui il Comitato svolge un ruolo centrale di coordinamento delle politiche, delle semplificazioni e degli investimenti. L’incontro è stato presieduto dal presidente della Regione, Michele de Pascale, cui spetta anche la presidenza del Comitato stesso, insieme all’assessora alle Infrastrutture e Trasporti, Irene Priolo, al presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del mare Adriatico centro-settentrionale, Francesco Benevolo, e ai rappresentanti dei Ministeri competenti, della Camera di Commercio, della Città metropolitana di Bologna, delle Province e dei Comuni coinvolti.

La Zona Logistica Semplificata interessa, infatti, ben 28 amministrazioni distribuite su 9 province (tra cui quella di Piacenza), per una superficie complessiva di oltre 4.560 ettari. Un’area vasta e strategica che comprende 25 aree produttive, 11 nodi intermodali e l’intero porto di Ravenna. È qui che si concentreranno azioni mirate a rendere più agevoli e rapidi gli investimenti, grazie a una governance multilivello a regia regionale, incentivi fiscali dedicati e strumenti digitali per semplificare le procedure amministrative.

“Con questa prima riunione il progetto entra finalmente nella sua fase operativa – dichiarano de Pascale e Priolo –. Le semplificazioni amministrative, le autorizzazioni più rapide e le agevolazioni fiscali che introduciamo oggi rappresentano un’opportunità concreta per le imprese che scelgono di investire e crescere nella nostra regione. Ma soprattutto la Zls è un progetto che unisce territori diversi attorno a un obiettivo comune: rendere sempre più competitivo il nostro sistema logistico e produttivo, rafforzando la connessione con il porto e le grandi direttrici europee”. “La Zls – aggiungono – non è quindi solo un’operazione amministrativa, ma una leva per costruire un nuovo modello di sviluppo, capace di coniugare competitività, sostenibilità e qualità del lavoro, mettendo in rete competenze e infrastrutture, e favorendo la crescita di un’economia regionale sempre più integrata con l’Europa e proiettata verso il futuro. Un’occasione che– concludono- segna l’inizio di una nuova stagione per l’Emilia-Romagna: una leva per costruire un nuovo modello di sviluppo, non solo dal punto di vista industriale e logistico, ma anche sul piano dell’innovazione e della sostenibilità”.

La Zona Logistica Semplificata prevede, infatti, un pacchetto articolato di misure per attrarre investimenti e accompagnare la crescita delle imprese. Accanto al credito d’imposta statale per l’acquisto di beni strumentali nelle aree che rientrano negli aiuti di Stato, è prevista l’istituzione di una Zona Franca Doganale Interclusa al porto di Ravenna o in altre aree della Zls, che offrirà significativi vantaggi fiscali per le operazioni di import-export verso i Paesi extra-Ue. Sul fronte regionale, invece, saranno attivate ulteriori misure di semplificazione amministrativa, come la piattaforma digitale “Accesso Unitario” per la gestione delle autorizzazioni uniche, oltre a premialità specifiche nei bandi finanziati con fondi Fesr 2021-2027 e a riduzioni degli oneri legati alle pratiche ambientali. I Comuni potranno inoltre prevedere sconti fino al 30% sul contributo di costruzione e agevolazioni sulla Tari.

COS’È LA ZLS – La Zona Logistica Semplificata dell’Emilia-Romagna è costituita da aree produttive e logistiche integrate con il porto di Ravenna. È finalizzata a promuovere lo sviluppo sostenibile, l’attrazione di investimenti e la competitività attraverso semplificazioni amministrative e incentivi economici. Sono 28 i Comuni coinvolti: Argenta, Bagnacavallo, Bentivoglio, Bondeno, Casalgrande, Cesena, Codigoro, Concordia sulla Secchia, Conselice, Cotignola, Faenza, Ferrara, Fontevivo, Forlì, Forlimpopoli, Guastalla, Imola, Lugo, Mirandola, Misano Adriatico, Modena, Ostellato, Piacenza, Ravenna, Reggiolo, Rimini, Rubiera, San Giorgio di Piano. La superficie complessiva è di 4.563 ettari. Elementi chiave: Area portuale di Ravenna, 25 aree produttive, 11 nodi logistici e intermodali.

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Le agevolazioni previste: credito d’imposta per investimenti in beni strumentali (DL 60/2024) nelle aree con aiuti di Stato (Tfue art. 107, lett. A e C), con intensità fino al 30% per le Pmi; Zona franca doganale interclusa (Zfdi): esenzione Iva e dazi per import/export verso Paesi extra-Ue; autorizzazione unica semplificata per attività produttive e logistiche; riduzioni Tari e contributo di costruzione, se previste dai Comuni; premialità nei bandi regionali (Fesr 2021-2027) e fondi dedicati all’innovazione nelle filiere. La Zls privilegia insediamenti in aree già urbanizzate, limitando il consumo di suolo (in coerenza con Legge regionale 24/2017), sono preferite le aree Apea (Aree produttive ecologicamente attrezzate) servite da banda ultra-larga.





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