Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

Bria è la nuova presidente di Art-ER: “Ora servono visioni strategiche”


di Giovanni Di Caprio

Assistenza e consulenza

per acquisto in asta

 

“L’innovazione tecnologica al servizio del territorio, della sostenibilità e delle persone”. Questa frase è il manifesto di Francesca Bria (nella foto), nuova presidente di Art-ER – Attrattività, ricerca e territorio Emilia-Romagna. Economista e tecnologa dell’informazione, Bria è anche docente alla University College London. Tra i vari incarichi della sua carriera, la presidenza del Fondo nazionale per l’innovazione-Cdp-Venture Capital, consulente di Nazioni unite e Commissione europea e assessore all’Innovazione digitale di Barcellona.

Bria, quali sono le principali sfide che dovremo affrontare per arrivare pronti al futuro? “Le sfide sono profonde e sistemiche. Il futuro non si governa con ricette del passato, serve un nuovo patto tra innovazione, democrazia e sostenibilità. Oltre a una visione industriale europea che ci renda più capaci di generare valore pubblico”.

Al nostro territorio cosa manca per essere considerato tra i migliori del mondo in questo settore?

“Abbiamo competenze, manifattura d’eccellenza, cultura cooperativa, infrastrutture strategiche. Tuttavia ci manca la massa critica e un lavoro più sinergico in Europa. Per questo dobbiamo passare da un’innovazione diffusa a un impatto sistemico”.

Una realtà come il Tecnopolo come incide su un aumento dell’attrattività regionale?

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

“Il Tecnopolo è un nodo strategico per la sovranità tecnologica europea. può diventare il cuore pulsante dell’IA europea. Deve connettersi alle altre AI Factory: Francia sui modelli fondazionali, Germania sull’IA industriale, Spagna sul deep tech”.

Il Tecnopolo è anche città?

“Sì. A , già da Barcellona, abbiamo lavorato su digital twin e dati come bene comune. Oggi, con il Piano Strategico, è viva: casa, sostenibilità, politiche urbane. Con Leonardo, ECMWF, l’AI Factory e presto l’Istituto ONU sull’IA, è un laboratorio europeo per un’industria che guarda al futuro. Servono incentivi chiari, semplificazione e alleanze pubblico-private capaci di creare valore e occupazione”.

L’intelligenza artificiale e i big data saranno centrali. Ma il nostro Paese sembra in ritardo.

“Il ritardo è culturale e infrastrutturale. L’Italia è ancora troppo frammentata e lenta. Manca una visione unitaria e un piano nazionale industriale coerente. Qui vogliamo invertire la rotta”. Quanto è importante il vostro rapporto stretto con l’Unione europea?

“Essenziale. Lavoreremo per rafforzare il posizionamento internazionale della Regione nei grandi programmi e nelle alleanze strategiche dell’Ue”.

Un contesto politico teso come quello attuale incide sulla capacità di attrarre competenze e investimenti?

“Stabilità, visione di lungo periodo, missioni chiare e stipendi più alti. Serve questo per attrarre cervelli e imprese. L’Emilia-Romagna può essere un’eccezione europea: aperta, cooperativa, lungimirante, che investe sul talento e su un futuro migliore. Visto l’attacco alla ricerca negli Usa, abbiamo una opportunità unica”.

Vuoi bloccare la procedura esecutiva?

richiedi il saldo e stralcio

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Microcredito

per le aziende