Milano 5 luglio 2025; a cura di Vento & Associati – Le opportunità offerte dall’insediamento di data center nel territorio italiano, anche in chiave di sovranità nazionale, le necessità logistiche, energetiche e infrastrutturali richieste nei siti ospitanti, la leva finanziaria disponibile per la loro realizzazione saranno i temi che verranno affrontati lunedì 7 luglio a partire dalle ore 11:00 presso lo spazio Gioia 22 (Intesa Sanpaolo), in via Melchiorre Gioia 22 a Milano, in occasione dell’incontro From data to growth: i data center al centro dell’economia che cambia, evento promosso dall’American Chamber of Commerce in Italy, presieduta da Stefano Lucchini nel quadro della IV edizione di Walk the Talk.
FROM DATA TO GROWTH
Dopo i saluti introduttivi di Simone Crolla (Managing Director di AmCham Italy), i lavori prenderanno avvio con il panel moderato da Cheo Condina (giornalista del quotidiano “Il Sole 24 Ore”), che vedrà intervenire Antonio D’Ortenzio (Senior Manager Solution Architect Amazon Web Services), Alberico Radice Fossati (Country Leader di JLL), Sherif Rizkalla (Managing Director di STACK Infrastructure e presidente dell’Italian Datacenter Association), Giulia Scerrato (Principal Energy and Tech Practice di Boston Consulting Group) Carlo Vaiti (Distinguished Chief Technologist di HPE) e Stefania Vigna (responsabile di Innovation Intelligence di Intesa Sanpaolo Innovation Center).
Simone Crolla
INFRASTRUTTURE STRATEGICHE
«Nell’economia contemporanea – ha sottolineato al riguardo Simone Crolla, Managing Director di AmCham Italy – il digitale rappresenta la vera infrastruttura strategica su cui si fonda la competitività di interi sistemi economici. Al centro di questa trasformazione si trovano i data center, snodi essenziali per la gestione, l’elaborazione e la sicurezza dei dati che alimentano i servizi digitali per le imprese, le pubbliche amministrazioni e i cittadini. Oggi più che mai, l’Italia, in particolare la Lombardia, si candidano a divenire un hub di riferimento a livello europeo, grazie a un ecosistema industriale maturo, alla disponibilità di infrastrutture abilitanti e a politiche territoriali sempre più orientate all’innovazione».
GLI OSTACOLI DI NATURA REGOLATORIA
«Permangono, però, ostacoli di natura regolatoria – ha proseguito Crolla -, essi derivano da una frammentazione delle norme locali, dalla complessità dei processi autorizzativi e dalla necessità di bilanciare gli obiettivi di sostenibilità ambientale con quelli di sviluppo tecnologico. Serve una visione sistemica e una governance multilivello capace di riconoscere la rilevanza strategica dei data center per l’autonomia digitale, la sicurezza nazionale e la crescita economica. Come AmCham Italy, crediamo sia fondamentale rafforzare il dialogo pubblico-privato e promuovere un contesto normativo e fiscale competitivo che attragga investimenti e favorisca la nascita di nuove infrastrutture digitali, in linea con gli standard europei e transatlantici. I data center non sono semplici impianti tecnici, ma asset strategici per la sovranità tecnologica del Paese».
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