Il centrosinistra reggiano prova a ricompattarsi sulla vicenda del ‘Polo della Moda’. Il Pd ha convocato per stamattina un vertice urgente di coalizione, allargato a tutti i partiti di maggioranza (anche coloro che non sono entrati in Consiglio Comunale) che avevano sostenuto l’elezione del sindaco Marco Massari. Il summit, che si terrà alle 9,30 nella ‘sala gialla’ del municipio, ha l’obiettivo di trovare una linea comunicativa congiunta per affrontare la crisi che ha investito l’Amministrazione dopo la ritirata di Max Mara dall’investimento del ‘Polo della Moda’ alle ex Fiere.
Una vicenda definita “dolorosa” a margine di una nota per le elezioni di segretario e assemblea cittadina dei dem (di sicuro la concomitanza tra la bomba deflagrata dai Maramotti e il Congresso non ha aiutato la gestione del partito) che si è tenuta mercoledì sera alla Rosta Nuova dove ci si è confrontati anche sul tema. “La priorità per il Partito Democratico – si legge – è confermare le caratteristiche di un territorio reggiano che fonda da decenni la propria forza su un rapporto virtuoso tra chi vuole investire nel fare impresa e i diritti di lavoratrici e lavoratori, consapevoli che la produzione reggiana compete tradizionalmente su produzioni ad alto valore aggiunto che sono esportate in tutto il mondo”. E ancora: “In questo senso la dolorosa vicenda del Polo della Moda non deve cambiare quello che è sempre stato uno spirito di collaborazione tra i soggetti istituzionali e privati del territorio, orientato allo sviluppo sostenibile della nostra economia, che ha garantito posti di lavoro e occupazione negli ultimi anni. Da noi attrattività fa rima con produttività: se vogliamo continuare a essere competitivi dobbiamo lavorare in maniera molto chiara al fianco delle imprese, quelle che hanno fatto la storia della città e le tante nuove realtà che stanno emergendo, garantendo un ruolo degli enti locali come abilitanti per la realizzazione degli investimenti”. Parole eloquenti di vicinanza alle imprese che tirano già una linea rispetto all’operato del Comune. Pd che tra l’altro sta contando le ore per l’insediamento dell’uomo di partito Gianluca Cantergiani, segretario cittadino uscente ed ex capogruppo in Sala Tricolore, nel gabinetto del sindaco in ‘sostegno’ al capo ufficio Marco Pedroni.
Sorprende infatti (e non è un caso) come non si menzioni ancora il sindaco Massari, così come era stato nel comunicato di reazione immediata da parte del Pd al clamoroso dietrfont dei Maramotti. Come abbiamo anticipato ieri, il rapporto fra partito e Massari sarebbe ai minimi storici. E nessuno finora dei ‘padri’ reggiani del Pd ha difeso strenuamente il primo cittadino che si troverebbe ora praticamente isolato, se non un timido intervento ‘diplomatico’ del vicepresidente della Regione, Vincenzo Colla (“Occorre ricucire”, ha detto senza però assumersi il ruolo di mediatore) e le dichiarazioni di appello a riallacciare il dialogo da parte dei parlamentari dem Andrea Rossi e Ilenia Malavasi (la quale però si era resa protagonista anche dell’interrogazione sul discusso sciopero delle lavoratrici di Manifattura San Maurizio, controllata da Max Mara) che anch’essi non hanno mai nominato direttamente Massari.
Anche queste sfumature saranno affrontate nell’incontro di oggi col segretario provinciale Massimo Gazza chiamato all’ardua impresa di uscire pubblicamente con una linea di intenti univoca in giorni delicati dove ognuno, anche della stessa maggioranza, ha detto la sua anche in maniera piuttosto critica (da Claudio Guidetti di Azione a Maura Manghi di Italia Viva, ad esempio) nei confronti dell’operato dell’Amministrazione Comunale. Ma proprio per questo, l’impressione è che non tutti sarebbero d’accordo nel metterci la faccia sul pasticcio politico creato dall’amministrazione.
Daniele Petrone
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