Dopo il rilancio con un euro in contanti per azione, salgono le adesioni all’offerta pubblica di scambio di Bper su Popolare di Sondrio. Standard & Poor’s promuove la mossa e conferma: «Logica strategica solida, sinergie realizzabili»
Effetti gestibili sul consolidamento patrimoniale del gruppo modenese, ma soprattutto aumento delle probabilità di successo dell’offerta pubblica di scambio lanciata sulla Banca popolare di Sondrio. Partita il 6 giugno e che terminerà l’11 luglio. Il rilancio cash da 453 milioni di euro deliberato dal consiglio di amministrazione della banca guidata da Gianni Franco Papa, giovedì sera che al corrispettivo unitario di 1,45 azioni Bper di nuova emissione per ciascuna azione della Popolare portata in dote ha deciso di aggiungere una componente in denaro di 1 euro, secondo l’agenzia di rating Standards&Poor’s non rappresenta un fattore di rischio, ma è anzi una mossa del tutto prevedibile che risponde all’andamento del titolo sondriese. «La mossa di Bper non sorprende – afferma in una nota l’agenzia di rating -, poiché il prezzo delle azioni della Popolare è aumentato considerevolmente negli ultimi mesi rispetto a quello di Bper, scambiando a un prezzo scontato rispetto al corrispettivo iniziale dell’offerta».
S&P ribadisce di considerare «positivamente l’operazione di aggregazione data la solida logica strategica per Bper, l’adeguatezza geografica e di business e le limitate sovrapposizioni». «Riteniamo che l’aspettativa di Bper di sinergie pari a 290 milioni di euro entro il 2027 sia realizzabile» aggiunge l’agenzia di rating. Ieri intanto il titolo della Banca Popolare di Sondrio è ancora salito. Sulla base del prezzo ufficiale delle azioni di Bper rilevato alla chiusura del 5 febbraio scorso, pari a 6,570 euro, il corrispettivo unitario aumentato dal consiglio di amministrazione della banca modenese esprime una valorizzazione monetaria pari a 10,527 per ciascuna azione della Popolare di Sondrio. Il corrispettivo dunque incorpora un premio del 17,8% rispetto al prezzo delle azioni di Sondrio registrato alla data di riferimento che era pari a 8,934 euro. «L’incremento del corrispettivo mediante un rilancio in denaro è un segnale concreto che testimonia ulteriormente il grande valore che attribuiamo all’operazione e alla valenza industriale che l’ha sempre caratterizzata – ha detto Papa -. Il miglioramento delle condizioni economiche dell’offerta mediante il riconoscimento di una componente aggiuntiva in denaro mira a massimizzare le adesioni da parte degli azionisti e, quindi, il pieno successo dell’operazione, senza modificarne gli obiettivi finanziari. Contiamo che l’incremento del corrispettivo venga accolto dagli azionisti, dai clienti e dai dipendenti come ulteriore riconoscimento del valore che attribuiamo a Banca Popolare di Sondrio e al progetto di crescita che vogliamo condividere con loro. Con noi i valori e il valore della banca sono più che al sicuro».
Agli attuali prezzi di mercato, secondo gli analisti di Equita, «Bper valorizza l’istituto guidato da Mario Alberto Pedranzini, con un rapporto price/earnings tra 10,1 e 9,9 volte, ovvero un premio di circa il 10% rispetto alla media di mercato e di circa il 30% rispetto a Bper». Secondo Intermonte, gruppo leader nella consulenza a retail e consulenti finanziari, «il rialzo in contanti era atteso ed è coerente con quanto pensiamo valga Popolare Sondrio, in ottica M&A. Riteniamo che, con il rilancio, si renda possibile il superamento di una soglia tale da controllare l’assemblea straordinaria della Sondrio». Al 3 luglio secondo le indicazioni della Borsa risultavano pervenute 718.269 richieste di adesione per complessive 93,4 milioni di azioni, pari al 21% della Popolare.
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