Merate (Lecco), 6 luglio 2025 – Nell’headquarter della Technoprobe di Cernusco Lombardone, come in tutte le altre sedi in Italia, in Europa, in Asia e negli Stati uniti, oggi non si lavora. E nemmeno domani. I 3mila dipendenti in tutto il mondo, i collaboratori, i clienti, oggi e domani si fermano per rendere omaggio a Giuseppe Crippa, il visionario fondatore scomparso nella notte all’età di 90 anni compiuto a maggio.
“Ci fermiamo per celebrarlo e ricordarlo – annunciano dalla casa madre del colosso della microelettronica di precisione – Lo ricordiamo con immensa gratitudine e affetto, consapevoli che senza la sua visione, la sua passione e la sua umanità, Technoprobe non sarebbe ciò che è”. Dolore, commozione, ma anche tanta gratitudine, nelle parole di Mariarosa, la moglie, e dei figli Cristiano, Roberto e Monica, e di Stefano Felici, il ceo della Spa.
“Nel dolore per la perdita vogliamo però celebrare una vita pienamente realizzata. Giuseppe era un uomo pervaso da una inesauribile passione per la tecnologia e l’innovazione, da un’eccezionale visione imprenditoriale e da un profondo rispetto e amore per le persone. Figura straordinaria sotto ogni profilo – umano, professionale e di impegno sociale – ha lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’azienda, nel territorio in cui ha vissuto e operato, nel cuore di tutti coloro che lo hanno conosciuto”.
Giuseppe Crippa con la moglie Mariarosa Lavelli (Cardini)
Giuseppe Crippa, dopo le scuole, in un istituto tecnico di Bergamo, ha lavorato alla Breda, poi alla Sgs e StmMichroelettrinics, con ruoli via via sempre più di responsabilità a livello globale. Nel 1995, una volta in pensione, ha investito la liquidazione nella Technoprobe, la sia creatura, partorita insieme al figlio Cristiano nel garage di casa, la prima azienda in Italia di probe card, schede per testare i microchip durante la loro produzione.
Uno dei reparti produttivi di Technoprobe, che ha il suo cuore a Cernusco Lombardone
Senza questi apparecchi gli iPhone, i Samsung, telefonini, computer e molti altri apparati tecnologici non funzionerebbero o non funzionerebbero così bene.
Prima lo stabilimento a Cernusco Lombardone, poi tutto il mondo: 3 continenti e 10 nazioni, con 23 sedi legali. E ancora: la quotazione in borsa; 4 centri di ricerca e sviluppo; più di 600 brevetti; quasi mezzo miliardo di euro di fatturato; la scalata alla classifica degli uomini più ricchi, con un patrimonio personale di oltre 4 miliardi di euro, senza nemmeno saperlo.
Ma Giuseppe Crippa ha anche fatto tanto bene agli altri. Durante la pandemia di Covid-19 lo Steve Job della Brianza, che ha trasformato il Meratese in una Silicon valley tricolore, ha donato un hub vaccinale, mettendo a disposizione parte del suo stabilimento di Cernusco. Oppure ha regalato ampi appezzamenti di terreno a cooperative sociali per lavoratori fragili. Ha rilevato azienda in difficoltà. Ha donato macchinari clinici sofisticati ai sanitari dell’ospedale di Merate. Alla Technoprobe pure gli stagisti vengono pagati. Con la moglie ha dato vita nel maggio 2023 alla Fondazione Mariarosa e Giuseppe Crippa.
“La missione della Fondazione è e continuerà a essere a servizio delle comunità attraverso interventi concreti negli ambiti che più gli stanno a cuore quali l’educazione, istruzione e formazione professionale, l’inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro di persone svantaggiate, la lotta alla dispersione scolastica e il contrasto alla povertà educativa, il potenziamento dei servizi socio sanitari e altro”, assicurano dalla famiglia Crippa.
Il debutto in Borsa di Technoprobe: Giuseppe Crippa è l’ultimo a destra
“Ci ha lasciato Giuseppe Crippa, imprenditore visionario e geniale. Una grande perdita per tutti noi. Esprimo le mie condoglianze alla sua famiglia”, sono le parole di cordoglio del ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti.
“Ha rappresentato e continuerà a rappresentare per tutto il nostro territorio l’emblema di un umanesimo imprenditoriale moderno, che ha saputo sempre coniugare una visione e uno spirito d’iniziativa unici con il rispetto per le persone, l’attenzione al territorio e alle problematiche sociali, sapendo cogliere per primo sfide e opportunità globali con umiltà e passione. Un esempio che potrà ispirare le nuove generazioni a prendersi carico del futuro e del bene comune, dedicandosi con passione, entusiasmo, spirito di sacrificio, curiosità ed umiltà alle sfide che ci attendono senza dimenticare mai, come lui ha sempre testimoniato, di creare “comunità” in azienda così come nel territorio”, lo ricorda il sindaco di Merate, Mattia Salvioni.
“Un visionario industriale – si associa Gennaro Toto, primo cittadino di Cernusco Lombardone -. La sua esperienza, il suo spirito innovativo e la sua leadership etica hanno guidato il progresso nel settore e ispirato un impegno sociale volto a creare opportunità, sempre investendo con generosità e altruismo nello sviluppo sostenibile e nel benessere per la comunità”.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link