Per gli artigiani sardi sono in arrivo 30 milioni di euro attraverso la legge 949 del 1952, principale strumento finanziario delle imprese artigiane dell’Isola.
Le domande di incentivazione potranno essere precaricate fino al 28 luglio mentre l’apertura dello sportello sarà operativa dal 29 luglio. L’annuncio è stato dato questa mattina a Nuoro all’assemblea regionale dell’associazione di categoria, che ha visto la presenza anche della presidente della Regione, Alessandra Todde, dell’assessore regionale al Bilancio, Giuseppe Meloni, e del sindaco di Nuoro, Emiliano Fenu.
“Prendiamo atto positivamente dei numerosi impegni presi e mantenuti, non ultimo il finanziamento della legge 949 per le imprese artigiane, con una dotazione di tutto riguardo nell’ultima legge di bilancio pari a 90milioni nel triennio – ha sottolineato il presidente di Confartigianato Sardegna, Giacomo Meloni – la misura ha dato prova in passato e siamo certi continuerà a farlo, di grande efficienza, incisività e sostegno reale al comparto artigiano e indirettamente all’intera economia della Sardegna”. “Siamo certi che approcci come questo e questa concretezza nel trasformare in azioni e iniziative reali le istanze del mondo delle imprese – ha aggiunto il presidente di Confartigianato Sardegna – rappresentino l’esempio concreto di buona politica; politica che si dimostra in tal modo matura e responsabile anche nell’affrontare i grandi temi a cui il panorama socio economico della Sardegna deve far fronte con urgenza”.
Per l’occasione l’associazione ha presentato anche il “Report 2025 sull’Artigianato e Piccole Imprese della Sardegna”, elaborato dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna su dati ISTAT, UnionCamere, Infocamere, Movimprese. Il profilo dell’artigianato della Sardegna dice come nell’Isola le micro-piccole imprese attive con meno di 50 addetti insieme alle imprese artigiane attive siano 112.789, il 99,6% delle imprese totali del territorio (113.215), e occupano 269.378 addetti, l’81,8% dei lavoratori totali (329.266). Delle micro e piccole imprese presenti sull’Isola più di una su cinque (23,8%) è artigiana. Delle 26.877 imprese attive artigiane (anno 2023) la quasi totalità, tutte meno 8 unità, sono Mpi: il 97,3% hanno meno di 9 addetti e il 2,6% hanno tra i 10 e i 49 addetti. Delle oltre 26 mila imprese artigiane, 11.913, pari al 44,3%, sono quelle che hanno dipendenti. La dimensione media delle imprese artigiane dell’Isola è di 2,4 addetti per impresa. Sull’Isola i 64 mila addetti che operano nelle realtà artigiane rappresentano il 19,5% del numero totale di occupati sul territorio.
In particolare, operano nell’artigianato sardo il 37,9% dei lavoratori del manifatturiero esteso, il 52,5% dei lavoratori delle costruzioni e l’11,1% dei lavoratori dei servizi. La forma giuridica delle imprese sarde a valore artigiano In Sardegna sono 21.111 le imprese artigiane attive costituite a carattere individuale e rappresentano il 78,5% delle imprese artigiane.
In Sardegna al I trimestre 2025 le imprese artigiane registrate sono 33.718, si tratta di un’impresa su cinque (20,3%) presente sull’Isola (165.753). Le nuove iscrizioni nei primi tre mesi dell’anno sono state 637 e le cessate non d’ufficio 821; la nati-mortalità di impresa determina un saldo negativo di 184 unità, il peggiore registrato negli ultimi 5 anni. In Sardegna nel 2024 sono 6.070 le imprese artigiane gestite da donne, pari al 17,9% del numero complessivo di imprese artigiane presenti sul territorio e al 115,7% delle 38.728 imprese gestite da donne presenti su tutta l’Isola. Sono invece 2.575 le imprese gestite da giovani under 35, rappresentano il 7,6% dell’artigianato e pesano sulle 12.845 imprese giovanili sarde per il 6,6%. Infine sono 1.680 le imprese artigiane con a capo un imprenditore straniero.
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