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Oltre 1.200 imprese giovanili perse nel Padovano negli ultimi dieci anni


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In dieci anni la provincia di Padova ha perso oltre 1.200 imprese giovanili: dalle 7.377 del 2015 si è passati alle 6.173 attuali. Una contrazione del 16,3% che, pur meno drammatica rispetto ad altri territori veneti, rappresenta un serio campanello d’allarme per il futuro economico del territorio. In una provincia che invecchia – l’indice di vecchiaia è passato da 158 a 212 in meno di un decennio – il calo delle attività fondate da Under 30 rischia di rallentare il ricambio generazionale, l’innovazione e la transizione sostenibile del tessuto produttivo.

Per fare fronte a questo fenomeno Cna Padova e Rovigo è pronta ad affiancare tutti i giovani artigiani che intendono accedere al Fondo Veneto Competitività – sezione Start Up che La Regione Veneto ha messo a disposizione grazie ad un plafond di 14 milioni di euro tra finanziamenti a tasso zero e contributi a fondo perduto fino al 25%, rivolti a investimenti innovativi, sostenibili e digitali compresi tra i 20mila e i 150mila euro. Gli uffici di Cna Padova e Rovigo sono pronti ad accompagnare tutti i giovani artigiani che intendono accedere al Fondo, occupandosi del tutoraggio, della stesura dei progetti e della gestione di ogni adempimento burocratico. Uno strumento prezioso per cercare di arginare la flessione drammatica delle imprese giovanili del Padovano.

Nel dettaglio, a soffrire maggiormente sono i comparti più tradizionali del manifatturiero. Il settore elettrico ed elettronico registra un crollo del 70,2%, seguito dall’impiantistica (-58,4%), dal tessile e calzature (-53,2%) e dal legno e mobili (-51,6%). In forte sofferenza anche edilizia (-36,2%) e costruzioni in generale (-39,8%), insieme a trasporti (-28,5%), commercio (-27,1%) e ristorazione (-27,5%). Non mancano però ambiti in crescita. Il settore dei servizi alle imprese, che include noleggio, consulenza e supporto organizzativo, segna un +45,5%. Bene anche le attività professionali, finanziarie e immobiliari (+21,5%) e i servizi di informazione e comunicazione (+20,1%), comparti ad alto tasso di competenze digitali e trasversali, dove i giovani sembrano trovare maggiori possibilità di esprimere nuove forme di impresa.

«I dati parlano chiaro – commenta Luca Montagnin, presidente di Cna Padova e Rovigo – anche a Padova si fa fatica a costruire il futuro. Una contrazione del 16,3% delle imprese giovanili significa che meno ragazzi scelgono la strada dell’imprenditorialità. E questo accade non per mancanza di idee o coraggio, ma per un sistema che ancora oggi rende troppo difficile fare impresa, a maggior ragione per i giovani. Occorre un cambio di passo. Cna ha avanzato proposte concrete per rendere più accessibile l’autoimprenditorialità giovanile, a partire da un fisco più leggero e strumenti di credito agili. Ma intanto, nel concreto, c’è un’opportunità da cogliere: la Regione Veneto ha stanziato 14 milioni di euro attraverso il Fondo Veneto Competitività – sezione Start Up, che offre finanziamenti a tasso zero e contributi a fondo perduto fino al 25% per investimenti innovativi tra 20.000 e 150.000 euro. Cna Padova e Rovigo è pronta a supportare tutti i giovani artigiani che vogliano accedere al Fondo, aiutandoli a superare la complessità burocratica. Nessuna buona idea deve rimanere nel cassetto per colpa della burocrazia o delle scadenze. Chiediamo inoltre a tutti i livelli istituzionali di rafforzare le leve di defiscalizzazione e di credito agevolato per i giovani imprenditori, in linea con le proposte avanzate da Cna nazionale».

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