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“Sarà un anno difficile. Una tavola rotonda per il rilancio di Prato”


“Accogliamo con profonda attenzione e piena condivisione le parole pronunciate dal vescovo Giovanni Nerbini, che con equilibrio e senso di responsabilità ha richiamato tutti a un clima di dialogo, coesione e responsabilità civica”. Stefano Bonfanti, presidente di Confesercenti, fa perno proprio sul senso di responsabilità civica affinché sia la spina dorsale dei mesi che attendono la città. Le dimissioni della sindaca Ilaria Bugetti hanno scombinato certezze e programmi. Vedi i concerti del Settembre Pratese, il clou dell’estate cittadina: non si farà nulla. Come vengono per forza messi in standby progetti a cui il Comune stava lavorando anche assieme alle categorie, come la Dmo, Epic (Experience Prato Industriale Culture), le iniziative del Natale.

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Un futuro sospeso. Come affrontare i mesi di guida tecnica che porteranno a nuove elezioni? “Come ha sottolineato il vescovo è fondamentale che, in questa fase, prevalgano l’interesse collettivo, la dignità delle istituzioni e la cura del bene comune. A tal proposito, Confesercenti di Prato si rende pienamente disponibile a collaborare, nel rispetto del proprio ruolo e delle proprie competenze, alla costruzione di un percorso condiviso che favorisca il rilancio della nostra città sul piano economico, sociale e istituzionale. Il commercio pratese è una componente essenziale del tessuto imprenditoriale locale, contribuendo in modo determinante alla vitalità economica e alla coesione sociale del territorio. È fondamentale che anche le forze del commercio e del turismo vengano ascoltate e coinvolte nei processi decisionali, affinché le scelte future siano frutto di una visione condivisa e partecipata”.

Come fare? “Si potrebbe pensare a una tavola rotonda per Prato. Proprio nei momenti di difficoltà è necessario riscoprire il valore della comunità, dell’ascolto e della partecipazione. L’appello del vescovo rappresenta un riferimento importante per tutti gli attori del territorio affinché si possano superare divisioni e tensioni, e si possa tornare a lavorare con spirito costruttivo per il futuro di Prato”. Il commercio, insomma, è pronto a fare la sua parte. “Certo. Ci attende un anno difficile per la nostra città, sarà un anno senza guida ma non senza visione. Crisi istituzionale, ma non di idee. Serve coesione e responsabilità”.

L’ultima notizia, l’annullamento dei concerti del Settembre, è una bella tegola. Ne perde l’indotto e ne perde Prato in visibilità. “Sì, è così. Con le dimissioni della sindaca e l’avvio della fase commissariale, esprimo forte preoccupazione per la profonda incertezza che colpisce la città, in particolare sul piano istituzionale nonché economico e sociale. Il commercio locale – già messo a dura prova da anni complessi – si troverà ad affrontare un ulteriore anno difficile, segnato dallo stallo istituzionale e dal blocco delle principali iniziative di promozione e animazione del territorio. Numerose progettualità fondamentali per il tessuto commerciale rischiano di essere sospese o ridimensionate”.

Dei concerti del Settembre abbiamo detto. Il resto lo lasciamo a lei… “I punti sono tanti, dalla costituzione della Dmo fino alle iniziative natalizie ed Eat Prato. Anche tutti i progetti di rilancio del commercio di vicinato potrebbe arrestarsi per un periodo indefinito. Inoltre, è da completare la ristrutturazione del mercato centrale e dei mercatini rionali nonché delle varie manifestazioni nel centro storico per il 2025. Il rischio di uno stallo istituzionale potrebbe compromettere l’efficacia di queste progettualità, che rappresentano un volano per l’economia urbana e la coesione sociale. In questo quadro occorre non lasciare sole le imprese e trovare strumenti alternativi per garantire visibilità, attrattività e vitalità al tessuto urbano. Un appello importante, verso tutti – istituzioni, associazioni, cittadini – a un impegno serio e condiviso per il bene della comunità”.

Insomma, dare il ‘bevenuto’ al commissario in pieno spirito pratese: rimbocchiamoci tutti le maniche per uscire dal pantano… “Esatto. Mi rendo pienamente disponibile, e con me Confesercenti tutta, a collaborare con tutte le forze del territorio, nel rispetto del proprio ruolo, per contribuire al rilancio economico e sociale della città. In un momento tanto delicato, è essenziale che commercio e turismo – settori vitali per la tenuta economica e la coesione sociale – vengano ascoltati e coinvolti nei processi decisionali”.

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Anche perché, lo hanno detto anche gli ultimi dati della Camera di Commercio, il terziario dà un po’ di ossigeno a un’economia cittadina in affanno per la crisi della moda. “Il Terziario sta dimostrando di essere l’unico motore oggi in grado di garantire una ripresa concreta e immediata. Ma ha bisogno di politiche di sostegno, investimenti e visione strategica. Prato vive una fase storica complessa, ma ha le risorse per rialzarsi. Serve unità d’intenti, ascolto reale e responsabilità condivisa. Il commercio pratese non può permettersi di restare fermo”.

Maristella Carbonin



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